Meg McKenzie Ryan - "The Lives of Others"
Francesco S. | On 04, Mar 2024
Uno sguardo acuto e disincantato sulla vita da strada di Mexicali: la serie fotografica di Meg McKenzie Ryan presentata su All About Photo.
di Francesco Spaghi
– Picture: Meg McKenzie Ryan – The Lives of Others.
La nuova esposizione online di All About Photo per il mese di Marzo prende il nome di ‘The Lives of Others’, una serie ad opera della fotografa Meg McKenzie Ryan.
Nel cuore di Mexicali, in Messico, tra la vibrante energia dei suoi quartieri, Meg ha intrapreso un viaggio fotografico senza precedenti, qui il suo obiettivo non ha solo catturato momenti, storie e cultura di quei luoghi ma ha immortalato la vita nella sua forma più cruda, sfruttando un formato finale di fotografia di forma rotonda.
Una fotografia rotonda, è una forma non convenzionale che invita gli spettatori ad esplorare oltre le loro percezioni abituali, una forma unica molto apprezzata ad esempio dal grande maestro della fotografia Richard Avedon, che era solito usare una macchina fotografica di grande formato e avvalersi della stampa di immagini di dimensioni generose, dove ogni dettaglio risultava estremamente nitido.
Meg McKenzie Ryan – The Lives of Others
Avedon preferiva uno sfondo bianco semplice, dove potevano risaltare i volti con lentiggini, una macchia sulla camicia causata da un pasto appena consumato, le rughe, tutti dettagli che andavano ad impreziosire una scena.
Meg McKenzie Ryan invece ha utilizzato una fotocamera field nel formato 8″ x 10″ con un obiettivo nel formato 4″ x 5″ e poiché l’obiettivo più piccolo non copre l’intero foglio di pellicola ed è rotondo, le immagini finali sono risultate rotonde e con un’ampia angolazione.
Una scelta stilistica dettata dalla sua esigenza di comprendere fino in fondo quello che stava ritraendo: con la sua fotocamera field si è avventurata per le strade di Mexicali, la frenetica capitale della Bassa California, con la sua popolazione di un milione di persone, cercando di disvelare i fitti legami tra le persone e il loro ambiente.
Qui, tra le difficoltà visibili dei quartieri più poveri, Meg è riuscita a trovare la sua ispirazione.
Meg viveva a poche miglia a nord del confine di Mexicali, nel deserto inferiore della California, negli Stati Uniti. Le estati lì durano circa sette mesi e le temperature diurne durante diversi di questi mesi sono quasi sempre oltre i 115 gradi Fahrenheit. Di notte scendono a oltre 90 gradi Fahrenheit.
Inoltre, importanti faglie sismiche attraversano la zona e, approssimativamente ogni dieci anni, si verifica un grande terremoto che oltre a creare voragini nel terreno comporta addirittura il crollo di edifici.
Armata della sua fotocamera completamente aperta (obiettivo esteso) girava per i bassofondi di Mexicali richiedendo di scattare qualche foto qua e là. Le persone non hanno mai rifiutato di fronte ad una sua richiesta.
Lo sguardo acuto di Meg non si concentrava solo sugli individui; abbracciava l’intera scena. Le madri stavano di guardia ai margini, una presenza silenziosa ma significativa, mentre i bambini, spettatori desiderosi, aggiungevano profondità alla narrazione. Crepe nello stucco, strutture improvvisate e il caldo implacabile dell’estate, tutti elementi che si intrecciano per creare un tableau ricco di dettagli e significato.
Mentre gli spettatori osservano le fotografie di Meg, sono introdotti in un viaggio, dove ogni immagine è un intreccio di vita, pronto ad essere svelato, pronto ad essere compreso.
Prenditi un momento, osserva attentamente, e lascia che le storie di Mexicali si rivelino davanti ai tuoi occhi.
Meg McKenzie Ryan – The Lives of Others
Meg McKenzie Ryan – The Lives of Others
Meg McKenzie Ryan – The Lives of Others
Meg McKenzie Ryan – The Lives of Others
Meg McKenzie Ryan – The Lives of Others
Meg McKenzie Ryan – The Lives of Others
Meg McKenzie Ryan – The Lives of Others
Meg McKenzie Ryan – The Lives of Others
– photo courtesy: All About Photo. Credits: ©Meg McKenzie Ryan.
Submit a Comment