Nata in America, immersa da sempre nell’arte (suo padre era un pittore e sua madre una ceramista), fin da bambina si abituò a sentire per casa l’odore del colore fresco, a giocare con i pennelli, a respirare l’arte in ogni angolo, in ogni volto della sua infanzia. Giovane fotografa di grande talento che decide di interrompere sul nascere il suo promettente percorso creativo e con esso la sua vita.

Nel Gennaio del 1981 a soli 22 anni Francesca Woodman decide di porre fine alla sua esistenza, lanciandosi dal tetto del palazzo in cui abita, il mondo perde così un altro po’ di meraviglioso divenire.

La meravigliosa essenza che si sprigiona dai suoi scatti sommerge il tormento di questa artista formidabile. La sua storia racconta una giovane donna capace di portare nel mondo un po’ di bellezza, capace di dare vita a porzioni di infinito e sogni senza tempo.

Come una farfalla nel suo breve ma intenso volo è riuscita a sorprendere in un modo unico e inconsueto, le sue foto come quel colorato battito d’ali in una mattina d’autunno sono capaci di ricondurre al naufragio dolce di un’anima bambina.