Redazione Art-Vibes | On 18, Nov 2021

Arte urbana e partecipazione sociale per generare sviluppo culturale nelle aree periferiche.

di Redazione Art Vibes

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Picture: Qm San Paolo – Murales, foto di gruppo. photo credit & courtesy: Rizek

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Dopo Taranto è toccato anche a Bari.
La Puglia si conferma la prima regione in Italia ad investire sulla riqualificazione urbana attraverso la street art.

Dieci nuovi murales ridisegnano la geografia della periferia barese trasformando il quartiere San Paolo in una potenziale destinazione turistica.

‘Qm San Paolo’, questo il nome del progetto di arte urbana, curato dall’associazione Mecenate90 ed Ecomuseo Casilino, nelle persone di Stefano Antonelli e Gianluca Marziani, ha visto anche la collaborazione di Cellule Creative e il patrocinio di Comune, Regione e Arca Puglia.

Artisti nazionali ed internazionali sono stati impegnati nella creazione di opere murali, una nuova anima artistica che oggi pervade le vie di uno dei quartieri più popolosi del capoluogo pugliese.

Un’operazione di riqualificazione urbana, un lavoro di museoformazione, teso a convertire un quartiere di edilizia popolare in un polo culturale ed artistico di livello internazionale.

ll progetto di “museoformazione urbana” del San Paolo, basato sugli esiti dello studio condotto da un centro di ricerca interdisciplinare e inter-universitario, si pone l’obiettivo di avviare un percorso di rigenerazione dei luoghi attraverso l’arte urbana, intesa come strumento di bellezza in grado di migliorare il contesto fisico e sociale, stimolando un maggior senso di appartenenza della comunità.

Con il più grande museo condominiale d’Italia si dà il via ad una rivoluzione nel rapporto tra centro e periferia, si accresce la reputazione di un’area troppo spesso stigmatizzata, contrassegnata da forti fragilità, ma pervasa da alto valore umano e sociale.

Nella nuova via Saverio Altamura spiccano le opere di noti artisti pugliesi (Skolp, Rizek, AweR, Chekos e Davide DPA, così come le creazioni di altri artisti, quali James Reka, David Pompili, Manu Invisible e Hogre.

CHEKOS, ispirandosi ad una storia realmente accaduta, ha ritratto “Maria”, una donna morta dopo essere stata raggiunta per errore da un proiettile vagante, una vittima innocente della guerra tra clan che tempo fa portava sangue e morte nel quartiere.

RIZEK ha utilizzato invece la classica figura dell’angelo declinandola in una veste contemporanea. “Al di là delle apparenze” è un’opera che vuole abbattere il muro dei pregiudizi: sullo sfondo di una società dominata da apparenza e solipsismo, l’artista ritrae lo sguardo puro, libero e incondizionato di un angelo writer, sovvertendo lo stereotipo dell’artista vandalo, rilanciando invece il concetto figurato che “il più delle volte dietro un vandalo si nasconde un angelo, e dietro un angelo si nasconde un vandalo”.

 

RIZEK – Al di là delle Apparenze, 2021, acrilici e spray su intonaco, 8x15mt, San Paolo, Bari. image via: instagram.com/kris_rizek

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DAVIDE DPA ha dipinto “Samuela” una giovane donna del quartiere, una figura contemporanea che ben incarna una generazione alla ricerca di un’identità da conquistare.

DAVID POMPILI ha affidato ad un bambino, intento a mettersi le dita nel naso, la custodia di un intero quartiere. Un gesto infantile e spontaneo che fa da contorno ad una quotidianità che scorre lenta ed inesorabile.

MANU INVISIBLE ha riprodotto “Metamorfosi”, una parola che affonda la sua verità in una realtà mutata. Colore, cooperazione e immaginazione offrono una nuova prospettiva, visioni alternative per sperare in un futuro migliore. Una promessa che è rinnovamento comunitario, una nuova aggregazione senza dispersione, fissata sotto il cielo come l’inizio quotidiano di un nuovo viaggio, dove la forma del testo conduce nel tempo al contenuto del contesto.

 

MANU INVISIBLE – METAMORFOSI 2021, acrilici e spray su intonaco, 9x16m, San Paolo, Bari. image via: facebook.com/manuinvisible

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E poi ancora le trame liquide di AweR che con “Disse la goccia alla roccia” raccontano l’incontro tra l’immaginazione bioLogica e il linguaggio delle città mutanti, sullo sfondo di una trasformazione degli abitanti che vivono quei luoghi.

REKA con la sua “Natura morta” ha elaborato una sintesi antropomorfa combinando pattern a contrasto di colori sensoriali “mostrando quel limbo resiliente che unisce la figurazione del mondo al suo doppio simbolico, fatto di astrazioni apparenti e spunti da universo al microscopio”.

Quello di SKOLP è un murale geometrico iniziatico, un’anticamera creativa che ricrea la metafora di una respirazione sociale del luogo, un principio di rinata ossigenazione per spostare lo sguardo verso l’allargamento etico del contesto civico.

Infine HOGRE, autore di uno spazio di conoscenza antagonista, un vocabolario surreale che ci mette in guardia sul destino delle informazioni, sulle ambiguità dei media digitali, sul posizionamento dei poteri nella mappa delle città contemporanee.

 

REKA – Natura Morta, 2021, acrilici e spray su intonaco, 10x14mt, San Paolo, Bari. image via: facebook.com/cellulecreativeaps

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CHEKOS – Maria, 2021, acrilici e spray su intonaco, 8x15mt, San Paolo, Bari. image via: facebook.com/chekosart

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AWER – DISSE LA GOCCIA ALLA ROCCIA, 2021, acrilici e spray su intonaco, 8x15mt, San Paolo, Bari. image via: facebook.com/awerart

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DAVID POMPILI – MATTI, 2021, acrilici e spray su intonaco, 10x14mt, San Paolo, Bari. facebook.com/cellulecreativeaps

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DAVIDE DPA – SAMUELA, 2021, acrilici e spray su intonaco, 10x14mt, San Paolo, Bari. facebook.com/cellulecreativeaps

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HOGRE – WIKIPEDIA UNUSUAL ARTICLES 2021, acrilici e spray su intonaco, 10x14mt, San Paolo, Bari. image via: instagram.com/buyanewsoul

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Qm San Paolo – Bari: arte e rigenerazione urbana al Quartiere San Paolo. Photo credit: Carlo Amodio.

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