Music

Solo andata - Tra poesia, musica e immagini

Annalisa Grassano | On 17, Giu 2014

De Luca, Gassman e il Canzoniere Grecanico Salentino realizzano un progetto in musica sul dramma degli sbarchi.

di Annalisa Grassano

Il brano “Solo andata” è una canzone manifesto che racconta il dramma dei migranti, un messaggio duro, che Erri De Luca, Alessandro Gassmann e il Canzoniere Grecanico Salentino hanno realizzato con grande intensità e passione.

Lo storico gruppo di musica popolare ha musicato una poesia dall’autore napoletano. Il connubio è stato poi valorizzato da un bel video di Alessandro Gassman, finanziato da Apulia Film Commission e prodotto da OhPen Italia. Il risultato di questa collaborazione è un lavoro vibrante, capace di andare oltre la narrazione regalando attimi di sincera empatia.

La clip è ambientata nel Salento. Dal mare agitato emergono alcuni migranti, che stanchi e disperati raggiungono la riva. Un anziano pescatore, interpretato da Manrico Gammarota, osserva la scena e di fronte al disperato impeto dei naufraghi, riconosce la stessa umanità di sua madre, migrante anch’essa, che riemerge dal passato creando un ponte immaginifico tra passato e futuro

Ogni giorno ci raccontano le storie di questi barconi pieni di persone, perché quelle che affogano, che muoiono, che finiscono in balìa di uomini senza scrupoli, sono persone in carne e ossa.
Non sono comparse, numeri, “carne che viaggia”, sono bambini, donne e uomini, costretti ad abbandonare le loro case, cercando un futuro migliore, cercando la possibilità di vedersi restituito il diritto di vivere la propria vita. Eppure la questione sembra non riguardarci, “Che se ne restino nel loro paese” borbotta qualcuno.

Cosa ci è successo? Come possiamo essere diventati così ciechi difronte all’altro, così assolutamente incapaci di sentire.
Riconoscersi nello sguardo di qualcuno significa riconoscere un sentimento che abbiamo vissuto entrambi, significa rinascere, crescere, regalarci l’eternità dell’incontro. In una stretta di mano c’è l’unica speranza che abbiamo di restare umani, perché come cantava De André “…finché un uomo ti incontra e non si riconosce, ogni terra si accende e si arrende la pace”.