2023 World Press Photo Contest - Global Winners
Redazione Art-Vibes | On 20, Apr 2023
La fotografia come strumento per osservare l’universalità della condizione umana: il crudo scatto di Evgeniy Maloletka premiato con il titolo World Press Photo of the Year.
di Redazione Art Vibes
Picture: Title: Mariupol Maternity Hospital Airstrike. © Evgeniy Maloletka, Associated Press. World Press Photo of the Year. (Iryna Kalinina (32), an injured pregnant woman, is carried from a maternity hospital that was damaged during a Russian airstrike in Mariupol, Ukraine, on 9 March 2022. Her baby, named Miron (after the word for ‘peace’) was stillborn, and half an hour later Iryna died as well. An OSCE report concluded the hospital was deliberately targeted by Russia, resulting in three deaths and some 17 injuries).
Con le news relative al conflitto tra Russia e Ucraina costantemente presenti nei media di tutto il mondo, il titolo di World Press Photo of the Year è stato assegnato a Evgeniy Maloletka. La sua una potente immagine che testimonia l’assedio di Mariupol, uno scatto capace di condensare perfettamente in un’unica visione tutta la sofferenza umana causata dall’orrore della guerra.
L’immagine ritrae Iryna Kalinina (32 anni), donna incinta ferita, trasportata da un ospedale ostetrico danneggiato durante un attacco aereo russo a Mariupol, in Ucraina, il 9 marzo 2022. Il suo bambino, chiamato Miron (dalla parola “pace”), è nato morto, e mezz’ora dopo la sua morte anche il cuore della madre ha smesso di battere. Un rapporto dell’OSCE ha concluso che l’ospedale è stato deliberatamente preso di mira dalla Russia, provocando tre morti e circa 17 feriti.
Il riconoscimento d “The Story of the Year” è stato assegnato a Mads Nissen, nove inquietanti ma bellissime fotografie che raccontano le difficoltà di un popolo, quello afghano, costretto ora a vivere sotto il regime talebano senza il sostegno concreto di aiuti internazionali.
Title: The Price of Peace in Afghanistan. © Mads Nissen, Politiken/Panos Pictures. World Press Photo Stories of the Year. (Unable to afford food for the family, the parents of Khalil Ahmad (15) decided to sell his kidney for US$3,500. The lack of jobs and the threat of starvation has led to a dramatic increase in the illegal organ trade. Herat, Afghanistan, 19 January 2022.)
Il “Long-Term Project Award” è stato invece conferito ad Anush Babajanyan, per il suo lavoro durato anni, teso a mettere in luce gli impatti della gestione idrica dopo la fine dell’Unione Sovietica, una storia spesso non trattata al di fuori dell’Asia centrale, una storia che mostra il potente spirito di adattabilità di molte persone alle nuove realtà.
Title: Battered Waters. © Anush Babajanyan, VII Photo/National Geographic Society. World Press Photo Long-Term Project Award. (Jaynagul Brjieva and her family enjoy an outing to a hot spring in Kaji-Say, Kyrgyzstan, on 9 March 2021. The waters are thought by some to have healing properties.)
L’Open Format Award invece è andato ad appannaggio del fotografo Mohamed Mahdy, che collaborando con i residenti del quartiere Al Max, ad Alessandria d’Egitto, ha focalizzato l’attenzione sul cercare di preservare la memoria di un villaggio di pescatori, invitando il mondo intero a partecipare al progetto attraverso un sito web interattivo.
I quattro vincitori globali sono stati selezionati tra 24 vincitori regionali, scelti tra oltre 60.000 proposte (immagini fisse e multimediali) presentate da 3.752 partecipanti provenienti da 127 paesi. Le immagini sono state giudicate prima da sei giurie regionali e tutti i vincitori scelti da una giuria globale composta dai presidenti della giuria regionale più il presidente della giuria globale.
Il presidente della giuria globale, il photo editor del New York Times e co-fondatore di Diversify Photo, Brent Lewis ha dichiarato: “I nostri quattro vincitori globali rappresentano le migliori foto e storie dei temi più importanti e urgenti del 2022.
Aiutano anche a continuare la tradizione di ciò che è possibile fare con la fotografia e di come la fotografia ci aiuta a vedere l’universalità della condizione umana. L’inquietante immagine dell’assedio di Mariupol è stata scelta all’unanimità come vincitrice del World Press Photo of the Year. La giuria ha menzionato il potere dell’immagine e la storia dietro di essa, così come le atrocità che mostra. La morte sia della donna incinta che di suo figlio riassume gran parte dell’atrocità del conflitto”.
Title: Here, The Doors Don’t Know Me. © Mohamed Mahdy. World Press Photo Open Format Award. (Photograph from Here, The Doors Don’t Know Me).
Il direttore esecutivo della World Press Photo Foundation, Joumana El Zein Khoury, ha dichiarato:
“Milioni di persone in tutto il mondo guarderanno queste foto e vedranno morte, disperazione, perdita e crisi. Il mio desiderio è che anche loro vedano quello che vedo io. La speranza che attraverso la documentazione ci sia una possibilità di giustizia e di un futuro migliore, attraverso il ricordo onoriamo ciò che è perduto e attraverso il coraggio e la dedizione di questi fotografi restiamo sempre ispirati.
Mettendo in evidenza questi scatti premiati, speriamo di aiutare le persone a comprendere un po’ di più il mondo che tutti condividiamo. Mi ritrovo a pensare a come le persone in queste foto non siano molto diverse da me, portandomi a preoccuparmi di più di ciò che sta accadendo a loro. Questo è l’indispensabile vantaggio del fotogiornalismo e della fotografia documentaristica che spero apprezzeranno anche tutti coloro che vedranno queste storie”.
Queste storie, insieme agli altri vincitori, saranno mostrate a milioni di persone nell’ambito della nostra mostra annuale in oltre 60 città in tutto il mondo, tra cui Amsterdam (apertura il 22 aprile), Roma, Berlino, Barcellona, Zurigo, Tel Aviv, Taipei, Singapore, Città del Messico, Jakarta, Sydney e Toronto, e sarà visto da milioni di utenti online.
– website: worldpressphoto.org
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