Street Art

Nuart Festival Aberdeen 2024 - "Living Heritage” aka Intangible Cultural Heritage"

Redazione Art-Vibes | On 18, Giu 2024

I murales della nuova edizione del Nuart Festival ad Aberdeen, la rassegna creativa che attraverso il potere dell’arte e della partecipazione punta a valorizzare il concetto di patrimonio culturale.

di Redazione Art Vibes

– Picture: HERA – Nuart Festival Aberdeen 2024. Photo credit: ©Brian Tallman.

La nuova edizione del Nuart Festival ad Aberdeen ha aperto le porte, dal6 al 9 giugno 2024, ad una line-up di artisti di grande livello che si sono cimentati nella creazione di opere che sono andate ad impreziosire il già variegato tessuto urbano della città scozzese.

A contestualizzare al meglio l’edizione di quest’anno ci ha pensato il curatore Martin Reed con una riflessione che circoscrive al meglio il significato e l’essenza della manifestazione, un pensiero che intersecando il potere dell’arte, il valore della partecipazione, la definizione del concetto di patrimonio culturale, ribadisce con forza l’importanza del festival e l’espressione della poetica degli artisti che ve ne prendono parte.

Un pensiero che vi riportiamo per intero qui sotto perché vale la pena leggerlo con attenzione:

MARTYN REED: Living Heritage aka Intangible Cultural Heritage

“Il patrimonio vivente è il lato dinamico del patrimonio culturale: un patrimonio che viene continuamente trasformato, interpretato, plasmato e trasmesso di generazione in generazione.

Rappresenta anche la dimensione partecipativa e co-creativa del patrimonio culturale ed è caratterizzato dalle sue qualità transitorie, non stazionarie e difficili da comprendere.

Questo concetto è spesso assimilato a quello di “patrimonio immateriale” o “cultura vivente”, riferendosi a pratiche, rappresentazioni, conoscenze e competenze culturali trasmesse intergenerazionalmente all’interno di un sistema culturale.

Sebbene questi termini siano spesso usati in modo intercambiabile, il “patrimonio vivente” viene utilizzato per trasmettere e sottolineare il ruolo delle generazioni viventi nel coinvolgere, definire, interpretare, cambiare e co-creare il patrimonio trasmesso dalle generazioni passate.

Il patrimonio vivente incorpora le parti del nostro passato condiviso che vivono nel nostro presente: rituali e pratiche quotidiane, espressioni culturali, ricordi condivisi, celebrazioni, festival, storie, canzoni e abilità artigianali che aiutano a definire chi siamo.

Millo – Nuart Festival Aberdeen 2024. Photo credit: ©Clarke Joss Photography

Case Maclaim – Nuart Festival Aberdeen 2024. Photo credit: ©Conor Gault Photography

La natura effimera di gran parte della cultura con cui lavoriamo e produciamo ad Aberdeen potrebbe essa stessa essere considerata un patrimonio culturale immateriale, come attesterebbe la perdita del primo murale su larga scala di Herakut prodotto sul vecchio mercato nel 2017. (Forse in molti saranno felici di sapere che l’opera verrà rivisitata quest’anno)

Non vediamo l’ora di contribuire alla crescente reputazione della città per questa cultura in crescita e speriamo di scavare e produrre ricordi che vivano significativamente più a lungo di alcune opere.

Non siamo sicuri che aggiungere “patrimonio culturale immateriale” sia più chiaro del termine “patrimonio vivente”, ma abbiamo scelto di utilizzarlo per sembrare un po’ meno simile a una catena di negozi di mobili pacchiani della classe media.”

– Martyn Reed, Fondatore e curatore di Nuart

Qui di seguito vi riportiamo la gallery con tutti i muri completati, immortalati dagli scatti di Conor Gault, Clarke Joss e Brian Tallman.

Gli artisti – Line up

Addam Yekutieli aka Know Hope (IL/ PS) @thisislimbo
Bahia Shehab (LB/EG) @bahiashehab 
Case Maclaim (DE) @case_maclaim 
CBloxx (UK) @cbloxx_nomad
Hera (DE/PK) @hera_herakut

KMG (SC – UK) @kmgyeah
Mahn Kloix (FR) @mahnkloix
Millo (IT) @_millo_
Molly Hankinson (UK) @mollyhankinson.studio
Niels Shoe Meulman (NL) @nielsshoemeulman
Wasted Rita (PT) @wastedrita