"City Canvas" - Il nuovo piano per trasformare impalcature e strutture funzionali di New York in creative tele open-air
Francesco S. | On 18, Gen 2024
L’amministrazione di New York invita gli artisti a decorare le impalcature e le recinzioni della città puntando su un creativo processo partecipativo di abbellimento urbano.
di Francesco Spaghi
– Picture: Howard Houses Rathkopf, New York – Artwork by Jocelyn Marie Goode. Photo credit: Art Bridge.
Il Dipartimento degli Affari Culturali di New York (DCLA) in collaborazione con il Dipartimento dell’Edilizia, ha rilasciato i dettagli del nuovo programma City Canvas, che amplierà le opportunità per artisti e proprietari di edifici di installare opere d’arte pubbliche su capannoni di costruzione temporanei, recinzioni, e impalcature.
Il programma rientra nel più ampio piano intitolato “Get Sheds Down” ideato dal sindaco Eric Adams, volto ad affrontare concretamente l’abbondanza di impalcature che spesso rovinano l’estetica della metropoli.
L’iniziativa segue il successo di una versione pilota, che si è svolta dal 2019 all’anno scorso, portando 124 opere d’arte in 47 cantieri in tutta la città.
City Canvas, creata attraverso la legge locale 163 del 2021, crea ulteriori opportunità per artisti, proprietari di edifici e comunità per creare opere d’arte site-specific sulle oltre 300 miglia di strutture protettive attualmente installate nei cinque distretti .
Gli artisti sono invitati a declinare il loro talento su queste onnipresenti strutture urbane, molto spesso un vero e proprio pugno nell’occhio dal punto di vista meramente estetico.
Woodside houses, 49th street, New York. Artwork by Colleen Kong Savage. Photo credit: ArtBridge
Verranno selezionati almeno 10 artisti, ognuno dei quali riceverà uno stipendio di 1.000 dollari per sviluppare i propri progetti.
Il programma City Canvas è strutturato in tre fasi. Inizialmente, gli artisti sottopongono campioni dei loro lavori passati affinché vengano esaminati da un comitato composto da professionisti artisti locali e parti interessate della comunità.
Successivamente, vengono scelti un minimo di 10 artisti per avanzare poi alla seconda fase, dove viene attivato un processo di collaborazione con la città per perfezionare e finalizzare le idee proposte.
La terza e ultima fase dura almeno due anni, durante i quali le opere d’arte pre-approvate verranno rese disponibili online affinché proprietari di immobili e artisti possano collaborare su siti specifici. Questo passaggio è fondamentale perché prevede l’installazione vera e propria delle opere, trasformando il paesaggio e migliorando l’impatto visivo dei cantieri.
Le opere d’arte devono essere scalabili per proporzioni e colori diversi e rispettare le linee guida della città, che vietano l’oscenità, l’incitamento all’odio, i contenuti sessuali, la pubblicità o la rappresentazione di attività illegali. L’obiettivo è migliorare l’esperienza pedonale trasformando le strutture edili in bellissime opere d’arte, promuovendo al contempo artisti e istituzioni culturali locali.
Astoria Houses, New York. Artwork by Geobany Rodriguez. Photo credit: Paul Katcher
I proprietari degli immobili sono responsabili del costo dell’esposizione delle opere d’arte, a seconda della portata del progetto. Possono scegliere tra progetti pre-approvati o commissionare opere d’arte site-specific direttamente agli artisti, previa approvazione DCLA.
Gli artisti interessati a partecipare hanno tempo fino al 31 gennaio per presentare domanda per il programma City Canvas.
l nuovo programma City Canvas si unisce agli sforzi più ampi dell’amministrazione Adams per migliorare gli spazi pubblici di New York, che sono essenziali per la vivacità economica e sociale della città. L’amministrazione ha investito 375 milioni di dollari nella creazione di spazi pubblici di alta qualità.
South beach Houses, New York. Artwork by Joe Riccio. Photo credit: Lloyd McCullough
Il programma pilota City Canvas, che si è svolto dal 2019 al 2023, ha visto 119 artisti completare 124 opere d’arte in 47 località in tutti e cinque i distretti. Nell’ambito del programma “Bridging the Divide” dell’organizzazione no-profit ArtBridge, una partnership con DCLA e NYCHA, 50 artisti (19 dei quali erano attuali o ex residenti della NYCHA) hanno lavorato negli sviluppi della NYCHA in tutta la città, creando dozzine di installazioni artistiche in stretta collaborazione con i residenti.
“Uno degli aspetti più belli di questa città è che i nostri artisti possono prendere anche gli oggetti più banali e cercarne l’ispirazione artistica”, ha affermato il sindaco di New York Eric Adams. “Questi squallidi capannoni verdi sui marciapiedi fanno parte del paesaggio di New York da troppo tempo, quindi stiamo dando la possibilità ad artisti, proprietari di edifici e comunità di lavorare insieme per creare opere d’arte straordinarie che si adattino alla nostra meravigliosa città, mantenendo al contempo i newyorkesi al sicuro. Anche le strutture antiestetiche ora saranno opere d’arte”.
Woodside houses, 49th street, New York. Artwork by Natasha Herring. Photo credit: ArtBridge
A City in Motion, New York. Artwork by Zeehan Wazed, Durst Organization.Photo credit: Paul Katcher
Brownsville Reflections, Past, Present, Future. Artwork by Sophia Victor. Slate Property Group and RiseBoro Community Partnership. Photo credit: ArtBridge.
Howard Jordan Rathkopf, New York. Artwork by Noel Copeland. Photo credit: ArtBridge
– via: nyc.gov – photo credits & courtesy of: ArtBridge
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