Street Art

Millo - The legend of Agave

Redazione Art-Vibes | On 11, Mag 2018

Tradizione, immaginazione e futuro: in Messico l’ultima opera dell’artista italiano.

di Redazione Art Vibes

Picture: Millo – The legend of Agave, TSOE University, Valle de Santiago, Guanajuato, México, 2018.

L’agave è una pianta molto nota che cresce spontaneamente nell’America meridionale, in Messico e nelle zone occidentali dell’India. In Messico è molto amata, c’è una antica leggenda azteca che narra la sua nascita. Gli Aztechi credevano che nel cielo vi fosse Tzintzimitl, una dea cattiva che divorava la luce, costringendo gli uomini a vivere nelle tenebre.

Un giorno Quetzalcoatl, il “serpente piumato”, stanco della malvagità della dea salì al cielo per combatterla. La cercò ma il tentativo fu vano, al suo posto incontrò Mayahuel, dea della fertilità, che era stata rapita dalla divinità malvagia.

Appena la vide Mayahuel si innamorò di lei e la portò sulla terra per vivere insieme. Quando la dea malvagia iniziò a perseguitarli, i due furono costretti a nascondersi, ma presto furono scovati e Mayahuel uccisa. Il serpente piumato, disperato per aver perso la sua amata, tolse la vita alla dea delle tenebre. Distrutto dal dolore ogni notte era solito consumare tutte le sue lacrime sulla tomba del suo amore.

Gli altri dei, impietositi dalla situazione, decisero di aiutarlo e fecero nascere una pianta nel luogo di sepoltura. Tale pianta era l’agave, dalle proprietà allucinogene e capace di confortare il cuore spezzato del povero amante ferito.

Millo – The legend of Agave, TSOE University, Valle de Santiago, Guanajuato, México, 2018

Una pianta nata dall’amore, ancora oggi amata moltissimo dai messicani. Ispirandosi a questa bella leggenda, lo street artist Millo ha realizzato sulla parete esterna di un edificio dell’Università UTSOE un bel murale intitolato “The legend of Agave“, muro che fa parte di un grande progetto sociale, a cura di Pepe Meja, che investe lo Stato di Guanajuato.

L’obiettivo del progetto è quello di avvicinare l’arte ai giovani per farli sentire ispirati e per permettergli di guardare il mondo con occhi differenti.

Anche questa volta il linguaggio unico di Millo ha fatto centro combinando tradizione, immaginazione e futuro.