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Streaming: la nuova frontiera dell’arte

Streaming: la nuova frontiera dell’arte

| On 04, Nov 2020

Come l’arte si adatta all’avanzare delle nuove tecnologie legate alla condivisione dei contenuti.

di Redazione Art Vibes


La tecnologia dello streaming sta prendendo d’assalto il mondo digitalizzato in cui viviamo, rispondendo così alla necessità di una sempre maggiore immediatezza richiesta da diversi settori, in primis quello dell’intrattenimento.

Sono infatti ormai diversi anni che le piattaforme che hanno saputo cogliere con lungimiranza le potenzialità di questa tecnologia di trasmissione dominano il mercato, attirando sempre più utenti ed espandendo la propria popolarità. Andiamo ad analizzare questo fenomeno e come l’arte può trarre vantaggio da questa nuova frontiera nella condivisione di contenuti.

 

Streaming e TV – un connubio ormai imprescindibile

Se sono stati in molti a conoscere lo streaming in primis come strumento per la condivisione illegale di contenuti online, da allora diverse compagnie ne hanno colto le potenzialità e sono state capaci di monetizzare in maniera trasparente l’utilizzo dello streaming.

YouTube, fin dalla fondazione avvenuta nel 2005, non ha fatto altro che asservire lo streaming a chi volesse condividere i propri contenuti audiovisivi, il tutto grazie a una tecnologia che con il tempo è diventata sempre più di qualità e ricca di funzionalità.

Grazie alle trasmissioni in 1080p HD, funzioni come la generazione automatica di sottotitoli e, dal 2008, la trasmissione in diretta (sempre in streaming) con live chat incorporata, hanno trasformato YouTube in una delle piattaforme principe del decennio, su cui ogni giorno vengono guardate più di un miliardo di ore di contenuto.

Netflix è stato invece il pioniere dei contenuti prettamente televisivi in streaming, rompendo con il concetto di palinsesto televisivo tradizionale con orari fissi e mettendo invece a disposizione un catalogo pressoché infinito di telefilm, documentari e lungometraggi a cui l’utente può accedere in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo (a patto di avere un dispositivo mobile connesso a internet), scegliendo quale programma guardare, mettendo in pausa e riprendendo la visione quando più conveniente, il tutto senza pubblicità a interrompere la visione del programma.

 

Netflix computer cushion keyboard
image source: https://www.pxfuel.com

Il successo di Netflix è stato tale da portare la società a diventare anche una produttrice di serie originali, tra cui spiccano Maniac, The Crown e GLOW, ma a essere “copiata” da altri colossi tech già ben affermati: Amazon ha lanciato Amazon Prime Video, Apple è arrivata sul mercato a novembre 2019 con Apple TV+ e Disney ha lanciato proprio quest’anno Disney+.

 

Il gioco: lo streaming c’è

Ma lo streaming non si limita ad “assistere” solo le produzioni televisive, in quanto la tecnologia si presta a condividere qualsiasi contenuto del vasto settore dell’intrattenimento, tra cui anche quello ludico: se fino a qualche anno fa la tecnologia veniva utilizzata per offrire giochi online da browser, senza quindi bisogno di scaricare applicazioni sui propri dispositivi, il miglioramento della tecnologia e il rafforzamento delle connessioni 4G, e presto 5G, hanno fatto sì che all’offerta di queste piattaforme si aggiungessero anche contenuti video in diretta: come esemplifica il servizio di casinò live offerto da Betway Casino Live, i siti di gioco d’azzardo online danno ora l’opportunità agli utenti di giocare con un croupier in carne e ossa, che distribuisce le carte in diretta davanti a una telecamera e il feed viene trasmesso a tutti i giocatori presenti “virtualmente” al tavolo.

L’ultima frontiera nel campo ludico è però quella a cui sta lavorando la Microsoft con l’ultimo modello dell’Xbox, incentrato sul cloud gaming: con una sorta di Netflix per console, l’utente potrà accedere a un catalogo di titoli di cui non dovrà possedere una copia fisica da inserire nell’Xbox ma a cui accederà in streaming via il server cloud.

 

L’Arte: l’ultimo settore a farsi conquistare dallo streaming

Le piattaforme di cui abbiamo parlato finora, in uno con nuovi astri nascenti quali Twitch e Periscope, possono essere utilizzate per trasmettere in diretta qualsiasi tipo di avvenimento, tra cui anche concerti e visite guidate all’interno dei più famosi musei del mondo.

Negli ultimi mesi, infatti, con l’avvento delle misure restrittive adottate dai governi di tutto il mondo, stadi, musei e saloni espositivi sono rimasti orfani di un pubblico che hanno però potuto parzialmente raggiungere tramite lo streaming in diretta delle proprie sale e palcoscenici.

L’arte contenuta nel Museo Egizio di Torino è stata quindi messa in mostra sulla vetrina di YouTube, così come il Palazzo Reale e la Cappella della Sindone. Il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano ha optato invece per Facebook e Instagram, mentre le bellezze della Città Eterna e i capolavori dei Musei vaticani sono ammirabili dallo schermo del proprio telefonino o, per chi volesse fare le cose in grande, sul mega schermo in salotto, per una serata all’insegna dell’arte e della storia.

 

Vatican Catholic Potato Church
image source: https://www.pxfuel.com

Inutile negare che il futuro dell’arte sia digitale: tra realtà aumentata, visori VR e streaming, musei e istallazioni artistiche trovano nel digitale un luogo di diffusione che non può più essere ignorato.

Siamo solo all’inizio della trasformazione del mondo dell’arte e staremo a vedere verso quali nuove frontiere il progresso tecnologico porterà artisti e spettatori.


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