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Art Vibes – Let's share beauty | September 26, 2024

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Bianco-Valente - Connecting code

Bianco-Valente – “Connecting code”

| On 26, Set 2024

Tre opere site-specific che rappresentano le molteplici sfaccettature, le identità e le aspirazioni di Ercolano.


di Redazione Art Vibes


Picture: Bianco-Valente, “Questo insieme“, 2024. Mosaico con tessere in marmo e in ceramica, 275 x 184 cm, Traversa II Mercato, Ercolano. Ph. CAP


Il 20 settembre è stato inaugurato Connecting Code, un progetto di Bianco-Valente che unisce arte, comunità e rigenerazione urbana nella città di Ercolano, sostenuto da Creative Living Lab (5 edizione) della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

Gli artisti, selezionati dalla curatrice del progetto Benedetta Carpi De Resmini, hanno realizzato tre opere pubbliche permanenti diffuse nel territorio di Ercolano.

L’obiettivo principale di Connecting Code è stato quello di creare interventi artistici site-specific attraverso la partecipazione attiva dei cittadini con un approccio inclusivo in ogni fase del processo creativo. Gli artisti hanno creato queste connessioni tramite la sollecitazione dei singoli partecipanti arrivando alla costruzione di tre opere, ognuna con una sua specificità.

Bianco-Valente: “Dopo il primo sopralluogo fatto esattamente un anno fa, abbiamo iniziato a lavorare ad Ercolano a settembre del 2023 e immaginavamo di dover attivare delle interazioni con persone più dure, un po’ perse dietro alle strette contingenze del quotidiano.

Ci ha invece molto sorpreso scoprire che lì esiste un ampio margine di dolcezza nelle persone, soprattutto nelle giovani generazioni, ma non esclusivamente in queste. Commercianti attivi, artisti visivi, giovani imprenditori pronti ad operare come produttori musicali, artigiani che sorridono e hanno la luce negli occhi mentre ti parlano della missione che si sono dati: produrre bellezza. Abbiamo così deciso di seguire i flussi energetici che emanano le persone, ascoltato le storie, provato a leggere gli sguardi, i gesti, le posture del corpo, abbiamo guardato sia il dito che la Luna.

 

Bianco-Valente, Con tatto, 2024. Mosaico con tessere in marmo, 75 x 75 cm. Via Panto, Ercolano. Ph. CAP

Bianco-Valente, Con tatto, 2024. Mosaico con tessere in marmo, 75 x 75 cm. Via Panto, Ercolano. Ph. CAP

La prima di queste opere “Questo insieme“, posizionata nell’area della seconda traversa mercato, anche chiamata ‘a Ruana, è un mosaico che si ispira al legame che i cittadini hanno con il loro territorio e trae spunto da alcuni disegni dei nodi realizzati durante i laboratori.

Ciò che rende questa opera unica è il suo materiale: ceramiche d’uso quotidiano come piatti, bicchieri e tazzine che gli artisti si sono fatti donare dagli abitanti di Ercolano e che frantumate in piccole tessere di vari colori hanno impreziosito il grande nodo centrale, fatto in tessere di marmo.

La seconda opera è “Con tatto“, un mosaico di un QR code realizzato in piccole tessere di marmo e situato nel cuore del mercato vintage di Resina, in via Panto.

Questo codice rimanda ad una fotografia iconica realizzata all’interno del Warehouse Vintage Store che ritrae il tradizionale movimento di selezione e controllo degli abiti, tramandato oramai da generazioni e legato alla compravendita dei tessuti al mercato. Attraverso questa fotografia, legata a una pagina virtuale, è possibile scoprire tutta la storia del progetto Connecting Code, con una serie di immagini di backstage, un video e le interviste agli abitanti ercolanesi che hanno partecipato ai numerosi laboratori nella città.

 

Bianco-Valente, Seconda mano, 2024  incisioni su 6 lastre in marmo, 136 x 67 cm ognuna, Piazza Carlo III di Borbone, Ercolano. Ph. CAP

Bianco-Valente, Seconda mano, 2024 incisioni su 6 lastre in marmo, 136 x 67 cm ognuna, Piazza Carlo III di Borbone, Ercolano. Ph. CAP

Infine, all’interno della piazza Carlo III di Borbone è stata realizzata l’installazione dal titolo “Seconda mano“. Nelle sei tavole di marmo, incastonate sul parapetto della piazza che si affaccia sul parco archeologico, gli artisti hanno ritratto l’outline dell’azione delle mani delle persone nell’atto di realizzare dei nodi.

I vari partecipanti ai laboratori, divisi in coppie, venivano infatti invitati a realizzare un nodo con due corde, utilizzando ognuno una mano sola. ”
Seconda mano” si riferisce alla mano dell’altra persona con cui bisogna imparare a cooperare perchè nonostante la complessità dell’interazione si possono raggiungere obbiettivi che da soli sarebbe impossibile ottenere.

Le tre opere quindi, legate tra di loro dal comune denominatore delle
interconnessioni” attivate durante lo sviluppo del progetto, rappresentano le identità e le aspirazioni della città mostrando le molteplici sfaccettature di Ercolano: non solo culla dell’archeologia, ma città contemporanea, dalle credenze religiose e tradizioni popolari.

 

Bianco-Valente, Seconda mano, 2024  incisioni su 6 lastre in marmo, 136 x 67 cm ognuna, Piazza Carlo III di Borbone, Ercolano. Ph. CAP

Bianco-Valente, Seconda mano, 2024 incisioni su 6 lastre in marmo, 136 x 67 cm ognuna, Piazza Carlo III di Borbone, Ercolano. Ph. CAP

A completamento del progetto è stato realizzato un libro d’artista, distribuito
nell’occasione. Il progetto coordinato da Variabile K è realizzato in collaborazione con CAP – Cities Art Projects, con il sostegno finanziario dell’Istituto Packard per i Beni Culturali e il coinvolgimento del Parco Archeologico di Ercolano, della Fondazione Cives Museo MAV, de La Locanda di Emmaus ODV, di Seme di Pace, con il patrocinio del Comune di Ercolano.

Connecting Code rappresenta un esempio straordinario di come l’arte possa essere utilizzata come strumento di rigenerazione urbana e di empowerment comunitario. Con il suo impegno per la creazione di nuovi codici di connessione, il progetto lascia un’impronta duratura sulla città di Ercolano, trasformandola in un luogo in cui l’arte e la cultura sono al centro della vita quotidiana.


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