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OLIVO BARBIERI - Twelve ee h s nine - Dolmen e Menhir in Sardegna

OLIVO BARBIERI – Twelve ee h s nine – Dolmen e Menhir in Sardegna

| On 01, Mar 2023

Una mappatura sensoriale libera e non scientifica dei megaliti, un racconto di come il mondo si sia modificato attraverso forme, stratificazioni e passaggi logici inconsci.

di Redazione Art Vibes


Picture: OLIVO BARBIERI – Twelve ee h s nine – Dolmen e Menhir in Sardegna, Sorgono, Nuoro, 2021, Courtesy: l’artista e Fondazione di Sardegna.


Il 3 Marzo la Fondazione di Sardegna, in collaborazione con il Museo MAN, inaugura la mostra Twelve ee h s nine – Dolmen e Menhir in Sardegna di Olivo Barbieri, a cura di Marco Delogu e Chiara Gatti

La serie inedita dell’artista conclude il suo lavoro nell’ambito della Commissione Sardegna, un progetto che sostiene il percorso di produzione di opere d’arte contemporanea attraverso la piattaforma AR/S Arte Condivisa, con lo scopo di aprire una finestra sul territorio, la storia e le stratificazioni che caratterizzano l’isola, per mezzo degli sguardi di curatrici e curatori, artisti e artiste invitati a vivere esperienze di residenza e produzione in Sardegna.

Olivo Barbieri, uno dei maggiori artisti e fotografi italiani contemporanei, è stato invitato dalla Fondazione di Sardegna a rivolgere il suo sguardo all’isola, a intraprendere tre viaggi nell’arco di due anni, decifrando una bolla spazio-temporale tra archeologia e immaginario contemporaneo.

 

OLIVO BARBIERI - Twelve ee h s nine - Dolmen e Menhir in Sardegna, Ittiri, Sassari, 2021. Courtesy: l’artista e Fondazione di Sardegna
OLIVO BARBIERI – Twelve ee h s nine – Dolmen e Menhir in Sardegna, Ittiri, Sassari, 2021. Courtesy: l’artista e Fondazione di Sardegna

Oggetto della ricerca è il patrimonio composto da numerosissimi megaliti, dolmen e menhir disseminati sull’isola, secondo logiche ancora non chiare agli studiosi, osservati nella loro capacità di modificare lo spazio che li circonda.

Barbieri, che già negli anni ottanta aveva viaggiato lungamente in Bretagna e a Carnac, attratto da questi monumenti megalitici, dal mistero della loro genesi e della loro funzione, anche se con anni di ritardo e con un certo senso di colpa per aver atteso tanto, arriva in Sardegna per accostarsi a un patrimonio altrettanto unico, poco divulgato, addirittura per molti quasi sconosciuto.

Guidato dalla sapiente disponibilità di studiosi come l’archeologo Riccardo Cicilloni, dalle indicazioni degli abitanti del luogo, da ricercatori e da memorie locali, Barbieri restituisce una ricognizione, una mappatura sensoriale libera e non scientifica dei megaliti, ma soprattutto racconta come lo spazio intorno a questi sia cambiato, come il mondo si sia modificato attraverso forme, stratificazioni e passaggi logici inconsci.

Le fotografie registrano autentiche situazioni di convivenza e compenetrazione tra passato arcaico, costruito recente e paesaggio vegetale.

L’artista ha allargato il suo sguardo dal singolo sito al paesaggio antropizzato, verso contesti abitati che hanno assorbito i volumi e la storia di questi straordinari oggetti di resistenza, in uno scenario nuovo, modificato dal contesto dei reperti e dal loro ascendente, ispirando nuove immagini e nuove architetture.

 

OLIVO BARBIERI - Twelve ee h s nine - Dolmen e Menhir in Sardegna, Calangianus, Sassari, 2021. Courtesy: l’artista e Fondazione di Sardegna
OLIVO BARBIERI – Twelve ee h s nine – Dolmen e Menhir in Sardegna, Calangianus, Sassari, 2021. Courtesy: l’artista e Fondazione di Sardegna

Olivo Barbieri attraverso questa indagine sulla variazione, con un processo di osservazione chiaro e privo di orpelli linguistici, ma portando all’estremo le possibilità percettive del vedere, traccia una geografia immaginaria della Sardegna profonda, silente e diversa dalla nota bellezza della costa internazionalmente famosa.

Nei suoi viaggi da Dorgali a Laconi, da Calangianus a Barrali, esplora percorsi avventurosi fra campi coltivati, pascoli e paesi alla ricerca di vestigia a volte inghiottite dalla vegetazione o dal cemento per restituirli al presente.

Nel dialogo con Chiara Gatti pubblicato nel libro Olivo Barbieri dice: «Ho lavorato e riflettuto molto sulla modificazione dello spazio attorno a ogni reperto, come le epoche siano trascorse sovrapponendo innesti, strati, passaggi. È un racconto temporale sincretico…»

Come scrivono Marco Delogu e Franco Carta nel testo che accompagna la mostra: “le forme della pietra sono intrise dal tempo e Barbieri ne coglie il mistero, racchiude nell’inquadratura il colore e la luce, ne esalta la forza estetica, ne interroga le suggestioni magiche e il valore simbolico-sacrale che da sempre dolmen e menhir evocano nella mente dell’osservatore, sia esso uno studioso o un profano”.

Il lavoro di Barbieri è coerente con le produzioni originali della Fondazione di Sardegna realizzate in questi anni, produzioni il cui obiettivo è raccontare l’isola attraverso la visione dell’arte, interpellando protagonisti di primaria levatura per restituire un’immagine dell’isola in dialogo con i contesti creativi nazionali e internazionali più dinamici. Da questo dialogo scaturiscono i segni di una Sardegna insolita che, a volte, stentiamo a riconoscere.

 

OLIVO BARBIERI - Twelve ee h s nine - Dolmen e Menhir in Sardegna, Serramanna, Sud Sardegna, 2021. Courtesy: l’artista e Fondazione di Sardegna
OLIVO BARBIERI – Twelve ee h s nine – Dolmen e Menhir in Sardegna, Serramanna, Sud Sardegna, 2021. Courtesy: l’artista e Fondazione di Sardegna

– photo credits: ©Olivo Barbieri


Exhibition info: OLIVO BARBIERI – Twelve ee h s nine – Dolmen e Menhir in Sardegna 

When: 4 marzo al 25 giugno 2023 
Where: Museo MAN, via Sebastiano Satta, 27, 08100 Nuoro NU.


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