Street Art

Opiemme - A Fernando Pessoa e Josè Saramago

Redazione Art-Vibes | On 30, Nov 2018

Il nuovo murale di Opiemme a Lisbona celebra i due scrittori portoghesi.

di Redazione Art Vibes

Picture: Opiemme – A Fernando Pessoa e Josè Saramago, 2018. Rua do Patrocinio 110, quartiere Campo De Ourique, Lisbona.

Si conclude oggi a Lisbona il festival dell’inquietudine (“Dias de Desassossego”), rassegna ispirata al testo di Fernando Pessoa “Il libro dell’inquietudine“, scritto dal suo quarto eteronimo: Bernardo Soares.
La manifestazione ha preso il via il 16 novembre e si è conclusa il 30 novembre, due date non casuali vista la nascita di José Saramago il 16 Novembre 1922 e la morte di Pessoa il 30 Novembre del 1935.

Nel 130° anniversario della nascita di Pessoa (1888) è andato in scena un festival ricco di incontri, letture, concerti, dibattiti e presentazioni letterarie. In questo vivo contesto culturale si è inserita anche l’arte di Opiemme, autore di un murale che omaggia la grandezza di questi due celebri scrittori portoghesi.

Un grande calligramma ritrae aforismi di Pessoa e Saramago, una composizione lirica che delinea quasi un corpo celeste, una stella, un pianeta, metafora dell’immenso mondo letterario interiore dei due poeti.
Il murale, commissionato dalle Fondazioni Saramago e Casa Pessoa, si trova nel quartiere di Campo De Ourique, in Rua de Patrocinio 110, a poca distanza dalla casa del poeta.

L’opera si inserisce nel percorso e nello stile che caratterizza i lavori dell’artista italiano: un suo progetto “Un viaggio di pittura e poesia“, l’ha visto protagonista di collaborazioni con altre fondazioni dedicate a importanti scrittori, (si veda il murale a Gdansk per la poetessa polacca Wislawa Szymborska).

Opiemme – A Fernando Pessoa e Josè Saramago, 2018. Rua do Patrocinio 110, quartiere Campo De Ourique, Lisbona. photo credit: José Frade.

Aforismi utilizzati nel calligramma:

Fernando Pessoa con l’eteronimo di Álvaro de Campos:

– Sentir tudo de todas as maneiras.
– Quero cinquenta coisas ao mesmo tempo.
– Outra vez te revejo – Lisboa e Tejo e tudo.
– Estrangeiro aqui como em toda a parte.

José Saramago:

– Quem pensa sabe dizer não e essa palavra é uma revolução
– O que é realmente obsceno é que se possa morrer de fome.