Lo streaming al giorno d’oggi
Redazione Art-Vibes | On 16, Mag 2021
La tecnologia dello streaming tra Spotify e Apple: un’analisi di un mercato sempre più in evoluzione.
di Redazione Art Vibes
La tecnologia dello streaming è una di quelle innovazioni più importanti e significative degli ultimi anni. Si potrebbe tranquillamente dire, una di quelle tecnologie che non moriranno mai. Nell’ultimo decennio si è fatto passi da gigante, e tutti ci siamo resi conto di come sia diventata, sempre più, parte integrante della quotidianità di ogni utente sul web.
Nel tempo tutte quelle caratteristiche che la definiscono, come immediatezza, ma anche fruibilità dei contenuti, sono state riviste con il fine di rendere sempre migliori le modalità di intrattenimento digitale per l’utente finale.
Spotify ed il “coso”…
L’azienda svedese ha recentemente lanciato sul mercato una sorta di assistente vocale, che però non è né un tablet, ne uno smartphone, né tanto meno un videogioco a cui giocare alle slot casinò. Ecco perché la scelta di facilitare la denominazione dello stesso con l’appellativo di “car thing”. Spotify ha infatti deciso di chiamare il nuovo dispositivo con il nome di “coso”.
Ma a cosa serve questo coso? Ebbene, permetterà di ascoltare musica, notizie, podcast, direttamente dall’auto, posizionandolo in maniera semplice all’interno dell’abitacolo.
La comodità di questo apparecchio mirerà a velocizzare l’utilizzo del servizio, e di conseguenza migliorare l’integrazione dei contenuti di Spotify. Una delle sue funzioni, ad esempio, sarà quella di riprodurre i propri brani preferiti in maniera ancora più veloce, o di passare da una canzone ad un podcast ancora più facilmente.
Lo streaming al giorno d’oggi, Spotify ed il coso
Spotify sfidata da Apple Music
Apple sarebbe pronta a lanciare la modalità ad alta qualità per la piattaforma Music, anticipando così Spotify che dovrebbe avere in programma il rilascio della medesima funzione entro la fine del 2021. La versione HD permetterà, ad esempio, di ascoltare un brano tramite Bluetooth con la qualità di un CD.
Attenzione: saranno necessari auricolari compatibili con i contenuti ad alta fedeltà; a tal proposito è probabile che sia AirPods Pro che AirPods Max supportino il servizio in questione, lasciando escluse le AirPods di prima e seconda generazione. Ricordiamo che la qualità che attualmente utilizza Apple Music è stabilita dallo standard AAC a 256 Kbps (anch’esso usato da altre piattaforme come Spotify e Tidal). Con l’avvento dell’HQ si inizierà quindi a parlare del cosiddetto audio “lossless”, ovvero senza compressioni e senza perdite di qualità. Non vediamo l’ora!
Il mercato dello streaming
Una cosa si può dire con certezza: lo streaming domina il mercato. Piattaforme come YouTube ed i suoi contenuti gratuiti (e a seguire tutte quelle a pagamento come Netflix, Amazon Prime Video, Hulu, ecc), hanno stravolto la concezione di diffusione dei contenuti audiovisivi su internet, raggiungendo chiunque. Chiaramente, quando si parla di streaming, si parla sia di video che di audio, e quindi di musica.
Come non considerare l’avvento del colosso Spotify e di tutte le altre piattaforme di rilievo dedicate alla musica. Spotify con i suoi miglioramenti e le sue continue proposte, rimane sicuramente per eccellenza a capo della scena. È anche vero però che Apple potrebbe deviare nel prossimo futuro una buona fetta di ascoltatori audiofili interessati all’alta qualità; almeno fino a quando l’azienda svedese non si adeguerà, rendendo disponibile anch’essa la medesima funzione HQ.
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