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Manufactory Project 2020 - Un dialogo tra Comacchio e la street art

Manufactory Project 2020 – Un dialogo tra Comacchio e la street art

| On 25, Ott 2020

Un dialogo tra arte e architettura, tra spazio e ambiente: la terza edizione di un festival di street art che punta a valorizzare le bellezze del territorio comacchiese.

di Redazione Art Vibes


Picture: Ericailcane – Murale per Manufactory Project, Comacchio, 2020.


Ridare vita a una realtà attraverso la magia della street art: è quello che in 3 anni, con 3 diverse e sempre nuove edizioni, è riuscito a fare Manufactory Project, il festival di arte urbana originario di Comacchio, piccolo borgo lagunare in provincia di Ferrara.

Continuando la riqualificazione dello Stadio Comunale Raibosola, portata a termine in questi giorni grazie agli interventi conclusivi dei noti street artist Ericailcane e Bastardilla, e proponendo di anno in anno alcuni tra i migliori artisti della scena italiana e internazionale, Manufactory si pone oggi come uno dei più importanti street art festival del panorama di settore.

Divenuto ufficialmente un museo a cielo aperto dal nome M.A.U.D., il Museo d’Arte Urbana del Delta dello Stadio Raibosola racchiude oltre 60 firme, entrando a far parte del circuito museale del Comune di Comacchio.

Per l’edizione 2020, Luogo Comune e Dissenso Cognitivo hanno dipinto i lati delle gradinate all’interno dello stadio, mentre, con la direzione artistica di Pierluigi Mangherini, una graffiti jam ha ultimato il remake delle mura perimetrali esterne, con le opere di artisti come Orion, Blatta, Moe, Pupo Bibbito, Tomoz, Mask, Cause, s404y, Rise The Cat, Don Bro, Zest, Tail, Beis, Capo, Enko04, H3mO, Rusty, Stc Crew, Sharko e altri.

 

Bastardilla - Murale per Manufactory Project, Comacchio, 2020
Bastardilla – Murale per Manufactory Project, Comacchio, 2020

Edizione che si è conclusa in grande stile con le ultime imponenti opere di Ericailcane e Bastardilla, realizzate sotto la supervisione di Silvano Voltolina, chiudendo una spettacolare gallery di lavori che, dal 2018 al 2020, ha visto succedersi numerosi street artist tra cui Sfhir, Man O ‘Matic, Chekos, Crisa, Gijs, Kikiskipi, Luca Ledda, Solo, Diamond, TMX, Luogo Comune, Rame 13, Giulio Vesprini, Riccardo Buonafede, Antonino Perrotta, Toni Espinar, Eleman, Simone Carraro, Nsn997, Davide DPA, Giorgio Je73, Fijodor, Giacomo Drudi, Noeyes e Alessio Bolognesi, Alessandra Carloni, Dzia, Reve+, Krayon e tanti altri.

Nato da un’idea di Riccardo Buonafede, artista comacchiese e fondatore del festival, con il contributo del Comune di Comacchio e promosso dall’Associazione di Promozione Sociale Spazio Marconi, gestore del FabLab MakeInCo, Manufactory Project ha contribuito a reinventare la cittadina di Comacchio e le zone circostanti, attraverso la selezione di artisti che si sono messi in luce per la potenza espressiva e il coraggio del loro lavoro e tramite interventi in grado di rompere i confini tra tecniche e discipline, con opere capaci di attraversare tali confini.

 

Luogo Comune, Dissenso Cognitivo - Murale per Manufactory Project, Comacchio, 2020
Luogo Comune, Dissenso Cognitivo – Murale per Manufactory Project, Comacchio, 2020


Affrontando diverse tematiche, strettamente legate al territorio che forma la cittadina di Comacchio e connesse alla natura dei luoghi che lo circondano, dal tema del “mare” sul quale sorge a quello del “ponte” in quanto elemento costituivo e caratteristico del suo assetto, Manufactory ha creato un dialogo tra arte e architettura, tra spazio e ambiente, allo scopo di riscoprirne i luoghi, esaltandone la bellezza attraverso l’integrazione della street art nel complesso artistico della città.

“…Partendo dalla constatazione che questa è la natura stessa dei nostri luoghi: incrocio di acque dolci e salate che si attraggono lambendo terreni che non sono mai stabili sotto i piedi. Comacchio è stata una città d’acqua e adesso è una città di parole. Una città impegnata a spiegare quello che è stata e che, per certe vie misteriose, trova sempre nuova gente che si presta ad ascoltarla. Sempre più diventa un teatro ideale perché, con la sua fatale imprevedibilità, non smette mai di dare ciò che all’arte non deve mai mancare: il rischio.” (Silvano Voltolina).


 

“..Comacchio è stata una città d’acqua e adesso è una città di parole. Una città impegnata a spiegare quello che è stata e che, per certe vie misteriose, trova sempre nuova gente che si presta ad ascoltarla.”

Silvano Voltolina

 

H3mO - Murale per Manufactory Project, Comacchio, 2020
H3mO – Murale per Manufactory Project, Comacchio, 2020

Pupo Bibbito - Murale per Manufactory Project, Comacchio, 2020
Pupo Bibbito – Murale per Manufactory Project, Comacchio, 2020

Yopoz - Murale per Manufactory Project, Comacchio, 2020
Yopoz – Murale per Manufactory Project, Comacchio, 2020

Orion - Murale per Manufactory Project, Comacchio, 2020
Orion – Murale per Manufactory Project, Comacchio, 2020

Enko04 - Murale per Manufactory Project, Comacchio, 2020
Enko04 – Murale per Manufactory Project, Comacchio, 2020

Capo - Murale per Manufactory Project, Comacchio, 2020
Capo – Murale per Manufactory Project, Comacchio, 2020

Moe, Rusty - Murale per Manufactory Project, Comacchio, 2020
Moe, Rusty – Murale per Manufactory Project, Comacchio, 2020

Dr.w Deboyo - Murale per Manufactory Project, Comacchio, 2020
Dr.w Deboyo – Murale per Manufactory Project, Comacchio, 2020

– via: Art Vibes submission


– website: manufactory-project.com


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