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Said Dokins e Roberto Palma - Interferences (Pichação & digital graffiti)

Said Dokins e Roberto Palma – Interferences (Pichação & digital graffiti)

| On 27, Set 2022

Una riflessione sulla condizione sociale e politica del Messico e del Brasile. San Paolo: la monumentale installazione che mescola poesia, storia e arte urbana digitale.

di Redazione Art Vibes


Picture: @saidokins & @photonic_art_project. Interferences. Monumental artistic projection on the façade of the FIESP building in Sao Paulo. Brazil, 2022.


Il 16 settembre, l’opera “Interferences“, una collaborazione tra gli artisti messicani Said Dokins e Roberto Palma, è stata proiettata sulla facciata dell’edificio della Federazione delle Industrie dello Stato di San Paolo, FIESP, per rappresentare il Messico in Brasile, in occasione delle commemorazioni dell’Indipendenza messicana.

Il lavoro mira a creare un dialogo tra le differenti pratiche estetiche della strada di queste due grandi città: Città del Messico e San Paolo. Una riflessione sulla condizione sociale e politica di entrambi i paesi, a due anni dall’arrivo del COVID-19 e dalla radicale accelerazione della trasformazione digitale.

L’opera, composta da parole, lettere e frasi, fa diretto riferimento al pichação brasiliano, una delle pratiche illegali di pittura urbana più rischiose, punibili dalla legge a San Paolo (considerato vandalismo ai sensi degli articoli 65 – 9.605/98 del Legge sui reati ambientali che punisce fino a un anno di reclusione e multe elevate per i pixadores).

 

Interferences. Monumental Digital Art Screening at FIESP Building in São Paulo by Said Dokins & Roberto Palma. video courtesy of: Said Dokins

 

Interferenze necropolitiche

All’inizio del video, viene mostrato un volto iridescente e sezionato da cui trabocca la parola NECROPOLÍTICA (Necropolitica), scritta in uno stile ispirato al pichação.

Per l’artista Said Dokins “questo pezzo cerca di riflettere sulla nostra condizione umana e sul suo rapporto con la storia, sul linguaggio e sulla memoria, in un momento in cui l’immaterialità delle nostre relazioni acuisce l’esercizio del potere e la disuguaglianza nelle nostre città“.

 

Interferenze storiche

Oltre al riferimento alla necropolitica che si vive in entrambi i paesi, Interferences crea universi post-apocalittici attraverso un ricco linguaggio visivo che spazia dal figurativo, alla parola scritta, fino all’astrazione calligrafica, spettri vibranti che ricordano le narrazioni cyberpunk, ma anche antiche tradizioni attraverso riferimenti pre-ispanici illuminati con colori neon e trame calligrafiche estruse.

Per Dokins e Palma è importante fare riferimento a questi elementi del passato che sono rimasti come resti della storia e che riappaiono nella narrativa popolare del cyberspazio per essere integrati come avatar del metaverso.

Nell’elaborazione del pezzo, Roberto Palma ha dichiarato che “i graffiti, la calligrafia e i tratti pichação sono stati digitalizzati, così come gli elementi pre-ispanici in un modello 3D, creando i volumi in uno spazio tridimensionale, con un set di 3 telecamere , consentendo di ottenere un effetto anamorfico, nonché una versione ortogonale da poter far corrispondere allo spazio fisico. Per mezzo di un’illuminazione basata sul ray-tracing e sulla composizione digitale, le 3 facce della FIESP sono state sincronizzate contemporaneamente.

 

Interferenze poetiche

Vi sono altresì altre frasi che appaiono nell’installazione sono: Aprender é morrer a cada dia (L’apprendimento è morire ogni giorno) e la poesia di Netzahualcoyotl:

With what should I leave?
Will I leave nothing behind me on earth?
How should my heart act?
Do we come to live in vain,
to spring up on the ground?
Let’s at least leave flowers
Let’s at least leave songs

Dokins ha commentato così la poesia di Netzahualcoyotl: “Essendo consapevoli della nostra condizione finita e delle numerose catastrofi che sono sorte durante il nostro passaggio su questo pianeta, una delle domande più ricorrenti è se abbiamo davvero la capacità di resilienza necessaria per superare le catastrofi che noi stessi abbiamo creato e se in quella ricerca la moneta di scambio è il nostro pianeta“.

 

@saidokins & @photonic_art_project.  Interferences. Monumental artistic projection on the façade of the FIESP building in Sao Paulo. Brazil, 2022
@saidokins & @photonic_art_project. Interferences. Monumental artistic projection on the façade of the FIESP building in Sao Paulo. Brazil, 2022

@saidokins & @photonic_art_project.  Interferences. Monumental artistic projection on the façade of the FIESP building in Sao Paulo. Brazil, 2022
@saidokins & @photonic_art_project. Interferences. Monumental artistic projection on the façade of the FIESP building in Sao Paulo. Brazil, 2022

@saidokins & @photonic_art_project.  Interferences. Monumental artistic projection on the façade of the FIESP building in Sao Paulo. Brazil, 2022
@saidokins & @photonic_art_project. Interferences. Monumental artistic projection on the façade of the FIESP building in Sao Paulo. Brazil, 2022

@saidokins & @photonic_art_project.  Interferences. Monumental artistic projection on the façade of the FIESP building in Sao Paulo. Brazil, 2022
@saidokins & @photonic_art_project. Interferences. Monumental artistic projection on the façade of the FIESP building in Sao Paulo. Brazil, 2022

– website: saidokins.com


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