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Ragusa FestiWall 2018 - Arte e rigenerazione urbana

Ragusa FestiWall 2018 – Arte e rigenerazione urbana

| On 05, Ott 2018

Immaginare l’evoluzione della città: a Ragusa l’arte si trasforma in connettore sociale e urbano.

di Redazione Art Vibes


Picture: Telmo Miel – Preparato, Festiwall Ragusa, 2018. (Muro Canova, via Canova/ via Pio La Torre), photo courtesy: Telmo Miel.


Dal 10 al 16 settembre è andata in scena a Ragusa la quarta edizione di FestiWall il festival internazionale di arte pubblica che quest’anno oltre a 6 nuovi muri realizzati nella città di Ragusa ha anche proposto 4 mostre all’ex Lanificio firmate da Clemens Behr (DE), Alex FaKso (IT), Luca Font (IT) e gli architetti Gurrieri/Sciveres (IT).

Per questa edizione gli artisti coinvolti sono stati: Hense (USA), Mohamed L’Ghacham (SPA/MA), Alexey Luka (RU), Telmo Miel (NL), Pastel (ARG), Dimitris Taxis (GRE).

Il duo olandese Telmo Miel ha realizzato in via Canova un’opera dedicata alla maternità dal titolo Preparato. L’immagine ritrae una madre che aiuta suo figlio, completamente equipaggiato per affrontare il futuro, a indossare un elmetto. L’opera racconta la storia dell’amore di una madre, l’importanza della famiglia e la protezione che questa fornisce. Il bambino “del futuro“, con la sua armatura, si prepara a tutto ciò che potrebbe accadere, in funzione di ciò che accade nel mondo di oggi.

 

Telmo Miel - Preparato, Festiwall Ragusa, 2018. photo courtesy: Telmo Miel
Telmo Miel – Preparato, Festiwall Ragusa, 2018, (Muro Canova, via Canova/ via Pio La Torre). photo courtesy: Telmo Miel


L’artista spagnolo Mohamed L’Ghacham ha completato i suoi due muri sui prospetti in viale Europa. EL BAILE raffigura due anziani che danzano, un momento intimo che l’artista rende monumentale dipingendolo su grande scala. Con ANTESALA II Mohamed, giovane promessa della street art, riporta alla luce un ricordo personale e universale allo stesso tempo, un interno di una vecchia casa piena di oggetti e foto su un grande tavolo all’ingresso, che si lega, per atmosfere nostalgiche e colori, alle figure danzanti di EL BAILE.

 

Mohamed L’Ghacham - ANTESALA II, Festiwall Ragusa, 2018. photo courtesy: the artist
Mohamed L’Ghacham – ANTESALA II, Festiwall Ragusa, 2018, (Muro Fazio Neon, Viale Europa). photo courtesy: the artist

Pastel, artista argentino rinomato a livello internazionale, ha terminato la sua opera dal titolo Ghettification, che raffigura una pianta di fico contenuta in un piccolo vaso.

Situato nella zona più nuova di Ragusa, il muro è basato sull’idea di ghettificazione, con particolare attenzione a un gruppo di persone locali che hanno sempre vissuto in città, ma che per diverse ragioni si sono dovute allontanare, verso i confini e modificando la loro qualità della vita, verso una realtà con meno comunicazione, meno dialogo con l’ambiente e con gli spazi pubblici.

Non è illogico pensare che le persone svantaggiate economicamente siano costrette ad allontanarsi dal centro, lasciando le loro case per andare ad abitare in una scatola di scarpe. Per loro, come per un albero di fico in vaso, il futuro non potrà che essere incerto. 

 

PASTEL - Ghettification, Festiwall Ragusa, 2018. photo courtesy: the artist
PASTEL – Ghettification, Festiwall Ragusa, 2018, (Muro Siet, via Archimede). photo courtesy: the artist

Vicino per soggetto ma molto diverso per stile e tematica l’opera di Dimitris Taxis, artista greco che ha dipinto il prospetto dell’Istituto tecnico di Ragusa con Ficupala.

Le piante di fico d’india hanno subito catturato l’attenzione dell’artista, molto presenti come nella sua terra d’origine. Il suo vuole essere un omaggio alla terra che lo ospita e, con il suo stile, all’artista italiano che più l’ha influenzato: Andrea Pazienza. Il muro infatti è una gigantesca striscia di un fumetto donata alla cittadinanza.

 

Dimitris Taxis - Ficupala, Festiwall Ragusa, 2018. photo credits: Marcello Bocchieri
Dimitris Taxis – Ficupala, Festiwall Ragusa, 2018, (Muro Geometra, via G. la Pira / viale dei Platani, Istituto Tecnico Rosario  Gagliardi). photo credits: Marcello Bocchieri

Infine Alexey Luka con Excessive Care crea un dipinto astratto che ad una lettura più attenta racconta una storia, come ha spiegato l’artista:

«Mi piace pensare che questo lavoro diventi un tutt’uno con il paesaggio e che si nasconda in esso. L’opera si compone di colori a contrasto da cui emergono i tratti delle sagome di due persone, lo spettatore osservando attentamente può notare alcune forme, una spalla, una mano o un occhio. Penso che il miglior modo per osservare una mia opera sia in totale libertà, qualcuno vedrà una trama al suo interno e alcuni vedranno solo figure geometriche.
In realtà ho dipinto una persona che sta cercando di staccarsi da un’altra, come chi cerca di staccarsi da tutto ciò che si pensa non sia normale, ma allo stesso tempo cerca di controllare tutto».

 

Alexey Luka + Excessive Care - Festiwall Ragusa, 2018. photo credits: Marcello Bocchieri
Alexey Luka + Excessive Care – Festiwall Ragusa, 2018, (Muro La Torre, via Canova/ via Pio La Torre). photo credits: Marcello Bocchieri

Le 6 opere murali di quest’anno, si sommano ai 16 muri delle passate edizioni, opere permanenti consegnate alla comunità che hanno attivato un processo di rigenerazione urbana e hanno dato la possibilità ai cittadini di vivere in maniera partecipata il proprio territorio.

Per la prima volta a FestiWall un progetto espositivo in realtà aumentata grazie alla collaborazione di Luca Font, artista, writer e tipografo e Alkanoids, studio di animazione milanese, insieme per raccontare una storia legata a doppio filo con la terra che lo ospita, a quella del Mediterraneo, delle sue rotte commerciali e di quelle migratorie. Il pubblico stesso decifra, attraverso il device, il messaggio dell’artista, altrimenti nascosto.

L’artista tedesco Clemens Behr ha realizzato per FestiWall due installazioni site specific con materiali recuperati all’interno dello spazio stesso, come condotte di areazione e porte in disuso, in vere opere d’arte. Alex Fakso ha presentato Unseen Places mostra personale pensata per FestiWall in cui espone una serie di lavori inediti realizzati tra il 2013 e oggi, invadendo gli spazi dell’Headquarter le immagini sfondano le cornici, integrano lo sfondo del muro e si fondono con l’architettura dell’ex fabbrica.

In mostra anche lo studio condotto dagli architetti Giuseppe Gurrieri e Nunzio Gabriele Sciveres, sul recupero dell’area di archeologia industriale del Lanificio.

 

PASTEL - Ghettification, Festiwall Ragusa, 2018. photo courtesy: the artist
PASTEL – Ghettification, Festiwall Ragusa, 2018, (Muro Siet, via Archimede). photo courtesy: the artist

Per la sua quarta edizione FestiWall prosegue un percorso di ricerca nell’ambito della migliore arte pubblica internazionale, con lo scopo di offrire alla città un panorama completo delle ultime produzioni della Street Art e confrontarsi con i suoi rappresentanti più interessanti.

L’arte urbana compone una mappa, disegna un nuovo paesaggio, rimette in moto pratiche positive per la cittadinanza. Come affermano Vincenzo Cascone e Antonio Sortino dell’Associazione Culturale Pandora, ideatori e curatori del progetto: «La scelta di intervenire in una zona definita geograficamente all’interno della città – sia per caratteristiche che per funzione – ma ancora priva di una propria identità, deriva dalla necessità del festival di proseguire il suo dialogo con il tessuto urbano utilizzando i muri e l’arte come connettore sociale e urbano, e di compiere un primo passo immaginando una nuova evoluzione della città».

L’indipendenza del progetto, la capacità di innescare relazioni durature con partner attivi sul territorio, la ricchezza dell’offerta culturale e la puntuale analisi delle dinamiche urbane, rendono FestiWall un unicum sulla scena artistica italiana e contribuiscono a trasformare Ragusa in una delle mete di riferimento per gli appassionati di Street Art.

 

Telmo Miel - Preparato, Festiwall Ragusa, 2018. photo courtesy: Telmo Miel
Telmo Miel – Preparato, Festiwall Ragusa, 2018, (Muro Canova, via Canova/ via Pio La Torre). photo courtesy: Telmo Miel

Dimitris Taxis - Ficupala, Festiwall Ragusa, 2018. photo credits: Marcello Bocchieri
Dimitris Taxis – Ficupala, Festiwall Ragusa, 2018, (Muro Geometra, via G. la Pira / viale dei Platani, Istituto Tecnico Rosario  Gagliardi). photo credits: Marcello Bocchieri

Mohamed L’Ghacham - EL BAILE, Festiwall Ragusa, 2018. photo credits: Marcello Bocchieri
Mohamed L’Ghacham – EL BAILE, Festiwall Ragusa, 2018, (Muro Fazio Neon, Viale Europa). photo credits: Marcello Bocchieri

PASTEL - Ghettification, Festiwall Ragusa, 2018. photo courtesy: the artist
PASTEL – Ghettification, Festiwall Ragusa, 2018, (Muro Siet, via Archimede). photo courtesy: the artist

Alexey Luka + Excessive Care - Festiwall Ragusa, 2018. photo credits: Marcello Bocchieri
Alexey Luka + Excessive Care – Festiwall Ragusa, 2018, (Muro La Torre, via Canova/ via Pio La Torre). photo credits: Marcello Bocchieri

– via: Art Vibes submission – photo credit: ©Marcello Bocchieri – courtesy of: FestiWall


– website: festiwall.it


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