Un grande obiettivo, un traguardo che dobbiamo raggiungere per noi stessi e per la collettività. L’artista ha un grosso fardello da portare per conto di molti, ma con l’enorme vantaggio di potersi magnificare di esser la figura che può impressionare il paesaggio in cui si inserisce la moltitudine.

Bisogna accogliere gli stimoli che arrivano dall’esterno, da chi ci sta accanto, da chi suona con noi o semplicemente (semplicemente??) ci ascolta, per tradurli in musica e vibrazioni a nostra volta. Lasciamoci vibrare e per simpatia contageremo i nostri vicini in una catena virtuosa.

Una visione profonda genera un contatto profondo, intimo e coraggioso. Così com’è coraggioso chi, soprattutto di questi tempi in cui viviamo isolati, si espone con orecchio attento e curioso.
Perché ci siamo fatti rinchiudere dentro noi stessi davanti a delle scatole luminose e in solitudine guardando passivamente e credendoci inseriti, ma vivendo poi separati e decontestualizzati dalla realtà.
La realtà che percepiamo a volte è la vera illusione, la visione, lontana dal palpabile. Gestirla, aggirarla, attraversarla, osservarla da lontano poi ricreandola a nostro piacimento fa di noi degli artisti liberi di poter vestire questi panni.

Spettatori o stimolatori ( o entrambe le parti) di una visione meravigliosa e inaspettata. Questo è da desiderare fortemente e follemente, per noi e per il futuro che ci attende.

Davide Merlino
davidemerlino.it
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