Etnik - Green Revolution, l’opera di 600 mq al Prologis Park Lodi
Redazione Art-Vibes | On 24, Giu 2021
A Lodi la nuova murata di Etnik riflette sul tema ambientale disvelando una sempre più acuta contrapposizione tra natura e città.
di Redazione Art Vibes
Picture: Etnik – Green Revolution, l’opera di 600 mq al Prologis Park di Lodi, 2021.
L’urban Artist Etnik è tra gli 8 artisti nostrani coinvolti nella prima galleria di urban art a cielo aperto mai realizzata a livello mondiale in un parco logistico, il Prologis Park Lodi.
Per questo progetto Etnik ha realizzato Green Revolution, un’opera di circa 600 mq che verte totalmente sul tema Naturale e sull’importanza del cambiamento in atto nel mondo: punto fondamentale della svolta Green deve essere la salvaguardia della natura e le sue possibilità energetiche, economiche e sociali.
Il tema del Green è trattato già da tempo nelle opere di Etnik: soggetti come natura e città in contrapposizione, il dualismo tra forme geometriche che rappresentano la Città (e quindi l’operato dell’uomo) e la Natura. Quest’ultima in Green Revolution sarà rappresentata non solo dall’opera di Etnik, ma anche da un giardino verticale che nel mese di luglio verrà applicato all’interno di alcuni dei volumi dipinti, rendendo la natura protagonista indiscussa di questa gigante tela.
Etnik – Green Revolution, l’opera di 600 mq al Prologis Park di Lodi, 2021
«Un progetto che si basa sulle parole chiave future change e nature mixando la pittura al verde – dichiara l’urban artist ETNIK – La possibilità di interagire con i giardini verticali è stato uno stimolo ulteriore a poter progettare un lavoro davvero entusiasmante. Per chi osserverà il mio lavoro, vorrei far nascere uno spunto di riflessione, che trasporti il fruitore tra geometrie e natura».
Il Focus dell’artista sull’architettura urbana, come analisi dell’ambiente che ci circonda maggiormente, permette di porre in chiave astratta ma anche illustrativa, alcune critiche e contraddizioni sulla Città, tanto studiata da Etnik: queste riflessioni infatti accompagnano l’artista da oltre 25 anni.
Green Revolution – 3 piani di lettura
– Il primo è descrittivo e prevede elementi naturali riconoscibili subito, creando quindi un primo impatto, quasi familiare, di ciò che si vede, suscitando un’empatia immediata tra l’opera e i diversi fruitori che frequenteranno lo spazio di Prologis. Lo scopo dell’artista, in tutte le sue opere, è quello di creare un rapporto tra il pubblico e l’opera.
– Un secondo livello di lettura di questo lavoro, sta nella composizione semi-astratta di volumi architettonici, nella cromatica pittorica ben studiata e disposta in modo da dare input e sensazioni diverse, progettate per risaltare le forme più importanti.
La composizione prevede un dualismo tra forme naturali e solidi geometrici sottolineando il tema della Città come playground dell’arte urbana ma anche luogo dove l’uomo principalmente si muove; lo spazio che la natura trova in esso ricorda anche alcune architettura utopiche come quella di Emilio Ambasz, architetto con cui Etnik ha collaborato.
– Un terzo piano di lettura, più profondo e complicato al primo sguardo, è il rimando vero e proprio alle origini del writing, cioè l’elaborazione stilistica del lettering interno alla composizione (si può leggere Etnik) che completa il lavoro inserendo anche la fedeltà di Etnik verso le sue origini.
Etnik – Green Revolution, l’opera di 600 mq al Prologis Park di Lodi, 2021
Etnik – Green Revolution, l’opera di 600 mq al Prologis Park di Lodi, 2021
Etnik – Green Revolution, l’opera di 600 mq al Prologis Park di Lodi, 2021
Etnik – Green Revolution, bozza opera, Prologis Park di Lodi, 2021
Etnik – Green Revolution, l’opera di 600 mq al Prologis Park di Lodi, 2021
– via: Art Vibes submission – photo credits and courtesy of: Etnik
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