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Triton wave energy converter - Energia pulita dalle onde dell’oceano

Redazione Art-Vibes | On 30, Nov 2022

Una piattaforma galleggiante in grado di generare energia sfruttando la dinamicità dei movimenti delle onde del mare.

di Redazione Art Vibes

Picture: Oscilla Power: Triton wave energy converter.

La ricerca di fonti rinnovabili per generare energia è la grande sfida da affrontare nell’immediato futuro per abbandonare definitivamente i combustibili fossili. Che sia eolica, solare, idroelettrica, o geotermica la spinta deve essere orientata a modelli energetici sostenibili a fronte di un incremento costante della domanda di energia.

Negli ultimi tempi si è assistito ad un incremento dello sfruttamento dell’energia delle onde, nuovi dispositivi sono stati immessi sul mercato, con l’obiettivo ultimo di convertire il moto dei marosi in elettricità.

Triton wave energy converter (WEC) è il dispositivo di cui oggi vi parliamo, una piattaforma galleggiante sull’oceano, in grado di generare energia sfruttando la dinamicità dei movimenti delle onde del mare.

A view inside Oscilla Power’s Triton C wave energy converter. video courtesy of: Oscilla Power

Presenta un anello di reazione sommerso che lo ancora al fondo dell’oceano, è dotato di funzioni di auto-distribuzione e auto-ripristino, ergo garantisce una certa facilità di implementazione a seconda dell’area di impiego.

La piattaforma è progettata per garantire un assorbimento multipunto, per ottenere energia da tutti i tipi di movimento nell’oceano, sia che si tratti di sollevamento, beccheggio, impennata, rollio o imbardata. La sua superficie geometrica piana è collegata attraverso cavi flessibili ad una pesante piastra rotonda. Tre trasmissioni idrostatiche e idrauliche gestiscono i flussi di potenza ed emissione in modo più stabile e coerente, risolvendo una delle maggiori sfide affrontate dai dispositivi a energia in questo settore.

Triton è anche progettato per resistere alle condizioni oceaniche estreme. Quando le condizioni meteorologiche diventano estreme, il sistema viene disattivato man mano che vengono aggiunte zavorre d’acqua, in modo da ridurre i movimenti, abbassare la galleggiabilità e limitare il carico massimo. Quando le onde sono estremamente forti, il sistema viene abbassato e immerso completamente nell’acqua, pur mantenendo la capacità di generare energia.

L’idea è proprio quella di inventare qualcosa che possa essere disponibile su larga scala, a basso costo, al fine di offrire la possibilità a più realtà di avvalersi di questo tipo di dispositivo per sfruttare l’energia rinnovabile e utilizzarla per alimentare la loro produzione e le loro operazioni.