Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

Art Vibes – Let's share beauty | December 23, 2024

Scroll to top

Top

No Comments

Castelnuovo Fotografia - VI Edizione

Castelnuovo Fotografia – VI Edizione

| On 28, Set 2018

Una riflessione attraverso la fotografia sulle trasformazioni e le criticità del paesaggio e della società contemporanea.

di Redazione Art Vibes


Picture: ©Sandro Becchetti – Lessico Romano, a cura di Manuela De Leonardis ed Elisabetta Portoghese.


«Confine», diceva il cartello.
Cercai la dogana. Non c’era.
Non vidi, dietro il cancello,
ombra di terra straniera.

Giorgio Caproni


Dai versi di Giorgio Caproni (da Il muro della terra, 1975) l’ispirazione al tema della sesta edizione del festival: lo sguardo rivolto al paesaggio di frontiera, confine e dogana. Al limite posto all’accesso, le mura, l’ostacolo, la soglia; la rappresentazione dello spazio concesso e l’immaginazione dello spazio negato. Rivolgiamo l’attenzione ai confini invisibili della città, delle case. Alle montagne, margine naturale come confine antropico.

Al via la sesta edizione di CASTELNUOVO FOTOGRAFIA, manifestazione ideata dall’Amministrazione Comunale di Castelnuovo di Porto, in collaborazione con l’Associazione Culturale DieciQuindici che ne cura la realizzazione.

Da subito dedicato al paesaggio, ha conquistato un pubblico ampio ed attento, divenendo un appuntamento imperdibile per fotografi, architetti, paesaggisti e appassionati. Ventidue mostre, numerosi incontri e presentazioni, due contest, quarantadue partner italiani e internazionali nel campo dell’editoria, dell’informazione, delle gallerie d’arte, delle scuole di fotografia e della fotografia d’autore.

Chi arriverà alle porte di Roma sarà coinvolto in un programma ricco di eventi che si apriranno nel castello cinquecentesco per diffondersi nelle stradine del borgo: mostre, letture portfolio, laboratori, incontri, performance, proiezioni video e presentazioni editoriali.

Nato nel 2013 da un’idea di Elisabetta Portoghese, architetto, paesaggista e curatrice di eventi legati alla fotografia, affiancata da un comitato scientifico di alto livello, il festival si muove per confronto reciproco tra le arti, oltrepassando i confini tra architettura, fotografia, paesaggio, arte contemporanea, design, cinema, danza e letteratura, attraversandone i margini indefiniti, facendoli diventare vie di incontro e di scambio.

Il festival si pone come obiettivo un’ampia analisi ed una riflessione sulle trasformazioni e le criticità del paesaggio contemporaneo attraverso lo sguardo di maestri della fotografia e di giovani fotografi emergenti.

Un intero paese coinvolto in un progetto di fotografia; CASTELNUOVO FOTOGRAFIA pur essendo un festival a vocazione internazionale, continua a produrre laboratori e progetti fotografici in stretto rapporto con il territorio circostante, che documentano aspetti legati alla trasformazione del paesaggio naturale, urbano, umano e sociale ai margini di una grande metropoli come Roma.

Ventidue sono le mostre in programma, che saranno esposte nelle sale del Palazzo Ducale con la partecipazione British School at Rome-BSR e di numerose gallerie di arte e fotografia contemporanea.

Di seguito alcune delle mostre più interessanti. Per consultare il programma delle mostre completo è possibile visitare il sito del festival

 

Haraket – Valerio Muscella

A cura di Laura Carnemolla. Haraket è una parola turca che indica movimento, inteso sia come spostamento fisico che come libertà di pensiero.

Dall’inizio della rivoluzione nel 2011, circa sei milioni di persone hanno lasciato la Siria generando una enorme crisi umanitaria. Secondo le stime del Governo Turco, sono circa 3 milioni e 500 mila i rifugiati siriani registrati in Turchia, di cui solo il 3% vive negli insediamenti formali preposti dalle istituzioni.

 

Valerio Muscella, HARAKET - Bambino siriano in un accampamento vicino Gaziantep
©Valerio Muscella, HARAKET – Bambino siriano in un accampamento vicino Gaziantep. HARAKET di Valerio Muscella, a cura di Laura Carnemolla.

 

GIOCANDO CON L’IDENTITÀ: ARTISTI CONTEMPORANEI DELL’OMAN. Hassan Al Meer & Muzna Al Musafir

L’abito civile, culturale e giuridico di un popolo si esprime nella voce “identità culturale”. A cura di Manuela De Leonardis, in collaborazione con Acta International, Roma e Stal Gallery, Muscat (Oman).

Un’identità che va difesa dalla globalizzazione, ma anche dai pregiudizi, dalle chiusure e dall’autoreferenzialità. A stimolare un’interessante riflessione sull’argomento ci pensano i due artisti omaniti che presentano il loro lavoro per la prima volta in Italia, raccontando la loro contemporaneità attraverso il paradosso, l’ironia e una genuina vena di umorismo.

 

Hassan Al Meer - Ambiguity, 2005 (Courtesy of the artist)
©Hassan Al Meer – Ambiguity, 2005 (Courtesy of the artist).

 

Liliana Barchiesi – Casalinghe

A cura di Simona Filippini. “Lasciavo un biglietto d’invito nelle portinerie dei palazzi milanesi, domandando ai custodi di diffonderlo, ripassavo dopo qualche giorno e raccoglievo le adesioni.” Racconta l’autrice e aggiunge ”non conoscevo le donne che avrei fotografato, per me era importante che fossero eterogenee per età ed estrazione sociale”.

Così la foto-giornalista Liliana Barchiesi ha realizzato sul finire degli anni ‘70 la serie dei bellissimi ritratti delle Casalinghe. In mostra nella Loggia del Castello Colonna una selezione di dieci stampe ai sali d’argento tratte da questa straordinaria serie, un lavoro che ci aiuta a riflettere sulla rappresentazione della condizione femminile nell’Italia di quegli anni, realizzato, non senza ironia, da un’autrice in continua militanza.

 

Liliana Barchiesi - Casalinghe, a cura di Simona Filippini
©Liliana Barchiesi – Casalinghe, a cura di Simona Filippini.

 

IL CRETTO GRANDE di Massimo Siragusa

A 50 anni dal terremoto del Belice, Massimo Siragusa, fotografo siciliano, è andato a fotografare il Cretto di Burri, che prese il posto della città di Gibellina, rasa al suolo dal sisma. Con l’intervento dell’artista le macerie del centro abitato della cittadina originale furono cementificate e trasformate nell’opera di land-art più grande del mondo.

L’approccio del fotografo è quello di un viaggiatore, di un uomo in cammino che ascolta il proprio respiro: ne troviamo l’emozione nel racconto dell’esperienza che ne fa lui stesso, un viaggio attraverso la materia, magia, il dolore, il tempo.

 

Massimo Siragusa - Il Cretto grande
©Massimo Siragusa – Il Cretto grande

 

PAESAGGI IR[R]AZIONALI di Paolo Albertini

Il progetto nasce dal desiderio di raccontare, in chiave quasi surrealista, una zona di territorio rurale che si sviluppa nei pressi della via consolare Flaminia, a nord della Capitale, utilizzando riprese all’infrarosso (IR = Infrared) ed applicando il flusso di lavoro basato sui false colors.

La ripresa con apparecchi fotografici appositamente modificati, insieme a filtri speciali per “tagliare” le frequenze di luce che interessano e ad un successivo processo mirato di post-produzione, consente infatti di evidenziare ciò che in effetti è già presente nella sfera del reale, ma che il nostro occhio non è in grado di percepire.

 

Paolo Albertini - PAESAGGI [IR]RAZIONALI
©Paolo Albertini – PAESAGGI [IR]RAZIONALI

 

PRISON PHOTOGRAPHY. INMATES OF THE BOLZANO-BOZEN PENAL INSTITUTION

A cura di Nicolò Degiorgis, edizioni Rorhof 2017. Il progetto è un compendio di fotografie in bianco e nero, scattate dal 2013 al 2017 dagli studenti del corso di fotografia, detenuti dell’Istituto Penale di Bolzano.

Il libro d’artista, vincitore del Premio Marco Bastianelli 2018 per il miglior libro fotografico dell’anno, è diviso in più capitoli, dedicati a diversi motivi fotografici, e assume un duplice ruolo di riflessione sulla fotografia stessa e di tentativo di evadere dalla monotonia della vita carceraria.

 

Prison Photography, Inmates of the Bolzano Bozen Penal Instituit, a cura di Nicolò Degiorgis
Prison Photography, Inmates of the Bolzano Bozen Penal Instituit, a cura di Nicolò Degiorgis

 

SUD ETRURIA SURVEY di John Bryan Ward-Perkins

A cura di Valerie Scott ed Elisabetta Portoghese. Immagini dall’archivio fotografico della British School at Rome di cui Ward-Perkins fu direttore dal 1946 al 1974. Un’indagine fotografica sull’Etruria meridionale negli anni ’50 e ’60. Un’impresa pionieristica e topografica quella di Ward-Perkins, che venne condotta per oltre 20 anni.

Quasi tutta la campagna a nord di Roma fu sottoposta a ricognizione, più di duemila siti archeologici vennero censiti e furono intrapresi molti scavi. “Con Ward-Perkins può dirsi nata l’archeologia dei paesaggi come disciplina nel senso moderno” (F. Cambi – N. Terrenato, Introduzione all’archeologia dei paesaggi).

 

John Bryan Ward-Perkins - Sud Etruria Survey, a cura di Valerie Scott e Elisabetta Portoghese
©John Bryan Ward-Perkins – Sud Etruria Survey, a cura di Valerie Scott e Elisabetta Portoghese

 

Sandro Becchetti – Lessico Romano

A cura di Manuela De Leonardis ed Elisabetta Portoghese.
Volti famosi di una Roma perduta, gli interni e le borgate, gli spazi aperti delle periferie romane con i protagonisti delle lotte per la casa e per il lavoro: Sandro Becchetti non è stato solo un fotografo a caccia di storie, era un poeta. A partire dagli anni ‘60 i suoi scatti hanno documentato con autentica partecipazione emotiva, la realtà sociale, politica e culturale italiana.)

 

JSandro Becchetti - Lessico Romano, a cura di Manuela De Leonardis ed Elisabetta Portoghese
©Sandro Becchetti – Lessico Romano, a cura di Manuela De Leonardis ed Elisabetta Portoghese

– via: Art Vbes submission – images courtesy of: Castelnuovo Fotografia


Exhibition info: Castelnuovo Fotografia – VI Edizione.

When: 28 – 30 settembre 2018.
Where: Rocca Colonna e borgo medievale, Castelnuovo di Porto (RM).


Submit a Comment