Street Art

Glitch Glitch - Manila Savagery

Redazione Art-Vibes | On 28, Mar 2018

L’arte urbana del duo Glitch Glitch colora le strade di Manila e riflette sul concetto di identità.

di Redazione Art Vibes

Picture: Crist Espiritu + Angge Lorente (Glitch Glitch art) – Manila Savagery, Manila (Filippine).

Il duo filippino di artisti Glitch Glitch, composto da Crist Espiritu e Angge Lorente ha realizzato un nuovo pezzo di arte urbana in occasione della Biennale di Manila. Il titolo della nuova opera è “Manila Savagery”, due murales contigui, espressione diretta delle differenze culturali e umane che albergano all’interno del paese.

Il murale di Angge Lorente gioca con la storia, mescolando passato e futuro, incorporando immagini che evocano culture straniere, differenti influenze che hanno giocato un ruolo molto importante nello sviluppo della cosiddetta “identità filippina“.

Dalla storia coloniale che ha investito in passato il paese emergono personaggi ibridi surreali, testimonianza di un passato controverso, simbolo di un attualissimo melting-pot culturale, oggi pienamente sbocciato, portavoce di un grande carico di diversità. Lo spettatore è invitato a riflettere sulle proprie origini, ad elaborare un processo di introspezione ed analisi che possa rafforzare il proprio concetto identitario.

Angge Lorente (Glitch Glitch art) – Manila Savagery

L’approccio di Crist Espiritu invece è totalmente differente, partendo da immagini banali si arriva ad indagare e affrontare profondi concetti esistenziali. Attraverso la rappresentazione di un pesce nelle varie fasi della sua possibile esistenza l’artista costringe chi osserva a riflettere sulla triste natura dell’esistenza.

A livello metaforico si contrappone la resilienza della popolazione filippina con la violenta parentesi coloniale che ha dovuto subire. Dal caos e dalla ferocia di una difficile condizione storico-sociale ciò che rimane sono le attuali generazioni, simbolo di speranza, riflesso vivo di una variegata, seppur caotica situazione.

Anche in questo caso l’intento dell’artista è proprio quello di stimolare un abbraccio ideale verso il caos delle proprie origini.