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Cvtà Street Fest 2020 - Arte, identità, territorio e tradizioni

Cvtà Street Fest 2020 – Arte, identità, territorio e tradizioni

| On 04, Ott 2020

La quarta edizione di Cvtà Street Fest: un esperimento riuscito che consolida l’anima underground, antiaccademica e anticonvenzionale del piccolo borgo di Civitacampomarano.

di Redazione Art Vibes


Picture: Jan Vormann – Cvtà Street Fest 2020, Civitacampomarano. Photo credit: Giorgio Coen Cagli. In Civita there is a new wall full of writings written by inhabitans. An active restart bringing people from Civita to express something about theirself, to keep in mind like a shopping list consist of values and desires. By Chilean artist Jan Vormann.


Nel mese di settembre il Cvtà Street Fest, il festival internazionale di street art (e non solo) che connette la tradizione locale alla cultura contemporanea, ha sfornato per due giorni iniziative trasversali di arte figurativa e performativa, gastronomia, musica, artigianato, inserite tra le bellezze paesaggistiche del borgo e dei boschi che lo incoronano tra le montagne molisane.

Per questa speciale edizione, insieme ad alcuni degli street artist degli anni passati, gli abitanti stessi del borgo hanno realizzato in loco opere progettate per Civita a distanza dagli artisti, con la supervisione di Alice Pasquini, nel rispetto delle disposizioni anti Covid. Un esperimento, dettato dalle contingenze eccezionali di questa estate 2020, che ha permesso al borgo di ripartire, ancora una volta, dall’arte per tentare di risolvere problemi generali.

 

1a Pillola – Cvtà Street Fest 2020 – video courtesy of: Cvtà Street Fest

 

Gli artisti e le opere

Biancoshock, che ha partecipato alla prima edizione del Cvtà Street Fest (2016) con installazioni che coniugavano la vita contemporanea alla realtà di un paese come Civita (la panchina-Twitter, la cabina telefonica-Whatsapp, l’anziana signora-Wikipedia), ha dato vita a un’opera di arte pubblica, progettata e coordinata a distanza per permettere ai cittadini di realizzarla con le proprie mani.

Parlando con loro si è lasciato ispirare da una vecchia fermata dell’autobus, oggi soppressa e così si è deciso di dare un segnale forte, identitario e, come solo Civita sa fare, ironicamente creativo.

È nata così A-VIA-NOV (in civitese Strada Nuova). I Civitesi, utilizzando le proprie competenze artigianali, hanno costruito e ideato una fermata del pullman, con pensilina, panchina e un pannello informativo che riporta un’ideale mappa di trasporti pubblici: tre linee di servizio (pensate come tre linee generazionali – quella dei giovani, quella degli adulti e quella dei più anziani). Una rete di trasporto emotivo, fermate concettuali che si incrociano tra di loro per arrivare a destinazioni diverse, formando visivamente la parola CVTA. A Via Nov è una fermata per ripartire.

 

Biancoshock - (A Via Nov), Cvtà Street Fest 2020, Civitacampomarano. Photo credit: Giorgio Coen Cagli. (A Via Nov) by Italian artist Biancoshock is a (bus) stop to start again.
Biancoshock – (A Via Nov), Cvtà Street Fest 2020, Civitacampomarano. Photo credit: Giorgio Coen Cagli. “A Via Nov” by Italian artist Biancoshock is a (bus) stop to start again.

Biancoshock - (A Via Nov), Cvtà Street Fest 2020, Civitacampomarano. Photo credit: Giorgio Coen Cagli. The imaginary map of the public transport network visually creates the word CVTA.
Biancoshock – (A Via Nov), Cvtà Street Fest 2020, Civitacampomarano. Photo credit: Giorgio Coen Cagli. The imaginary map of the public transport network visually creates the word CVTA.

Biancoshock - (A Via Nov), Cvtà Street Fest 2020, Civitacampomarano. Photo credit: Giorgio Coen Cagli. People from Civita are finally waiting for the bus at the bus-stop created by Biancoshock. It was removed in 2011, without being replaced by a new one.
Biancoshock – (A Via Nov), Cvtà Street Fest 2020, Civitacampomarano. Photo credit: Giorgio Coen Cagli. People from Civita are finally waiting for the bus at the bus-stop created by Biancoshock. It was removed in 2011, without being replaced by a new one.

UNO, già presente a diversi festival di Civitacampomarano è riuscito a partecipare anche quest’anno e in presenza ridisegnando – aiutato dalla popolazione che ha collaborato passo passo nella realizzazione – un angolo del paese come uno spazio ludico. Un distributore di bubble-gum, un sonaglino gigante, uno squarcio giocoso intorno alla panchina preferita dai saggi di Civita. Un invito a inserire colore e leggerezza, anche nella ripartenza.

 

UNO - Cvtà Street Fest 2020, Civitacampomarano. Colorful and playful site-specific work of UNO. Ph. @UNO
UNO – Cvtà Street Fest 2020, Civitacampomarano. Colorful and playful site-specific work of UNO. Ph. @UNO

UUNO - Cvtà Street Fest 2020, Civitacampomarano. UNO was working at his art work for Cvtà 2020. He was the only artist to be present during this edition of the festival. Photo credit: Giorgio Coen Cagli
UNO – Cvtà Street Fest 2020, Civitacampomarano. UNO was working at his art work for Cvtà 2020. He was the only artist to be present during this edition of the festival. Photo credit: Giorgio Coen Cagli

UNO - Cvtà Street Fest 2020, Civitacampomarano. Colorful and playful site-specific work of UNO. Ph. @UNO
UNO – Cvtà Street Fest 2020, Civitacampomarano. Colorful and playful site-specific work of UNO. Ph. @UNO

Nespoon, presente durante la seconda edizione del festival (2017), dalla Polonia ha progettato e spiegato come realizzare un’installazione aerea composta da “ragnatele emozionali”, in un intricato, delicatissimo dedalo aereo.

Merletti e ricami sono stati liberati dai bauli e dai cassetti e intrecciati con corde ed elastici in un’opera effimera dagli abitanti del paese.

Le realizzazioni artistiche di Nespoon riprendono infatti il ricamo come simbolo di un tempo lontano, quando la creazione femminile era un’arte casalinga, un momento d’incontro collettivo e di evasione da una realtà ristretta come quella sovietica.

Nespoon veicola un significato di rinascita attraverso un diversivo, ormai simbolo di un mondo che non ci appartiene più, ma del quale bisogna salvaguardare l’alta qualità artigianale e identitaria.

 

3a Pillola – Cvtà Street Fest 2020. video courtesy of: Cvtà Street Fest

Nespoon - Cvtà Street Fest 2020, Civitacampomarano. Photo credit: Giorgio Coen Cagli. The work of Nespoon created with the precious laces of Civitese women.
Nespoon – Cvtà Street Fest 2020, Civitacampomarano. Photo credit: Giorgio Coen Cagli. The work of Nespoon created with the precious laces of Civitese women.

Nespoon - Cvtà Street Fest 2020, Civitacampomarano. Photo credit: Giorgio Coen Cagli. The work of Nespoon created with the precious laces of Civitese women.
Nespoon – Cvtà Street Fest 2020, Civitacampomarano. Photo credit: Giorgio Coen Cagli. The work of Nespoon created with the precious laces of Civitese women.

Nespoon - Cvtà Street Fest 2020, Civitacampomarano. Photo credit: Giorgio Coen Cagli. The work of Nespoon created with the precious laces of Civitese women.
Nespoon – Cvtà Street Fest 2020, Civitacampomarano. Photo credit: Giorgio Coen Cagli. The work of Nespoon created with the precious laces of Civitese women.

Alberonero, è stato ospitato durante la terza edizione (2018). Il suo contributo ha lasciato gli abitanti liberi di agire in totale autonomia.

Partendo dalla suggestione di stendere la biancheria come simbolo di presenza, della vita che prosegue aldilà delle avversità, i civitesi, giocando sulle gradazioni di colore tipiche dell’artista, hanno tinto e allestito nel borgo nuovo e vecchio lenzuola dimenticate di antichi corredi. Creando con la loro presenza un nuovo abbellimento cittadino, un nuovo Corpus Domini tinto d’arcobaleno. Colori al vento nella quiete di Civita.

 

Alberonero - Cvtà Street Fest 2020, Civitacampomarano. The gesture of hanging out the laundry, tought by Italian artist Alberonero for Cvtà Street Fest 2020, claims the presence of Civita citizens. Photo credit: Giorgio Coen Cagli.
Alberonero – Cvtà Street Fest 2020, Civitacampomarano. The gesture of hanging out the laundry, tought by Italian artist Alberonero for Cvtà Street Fest 2020, claims the presence of Civita citizens. Photo credit: Giorgio Coen Cagli.

Alberonero - Cvtà Street Fest 2020, Civitacampomarano. Photo credit: Giorgio Coen Cagli. People discuss and find together the right place to set up the new idea of Italian artist Alberonero for Cvtà Street Fest 2020.
Alberonero – Cvtà Street Fest 2020, Civitacampomarano. Photo credit: Giorgio Coen Cagli. People discuss and find together the right place to set up the new idea of Italian artist Alberonero for Cvtà Street Fest 2020.

Alberonero - Cvtà Street Fest 2020, Civitacampomarano. Photo credit: Giorgio Coen Cagli. People discuss and find together the right place to set up the new idea of Italian artist Alberonero for Cvtà Street Fest 2020.
Alberonero – Cvtà Street Fest 2020, Civitacampomarano. Photo credit: Giorgio Coen Cagli. People discuss and find together the right place to set up the new idea of Italian artist Alberonero for Cvtà Street Fest 2020.

Jan Vorman, artista franco-tedesco durante la scorsa edizione del festival (2019), ha iniziato la “ricostruzione” di Civitacampomarano con i LEGO®.

Giunto a Civita con un carico di colorati mattoncini ha contrastato la fragilità del borgo antico che si sta sgretolando a causa di una frana provocata dal terremoto. Per il festival a distanza ha pensato a un muro che fosse espressione del flusso di coscienza dei civitesi, sul quale gli abitanti (e soprattutto i bambini) potessero esprimersi liberamente.

 

2a Pillola Cvtà Street Fest 2020. video courtesy of: CVTà Street Fest

Jan Vormann - Cvtà Street Fest 2020, Civitacampomarano. Photo credit: Giorgio Coen Cagli. Lockdown experience has inspired Jan Vormann from Chile an art work affirming the freedom of expression after a long isolation.
Jan Vormann – Cvtà Street Fest 2020, Civitacampomarano. Photo credit: Giorgio Coen Cagli. Lockdown experience has inspired Jan Vormann from Chile an art work affirming the freedom of expression after a long isolation.

Jan Vormann - Cvtà Street Fest 2020, Civitacampomarano. Photo credit: Giorgio Coen Cagli. In Civita there is a new wall full of writings written by inhabitans. An active restart bringing people from Civita to express something about theirself, to keep in mind like a shopping list consist of values and desires. By Chilean artist Jan Vormann.
Jan Vormann – Cvtà Street Fest 2020, Civitacampomarano. Photo credit: Giorgio Coen Cagli. In Civita there is a new wall full of writings written by inhabitans. An active restart bringing people from Civita to express something about theirself, to keep in mind like a shopping list consist of values and desires. By Chilean artist Jan Vormann.

Jan Vormann - Cvtà Street Fest 2020, Civitacampomarano. Photo credit: Giorgio Coen Cagli. In Civita there is a new wall full of writings written by inhabitans. An active restart bringing people from Civita to express something about theirself, to keep in mind like a shopping list consist of values and desires. By Chilean artist Jan Vormann.
Jan Vormann – Cvtà Street Fest 2020, Civitacampomarano. Photo credit: Giorgio Coen Cagli. In Civita there is a new wall full of writings written by inhabitans. An active restart bringing people from Civita to express something about theirself, to keep in mind like a shopping list consist of values and desires. By Chilean artist Jan Vormann.

Jan Vormann - Cvtà Street Fest 2020, Civitacampomarano. Photo credit: Giorgio Coen Cagli. In Civita there is a new wall full of writings written by inhabitans. An active restart bringing people from Civita to express something about theirself, to keep in mind like a shopping list consist of values and desires. By Chilean artist Jan Vormann.
Jan Vormann – Cvtà Street Fest 2020, Civitacampomarano. Photo credit: Giorgio Coen Cagli. In Civita there is a new wall full of writings written by inhabitans. An active restart bringing people from Civita to express something about theirself, to keep in mind like a shopping list consist of values and desires. By Chilean artist Jan Vormann.

Alice Pasquini (Alicè), rispondendo cinque anni fa all’appello di un gruppo di giovani animatori di una cittadina semiabbandonata in provincia di Campobasso, ha scoperto che si trattava Civitacampomarano, città di origine della sua famiglia materna.

Da allora, instancabilmente, ha coinvolto colleghi street artist di ogni parte del mondo, impegnandoli nella libera interpretazione della ricostruzione artistica della bellissima cittadina. Alice a Civita ancora una volta, ha lasciato una delle sue eteree creature femminili.

 

4a Pillola Cvtà Street Fest 2020 – video courtesy of: CVTà Street Fest

Nel rispetto delle disposizioni sull’emergenza sanitaria generata dal Covid-19, il Cvtà Street Fest il 5 e 6 settembre, integrando le più diverse discipline, ha dimostrato ancora una volta che la raffigurazione underground, antiaccademica e anticonvenzionale della contemporaneità è in grado di valorizzare le tradizioni e il patrimonio locale. Il mix di contenuti identitari del luogo, dei suoi simboli storici e culturali e della vitalità dirompente dello scenario artistico europeo, affascinano, oltre al pubblico degli appassionati, anche gli stessi artisti partecipanti.

I visitatori sono attratti non solo dalla particolarità del contesto di un borgo dotato di straordinaria identità storico-culturale e paesaggistica, di tradizioni locali e regionali un tempo in via d’estinzione, ma anche dal livello degli artisti che negli anni hanno accettato di confrontarsi con questa realtà.

Le opere d’arte realizzate sui muri delle vie e dei vicoli medioevali sono meta di pellegrinaggi durante l’anno e necessitano di visite guidate al pari di un museo a cielo aperto.

E, durante le giornate del festival, i colori, i suoni e le voci del mondo rendono Civita non più un magnifico luogo spopolato, ma una pinacoteca di opere site-specific realizzate sulle mura esterne delle abitazioni del paese. Ne ha risentito lo sviluppo dell’economia del posto e il circuito virtuoso di visitatori, attratti dalla particolarità del luogo in cui è possibile incontrare murales di street art circondati dalla natura, dalla cucina tipica e dalla tradizione artigianale. Sono stati gli stessi abitanti di Civita, ormai impegnati in attività organizzative, installative, laboratoriali e commerciali a pretendere che il festival si svolgesse anche in questo anno sfortunato.

È un modo di ripartire dal territorio e valorizzarlo con l’arte, strumento e strategia vincente per contrastare l’abbandono e il degrado di un’Italia troppo spesso dimenticata e svilita.

Questo angolo di Molise è in grado di mobilitare la popolazione locale nella realizzazione delle opere d’arte che hanno un valore aggiunto: sono opere simbolo di unione, iniziative di arte relazionale e contestuale dove assume centralità il processo della creazione artistica, la scoperta dell’altro e del patrimonio culturale, l’incontro generazionale, lo scambio tra tradizione e contemporaneità.

 

Cvtà Crew - Cvtà Street Fest 2020, Civitacampomarano. Photo credit: Giorgio Coen Cagli
Cvtà Crew – Cvtà Street Fest 2020, Civitacampomarano. Photo credit: Giorgio Coen Cagli

– via: Art Vibes submission – photo credits & courtesy of: Giorgio Coen Cagli


– website: cvtastreetfest.it


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