eL Seed - "Waves Only Exist Because the Wind Blows"
Francesco S. | On 04, Lug 2024
L’intervento murale di eL Seed sulle pareti esterne di Pirelli HangarBicocca a Milano. Un’opera site specific dal significato universale che invita a riflettere sui temi dell’identità e sul senso di appartenenza e radicamento.
di Francesco Spaghi
– Picture: eL Seed – Waves Only Exist Because the Wind Blows, 2024. Courtesy l’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano, 2024. Foto Lorenzo Palmieri.
Waves Only Exist Because the Wind Blows (Le onde esistono solo perché il vento soffia) è il titolo del nuovo intervento su scala monumentale di eL Seed che campeggia sulle pareti esterne del “Cubo” di Pirelli HangarBicocca, per una superficie totale di 1000 metri quadrati, visibile anche dall’area adiacente di Sesto San Giovanni, dalla strada contigua e dalla ferrovia limitrofa.
L’opera site specific è stata commissionata e prodotta nell’ambito del progetto “Outside the Cube”, dedicato alle forme d’arte transitorie e legate al contesto pubblico e nato nel 2016 con la realizzazione dell’opera Efêmero di OSGEMEOS.
eL Seed, artista contemporaneo la cui pratica comprende sia la pittura che la scultura, ha sviluppato in venticinque anni di carriera un peculiare linguaggio visivo, influenzato dalle pratiche calligrafiche e dalla Urban art, che utilizza per interventi all’aperto in luoghi pubblici, spesso su ampia scala architettonica.
eL Seed – “Waves Only Exist Because the Wind Blows”, 2024. Courtesy l’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano, 2024. Foto Lorenzo Palmieri
I suoi progetti sono caratterizzati da intricati livelli di colore, simboli e segni, rappresentazioni di messaggi universali e riflessioni sui temi della convivenza, della pace e della libertà. Nei suoi murales utilizza il potere del linguaggio per stabilire connessioni ed evocare idee di unità e coesione, celebrando la bellezza e la particolarità del patrimonio culturale di differenti Paesi.
eL Seed conduce ricerche approfondite per comprendere al meglio l’essenza delle tante comunità che incontra e per confrontarsi con culture diverse dalla sua, ispirandosi di volta in volta alla saggezza di diversi scrittori, poeti e filosofi locali.
Per anni, eL Seed ha esplorato la questione della casa e dell’identità, le complessità della migrazione, il desiderio di connessione e l’aspirazione a un senso di appartenenza appagante.
eL Seed – “Waves Only Exist Because the Wind Blows”, 2024. Courtesy l’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano, 2024. Foto Lorenzo Palmieri
Per Pirelli HangarBicocca, eL Seed crea un’opera d’arte che celebra il viaggio comune e il bisogno di appartenere a un luogo. Con la forma di un’onda che incarna perfettamente il tema dell’andare e venire, la composizione interpreta la saggezza di Cesare Pavese e la sua celebre frase del romanzo La Luna e i falò: “Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via“.
Attraverso il linguaggio visivo distintivo di eL Seed, quest’opera amplifica il proprio significato, si rivolge a tutti e parla delle memorie collettive di ognuno di noi e degli strati della nostra identità.
“Dove si trova la casa? È un luogo o un sentimento? Come esseri umani, tutti noi vogliamo appartenere a un luogo, a un gruppo. La sensazione di sentirsi a casa si intreccia con il sentimento di appartenenza.
Il senso psicologico di attaccamento alla casa è così complesso e profondo che va oltre gli aspetti fisici di un luogo. Si tratta di una profonda connessione emotiva e di un senso di radicamento. Come esseri umani, tutti desideriamo un senso di appartenenza.
eL Seed – “Waves Only Exist Because the Wind Blows”, 2024. Courtesy l’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano, 2024. Foto Lorenzo Palmieri
eL Seed – “Waves Only Exist Because the Wind Blows”, 2024. Courtesy l’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano, 2024. Foto Lorenzo Palmieri
eL Seed – “Waves Only Exist Because the Wind Blows”, 2024. Courtesy l’artista e Pirelli HangarBicocca, Milano, 2024. Foto Lorenzo Palmieri
Milano è un centro internazionale che da sempre è impegnato ad accogliere persone di ogni provenienza, a celebrare la loro diversità e a preservare il loro senso di radicamento e identità” spiega l’artista.
Il progetto è curato da Cedar Lewisohn, autore di diverse pubblicazioni sull’arte in spazi pubblici e sulla Street Art e curatore, che aggiunge: “Questo intervento di eL Seed si basa sull’impressionante capacità che l’artista ha nel giocare con luoghi architettonici reali, con una prospettiva storica e nel hic et nunc.
L’intervento pone domande urgenti sulle questioni che stanno plasmando il nostro mondo e sfida la semplice classificazione. Il processo di elaborazione di eL Seed implica una ricerca geografica basata su citazioni, che sono reali, ma che cercano anche l’anima dei luoghi di cui si parla. Questo approccio, unito all’uso di forme e combinazioni di colori, ha creato un’opera che parla a diverse comunità in ogni angolo del mondo”.
eL Seed – Note biografiche
Le opere di eL Seed sono state esposte in mostre e luoghi pubblici in tutto il mondo, tra cui, in particolare, sulla facciata de l’Institut du monde Arabe a Parigi, nelle favelas di Rio de Janeiro, sulla DMZ (zona demilitarizzata) tra Corea del Nord e Corea del Sud, nelle baraccopoli di Città del Capo e nel cuore del quartiere Manshiyat Nasr a Il Cairo in cui vengono portati e riciclati i rifiuti della città.
Nel 2021, eL Seed è stato selezionato dal World Economic Forum come uno dei Young Global Leader per la sua visione e influenza nel guidare il cambiamento positivo nel mondo. Nel 2019 ha vinto il Premio internazionale per l’arte pubblica per il suo progetto al Cairo Perception.
Nel 2017 ha vinto il premio Sharjah dell’UNESCO per la Cultura Araba. Nel 2016 è stato nominato “Global Thinker” da Foreign Policy per il suo progetto Perception. Nel 2015, l’organizzazione internazionale TED lo ha riconosciuto come uno dei TED Fellows dell’anno, per aver sostenuto l’espressione pacifica e il progresso sociale attraverso il suo lavoro. Ha inoltre collaborato con Louis Vuitton per il famoso “Foulard d’Artistes“.
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