Vincenzo Maggiore - #Vision 8
Redazione Art-Vibes | On 15, Mag 2014
La musica per sfuggire alla velocità e al grigiore di questo nostro mondo.
di Vincenzo Maggiore
Non credo che ci sia stato un momento particolare in cui ho deciso di fare il musicista. Per molti anni mi sono divertito ad interpretare canzoni scritte da altri autori, celando il desiderio di raccontare e raccontarmi attraverso la musica.
Prima di comporre i brani che fanno parte del disco “Via di fuga” ho scritto altre canzoni che sono rimaste fuori da questa prima produzione discografica. Ho scelto quelle che, secondo me, sono le più significative, quelle che mi rappresentano appieno.
Ho sempre vissuto la musica come un modo per sfuggire alla velocità e al grigiore di questo nostro mondo, per trovare riparo sotto il tetto spiovente offerto dalle note e dalle parole.
Cerco di essere onesto con me stesso e con chi mi ascolta, scrivo evitando inutili sovrastrutture e senza preoccuparmi di trovare la formula giusta.
Mi tengo lontano dagli stereotipi, non mi preoccupo delle etichette.
Vincenzo Mggiore – Rosso Borsieri, Milano – Photo credit: Anselmo Roberto Calcaterra
IMAGES COURTESY OF VINCENZO MAGGIORE
IMAGES COURTESY OF VINCENZO MAGGIORE
Mi piace guardare le espressioni delle persone che condividono con me il “tempo del viaggio”. Mi piace sentire sulla mia pelle la dinamica di un brano che si alza piano piano fino ad esplodere nel ritornello, per poi abbassarsi di nuovo, ritornare il sospiro iniziale.
Non posso dire se le canzoni che compongono “Via di fuga” siano belle o brutte.
Di certo rappresentano il meglio che potessi fare in questo momento”.
– Vincenzo Maggiore website: vincenzomaggiore.com
– Facebook: Maggiore Music
– Note Bibliografiche
Dopo diversi anni trascorsi a suonare e cantare “canzoni di altri” è giunto il momento per Vincenzo Maggiore di far sentire al pubblico la sua personale produzione musicale.
Il repertorio del cantautore brindisino è una sintesi di sensazioni e di “rumori di fondo” condivisi da chi cerca di vivere in maniera non superficiale, perché ogni dettaglio, ogni profumo, ogni nota suonata, ogni gesto quotidiano ha la sua rilevanza.
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