Francesco S. | On 26, Feb 2025

All About Photo presenta una serie fotografica che esplora la delicata interazione tra memoria, percezione e impermanenza attraverso la bellezza effimera dei papaveri.

---

di Francesco Spaghi

---

Picture: ©Julie Wang / Courtesy of All About Photo – The Illusion of Poppies, What Came Before What Comes After.

---

La nuova serie fotografica protagonista online per il mese di Marzo, sulla piattaforma All About Photo, si intitola “The Illusion of Poppies”, porta la firma dell’autrice cinese Julie Wang, e si compone di scatti contemplativi che esplorano la delicata interazione tra memoria, percezione e impermanenza attraverso la bellezza effimera dei papaveri.

Sono proprio le dichiarazioni della fotografa cinese a introdurre il suo lavoro: ”Tale serie è iniziata con una semplice osservazione: un fiore di papavero, un seme di papavero. Eppure, ogni volta che li incontravo, delle immagini emergevano nella mia mente, spontanee e istantanee.

Era come se ogni nuova visione si ripiegasse su impressioni passate, fondendosi con frammenti di memoria. Questa riflessione non era deliberata ma istintiva, un processo al di fuori del mio controllo. Ho gradualmente capito che il mio atto di vedere non riguardava semplicemente il momento presente; era un intreccio di realtà passate, presenti e immaginate.

I papaveri sono da sempre simboli di ricordi, sogni e bellezza fugace, ma la loro presenza è spesso effimera, dissolvendosi come una visione al risveglio. Dal 2021 al 2023, ho girato il più possibile alla ricerca di diversi tipi di papaveri. Ho trovato tre varietà, ciascuna di colore diverso: rosso, arancione e viola scuro. Accanto a loro, ho scoperto due diversi tipi di semi: uno piccolo e rotondo come una pallina, l’altro stretto e a forma di mandorla.

 

©Julie Wang / Courtesy of All About Photo – The Illusion of Poppies, Thread to continuity

---

Tali varianti hanno approfondito il mio coinvolgimento con il soggetto, poiché ogni incontro ha aggiunto nuovi livelli alla mia percezione e comprensione. Mentre esaminavo le fotografie che avevo scattato, questa esperienza ha continuato a plasmare la mia percezione. Il modo in cui ho modificato le immagini è stato profondamente influenzato da questi livelli inconsci di memoria ed emozione.

È stato durante questo processo che ho iniziato a comprendere Dukkha, il concetto buddista secondo cui tutte le cose sono transitorie, insoddisfacenti e in definitiva illusorie. Dukkha parla dell’impermanenza di tutto ciò che percepiamo, del modo in cui le cose sembrano solide ma cambiano costantemente, si dissolvono e si riformano in modi che non possiamo comprendere del tutto.

In The Illusion of Poppies, le forme emergono e svaniscono, i bordi si ammorbidiscono in ombre e i dettagli si confondono in impressioni di ciò che un tempo erano, o di ciò che sembravano essere.

Il titolo stesso parla della duplice natura della percezione: i papaveri, sia reali che immaginari, sostengono il peso della memoria ma rimangono sfuggenti, scivolando tra presenza e assenza.

I toni seppia conferiscono un senso di nostalgia, rafforzando l’idea che anche quando cerchiamo di preservare un’immagine, questa sta già scivolando via, trasformandosi nell’occhio della mente.

Come serie, potrebbe sembrare che segua un ordine o una sequenza, eppure credo che The Illusion of Poppies possa iniziare con qualsiasi immagine.

Il ciclo di vita del papavero si intreccia in ogni fotografia: nascita, fioritura, decadimento e rinnovamento coesistono tutti simultaneamente. L’inizio e la fine non dipendono da una disposizione fissa, ma dallo sguardo dell’osservatore e da come queste immagini risuonano nella sua mente.

Attraverso questa interazione di percezione, memoria e illusione, invito gli spettatori a considerare la natura fragile della vista: ogni momento si configura come una ricostruzione fugace, dove la realtà non è fissa ma fluida, modellata tanto da ciò che abbiamo davanti quanto da ciò che indugia dentro di noi”.

 

©Julie Wang / Courtesy of All About Photo – The Illusion of Poppies, Unfolding in Silence

 

Julie Wang è nata in Cina e ha trascorso quasi la stessa parte della sua vita in Cina e all’estero, vivendo in Europa e negli Stati Uniti. Si è laureata in medicina in Cina, ma ha scelto di abbandonare la carriera in medicina quando ha scoperto un profondo amore per l’arte, la letteratura, il cinema e la natura.

I frequenti spostamenti durante la sua infanzia, seguendo le carriere dei suoi genitori, insieme alle successive esperienze di studio e vita in vari paesi, hanno plasmato la sua visione del mondo aperta ed enfatizzato il suo apprezzamento per le diverse culture e la bellezza della natura.

Nel tempo, queste influenze sono diventate centrali nella sua visione artistica, con la fotografia che è emersa come la sua forma di espressione più naturale. Ispirata da poesie e dipinti provenienti da diversi contesti culturali, Julie mira a catturare momenti che parlano dell’universalità dell’esperienza umana. Attraverso il suo obiettivo, trasforma il mondo che la circonda in riflessi dei suoi pensieri ed emozioni, creando opere che collegano prospettive culturali e celebrano la quieta bellezza della vita.

 

©Julie Wang / Courtesy of All About Photo – The Illusion of Poppies, Becoming

---

©Julie Wang / Courtesy of All About Photo – The Illusion of Poppies, Thread to continuity

---

– website: all-about-photo.com

---