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CURA - Urban Art Circuit. Street art a Belo Horizonte

CURA – Urban Art Circuit. Street art a Belo Horizonte

| On 14, Ott 2020

Arte, resistenza, amore: nel cuore di Belo Horizonte un festival di street art che registra per la prima volta la partecipazione di un’artista indigena.

di Redazione Art Vibes


Picture: Daiara Tukano – Mural for CURAUrban Art Circuit, Belo Horizonte (Brazil). photo credit: Bruno Figueiredo


Tra il 22 settembre e il 4 ottobre artisti hanno dipinto giganteschi murales a Belo Horizonte, capitale del distretto di Minas Gerais, in Brasile.
Gli interventi sono stati portati a termine nella cornice di CURA – Urban Art Circuit, festival brasiliano di arte urbana, giunto ormai alla sua quinta edizione, capace nel tempo di valorizzare l’arte locale, regalando alla città meravigliose opere open-air.

La novità rispetto agli anni precedenti è la presenza per la prima volta tra gli artisti di un’indigena.
Il suo nome è Daiara Hori, nome tradizionale Duhigô, appartenente al clan Uremiri Humusiro Parameri del popolo Yepá Mahsã, meglio conosciuta come Daiara Tukano.

 

CURA 2020 | Processos. video courtesy of: CURA Circuito Urbano de Arte

Per CURA l’artista si è confrontata con la mastodontica facciata di 1000 metri quadrati del Levy Building, edificio situato nel centro di Belo Horizonte. Attraverso un’opera colorata e vibrante, Daiara ha illustrato la cultura e la spiritualità della sua gente: così una madre affettuosa (Madre Natura) sorregge un bambino (River boy) per ricordare l’importanza di preservare la natura e salvaguardare il rapporto di dipendenza tra acqua e foreste.

Dalle parole di Daiara, “I fiumi sono come dei nonni, ogni nonno è stato un ragazzo e ogni fiume ha avuto una madre. E quella madre è madre natura”. Con questo pezzo, Daiara corona una carriera che articola linguaggi artistici con una comunicazione orientata al supporto dei diritti degli indigeni. Ha preso parte a mostre in diverse parti del paese, e lavora in qualità di coordinatore a Rádio Yandê, la prima web radio indigena del Brasile.

 

Daiara Tukano - Mural for CURA - Urban Art Circuit, Belo Horizonte (Brazil). photo credit: Caio Flavio
Daiara Tukano – Mural for CURA – Urban Art Circuit, Belo Horizonte (Brazil). photo credit: Caio Flavio

Daiara Tukano - Mural for CURA - Urban Art Circuit, Belo Horizonte (Brazil). photo credit: Caio Flavio
Daiara Tukano – Mural for CURA – Urban Art Circuit, Belo Horizonte (Brazil). photo credit: Caio Flavio

Anche l’opera di Robinho Santana, artista originario di Diadema (San Paolo), cavalca il tema della maternità universale sulla facciata di duemila metri quadrati dell’Itamaraty building. Protagonista è l’immagine di una famiglia, una madre di colore con i suoi due figli. Traspare la dirompente forza della donna genitrice, un mix di dolcezza e consapevolezza.

L’opera riporta inoltre anche una frase tratta da “A Música da Mãe”, del rapper Djonga, grande nome della scena contemporanea di Belo Horizonte. “Spero di poter lasciare qualcosa di positivo per la città. Ci sono 25 piani di mia verità su questo muro, non ho mai lavorato così duramente. Raramente mi sono visto così realizzato”, ha raccontato l’artista sui suoi profili social.

 

Robinho Santana - Mural for CURA - Urban Art Circuit, Belo Horizonte (Brazil). photo credit: Caio Flavio
Robinho Santana – Mural for CURA – Urban Art Circuit, Belo Horizonte (Brazil). photo credit: Caio Flavio

Robinho Santana - Mural for CURA - Urban Art Circuit, Belo Horizonte (Brazil). photo credit: Caio Flavio
Robinho Santana – Mural for CURA – Urban Art Circuit, Belo Horizonte (Brazil). photo credit: Caio Flavio

Robinho Santana - Mural for CURA - Urban Art Circuit, Belo Horizonte (Brazil). photo credit: Caio Flavio
Robinho Santana – Mural for CURA – Urban Art Circuit, Belo Horizonte (Brazil). photo credit: Caio Flavio

Lidia Viber invece ha firmato un murale di oltre 650 metri quadrati sulla facciata del Cartacho Building. L’artista, originaria di Belo Horizonte, mescola pop, surrealismo e street art per dare vita ad un’opera giocosa ed interrogativa, un’opera in dialogo con la sua traiettoria di donna in uno spazio ancor dominato dagli uomini.

La sfida è stata il contatto con una dimensione inedita del muro, qualcosa che va oltre la nostra zona di comfort. È stata una sfida, ma la sensazione più grande è la gioia e l’euforia di lasciare un lavoro così bello per la mia città”, ha affermato Lidia.

 

Lidia Viber - Mural for CURA - Urban Art Circuit, Belo Horizonte (Brazil). photo credit: Caio Flavio
Lidia Viber – Mural for CURA – Urban Art Circuit, Belo Horizonte (Brazil). photo credit: Caio Flavio

Lidia Viber - Mural for CURA - Urban Art Circuit, Belo Horizonte (Brazil). photo credit: Caio Flavio
Lidia Viber – Mural for CURA – Urban Art Circuit, Belo Horizonte (Brazil). photo credit: Caio Flavio

Infine l’artista Diego Mouro, di São Bernardo (SP), ha portato a CURA il suo nuovo tema di studio: gli affetti nella vita quotidiana con un’opera che racconta i simboli tradizionali della cultura nera. Sul murale di 428,9 m² dell’Almeida building, un uomo intreccia i capelli di un altro, un gesto che ricorda l’importanza della cura di sé per la popolazione nera, regalando uno slancio di affetto a chi osserva.

 

Diego Mouro - Mural for CURA - Urban Art Circuit, Belo Horizonte (Brazil). photo credit: Caio Flavio
Diego Mouro – Mural for CURA – Urban Art Circuit, Belo Horizonte (Brazil). photo credit: Caio Flavio

Diego Mouro - Mural for CURA - Urban Art Circuit, Belo Horizonte (Brazil). photo credit: Instagrafite
Diego Mouro – Mural for CURA – Urban Art Circuit, Belo Horizonte (Brazil). photo credit: Instagrafite

Diego Mouro - Mural for CURA - Urban Art Circuit, Belo Horizonte (Brazil). photo credit: Caio Flavio
Diego Mouro – Mural for CURA – Urban Art Circuit, Belo Horizonte (Brazil). photo credit: Caio Flavio

Diego Mouro - Mural for CURA - Urban Art Circuit, Belo Horizonte (Brazil). photo credit: Caio Flavio
Diego Mouro – Mural for CURA – Urban Art Circuit, Belo Horizonte (Brazil). photo credit: Caio Flavio

Tutte le opere sono visibili da Rua Sapucaí, quartiere Floresta, da qui il panorama è mozzafiato e si possono scorgere in tutta la loro magnificenza i 14 murales che impreziosiscono il tessuto urbano di Belo Horizonte.

 

Robinho Santana - Mural for CURA - Urban Art Circuit, Belo Horizonte (Brazil). photo credit: Instagrafite
Robinho Santana – Mural for CURA – Urban Art Circuit, Belo Horizonte (Brazil). photo credit: Instagrafite

Robinho Santana - Mural for CURA - Urban Art Circuit, Belo Horizonte (Brazil). photo credit: Instagrafite
Robinho Santana – Mural for CURA – Urban Art Circuit, Belo Horizonte (Brazil). photo credit: Instagrafite

Daiara Tukano - Mural for CURA - Urban Art Circuit, Belo Horizonte (Brazil). photo credit: Instagrafite
Daiara Tukano – Mural for CURA – Urban Art Circuit, Belo Horizonte (Brazil). photo credit: Instagrafite

Lidia Viber - Mural for CURA - Urban Art Circuit, Belo Horizonte (Brazil). photo credit: Instagrafite
Lidia Viber – Mural for CURA – Urban Art Circuit, Belo Horizonte (Brazil). photo credit: Instagrafite

Lidia Viber - Mural for CURA - Urban Art Circuit, Belo Horizonte (Brazil). photo credit: Instagrafite
Lidia Viber – Mural for CURA – Urban Art Circuit, Belo Horizonte (Brazil). photo credit: Instagrafite

Diego Mouro - Mural for CURA - Urban Art Circuit, Belo Horizonte (Brazil). photo credit: Instagrafite
Diego Mouro – Mural for CURA – Urban Art Circuit, Belo Horizonte (Brazil). photo credit: Instagrafite

Diego Mouro - Mural for CURA - Urban Art Circuit, Belo Horizonte (Brazil). photo credit: Instagrafite
Diego Mouro – Mural for CURA – Urban Art Circuit, Belo Horizonte (Brazil). photo credit: Instagrafite

– via: Art Vibes submission – photo credits: CURA – Urban Art Circuit


– website: cura.art


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