Church in the Sky - In Etiopia la chiesa più pericolosa del mondo
Redazione Art-Vibes | On 09, Giu 2020
“Closer to Heaven“: lo scatto di Mauro De Bettio premiato come miglior fotografia nella categoria Travels di AAP Magazine.
di Redazione Art Vibes
Picture: ©Mauro De Bettio – Closer to Heaven, Church in the Sky, Tigray, Etiopia.
All About Photo ha recentemente annunciato i vincitori di AAP Magazine #11 categoria Travels. 25 talentuosi fotografi provenienti da 17 differenti paesi hanno presentato scatti incredibili, vere oasi di spensieratezza che rapiscono per la bellezza dei luoghi immortalati.
Vogliamo proprio partire dalla fotografia vincitrice per raccontarvi la storia della chiesa più pericolosa del mondo. Lo scatto premiato in assoluto è difatti quello dello spagnolo Mauro De Bettio. “Closer to Heaven” ritrae un uomo alle prese con l’ascesa verso la cosiddetta “Church in the sky”, senza dubbio il luogo di culto più inaccessibile su tutta la faccia della terra.
Arroccata su una guglia di roccia, la chiesa monolitica, situata nel nord dell’Etiopia nella regione del Tigray, sorge ad un altezza di 2.600 metri, per vistarla occorre scalare a piedi nudi una irta parete liscia di roccia arenaria.
La Chiesetta, eretta nel V secolo, prende il nome dal suo costruttore Padre Yemata. Non è chiaro la motivazione che lo ha spinto a collocarla così in alto: si vocifera per motivi religiosi (per essere più vicino agli spiriti celesti), ma anche per motivi di difesa, per sfuggire alle rappresaglie dei nemici. Qualunque sia la causa, la costruzione sorprende per i preziosi affreschi che ne decorano il soffitto e per la preziosa Bibbia in pelle di capra che accoglie i visitatori all’entrata, attrazioni che hanno attirato per secoli credenti da tutto il mondo.
Ethiopia’s Chapel in the Sky – video courtesy of: Great Big Story
Qui attualmente 27 sacerdoti esercitano il loro ruolo di padri spirituali, guidati da un sacerdote di rango più elevato che vive in questo luogo da 47 anni e che tutti i giorni compie la scalata per raggiungere il piccolo antro scavato nella roccia.
Per i fedeli il viaggio comincia dalla valle sottostante e l’ascesa può durare fino a 2 ore. Obbligatorio togliersi le scarpe e lavarsi i piedi prima di cominciare a salire. Il percorso è irto di difficoltà con punti molto difficili da affrontare, ma la vera prova finale è il sentiero che conduce all’entrata della chiesa, una sottilissima lingua di roccia da percorrere in equilibrio appoggiandosi solamente alla liscia parete. Un sentiero che metterebbe alla prova la fede anche del più ardente pellegrino. Non c’è spazio per nessun errore, sbagliare a mettere un piede equivarrebbe a morire.
Tornando ai finalisti AAP Magazine #11 categoria Travels: dalla “Church in the sky” dell’Etiopia, alle nebbiose mattine della Cina, fino alle strade di Nizhneangarsk in Russia, gli scatti premiati consentono di realizzare un viaggio virtuale verso i quattro angoli della terra.
Gli altri fotografi selezionati nella Gallery dei “Merit Award” sono: Alain Schroeder (Belgio), Jean-Mathieu Saponaro (Francia), Tuan Nguyen Tan (Vietnam), Samuel Devantery (Svizzera), Chin Leong Teo (Giappone), Trun Pham Huy (Vietnam ), Enrico Pescantini (Italia), Guy Peterson (Regno Unito), Enrique López-Tapia (Spagna), Zay Yar Lin (Myanmar), Volodymyr Kutsey (Ucraina), Sergey Zubov (Russia), Théo Saffroy (Francia), Francia Leclerc (Stati Uniti), Melissa Stewart (Australia), Maynard Switzer (Canada), Robi Chakraborty (Stati Uniti / India), Terri Gold (Stati Uniti), Maureen Ruddy Burkhart (Stati Uniti), Elizabeth Bourne (Norvegia), Abdulla AL- Mushaifri (Qatar) e Attila Balagh (Ungheria).
©Philippe Fatin – In the Mounts of the Moon (series). Misty morning at Baojin village in winter time, Guizhou province, Zhenyuan district China. philippefatin.com
©Natalya Saprunova – Isolated: life around Baikal lake (series). In the streets of Nizhneangarsk, Buryatia Republic in Russia. instagram.com/natalya.saprunova
– via: Art Vibes submission – photo courtesy of: All About Photo
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