CHEAP - Poster art a Venezia: diritto alla città, allo spazio pubblico, alla comunità
Francesco S. | On 29, Feb 2024
Dopo la presentazione a Venezia di “Disobbedite con generosità” la città si sveglia con un nuovo intervento sui muri di San Giacomo dell’Orio.
di Francesco Spaghi
– Picture: CHEAP – Venezia, 23.02.2024, Campo San Giacomo.
Evidentemente l’invito lanciato da CHEAP a Venezia a “Disobbedire con generosità” (dal titolo del libro del progetto di arte pubblica recentemente edito da People) è stato colto: in San Giacomo dell’Orio sul tavolato che circonda un cantiere, un poster di 20 metri si rivolge a chi attraversa il campo, chiedendo se pensa di avere diritto alla propria comunità e ricordando una cosa molto semplice, non saranno i soldi a salvare la città.
Altrove, in Campo San Tomà, altri manifesti parlano di diritto alla città, spazio pubblico, comunità.
CHEAP da dieci anni rivendica per tutt* un diritto alla città che è soprattutto il diritto a deciderne e a cambiarla; interviene sul paesaggio urbano con manifesti che aprono conversazioni pubbliche sulla pelle della città; non teme di guardare allo spazio pubblico con uno sguardo politico, intuendo i meccanismi di privilegio che escludono intere comunità dalla città, sulla base del genere, della classe e della razza.
L’intervento di poster art che si è manifestato nella notte in Campo San Giacomo dell’Orio invita a salvaguardare lo spazio pubblico, a sottrarre la città abitata da logiche finanziarie e di rendita, custodire e ricostruire luoghi comunitari e di relazione, condividere pratiche politiche e estetiche. Lo fa riprendendo una conversazione pubblica sul destino della città che a Venezia non si mai fermata.
CHEAP – Venezia, 23.02.2024, Campo San Tomà
Come racconta l’esperienza de La Vida, che per lunghi mesi ha costituito per l’insula di San Giacomo da l’Orio e per la città tutta un luogo in cui gli abitanti si sono riconosciuti come comunità, progettando e vivendo uno spazio pubblico abbandonato e poi messo all’asta, svenduto e quindi sottratto ai cittadini.
Come ribadiscono gli studenti che si interrogano sullo slogan “Venezia città campus“, perché quel campus sembra parlare poco di città per e degli studenti, sempre più in difficoltà a trovare un alloggio a causa del numero limitato di stanze ESU negli studentati.
Come testimoniano i comitati, le associazioni, lə abitanti che richiamano l’attenzione sulle tante aree di Venezia su cui incombono processi di privatizzazione e speculazione.
Come denunciano i numeri del progressivo spopolamento solo in parte dovuto al “perché la gente muore!” (sic. Sindaco Brugnaro) ma soprattutto perché è sempre più difficile trovare una casa dignitosa a prezzi accessibili, potendo allo stesso tempo usufruire di servizi adeguati in una città sempre più votata esclusivamente al turismo.
Ce ne parlano gli edifici trasformati in attività ricettiva, i continui cambi di destinazione d’uso, la realizzazione di nuovi approdi turistici. Ce ne parla il ticket di accesso che tra pochi mesi renderà questa parte del Comune sempre meno città.
Ed ecco l’invito colto e concretizzato in un contributo d’arte pubblica su carta, precario nella sua forma come è l’equilibrio della città d’acqua, forte perché le molte iniziative cittadine ci dicono che la stanchezza non si arrende alla rassegnazione. Un messaggio collettivo e comunitario in cui speriamo moltə si riconoscano e possano interrogarsi.
OCIO, l’Osservatorio CIvicO sulla casa e la residenza di Venezia, garantisce che nessun masegno è stato maltrattato per la realizzazione di questo intervento.
CHEAP – Venezia, 23.02.2024, Campo San Giacomo
CHEAP – Venezia, 23.02.2024, Campo San Tomà
– photo credits & courtesy of: CHEAP
– website: cheapfestival.it
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