Negin Khpalwak - Zhora Orchestra
Redazione Art-Vibes | On 12, Mag 2016
Una donna come Negin ci insegna a difendere quello che amiamo, a lottare per quello in cui crediamo, a non smettere mai di inseguire i propri sogni.
di Redazione Art Vibes
C’era una bambina che amava molto la musica, si addormentava ascoltando Chopin e sognava.
Oggi quella bambina è una ragazza pakistana di diciannove anni. Nata nel 1997 a Chatral, in Pakistan, piccola città sulla sponda occidentale del fiume Kunar, a pochi chilometri dal confine con il territorio afghano, è cresciuta in una famiglia estremamente conservatrice di etnia pashtun.
La sua passione per le note non si è mai spenta ma la sua situazione non è stata delle più semplici, il regime talebano infatti vieta di suonare qualsiasi strumento musicale a chiunque, figuriamoci a una donna. La sua stessa famiglia l’ha ripudiata e tutte le volte che ha cercato di tornare ha subito ostilità e minacce da zii e fratelli, l’unico che ha sempre cercato di aiutarla è stato suo padre.
La musica rappresenta un sogno quasi impossibile per le donne afghane. Negin, nel 2006, è scappata di casa per inseguire il proprio sogno. Si è rifugiata in un orfanotrofio di Kabul, dove oggi vive ancora e lavora.
La sua famiglia purtroppo è un lontano ricordo ma il suo sogno si è realizzato, è diventata la più giovane direttrice d’orchestra del Paese.
Negin dirige la Zhora Orchestra, un ensemble sinfonico di trentacinque elementi tutto al femminile, che unisce musica occidentale e tradizionale.
Nel 2013 Negin si è esibita al Carnegie Hall di New York e al Kennedy Center di Washington.
La sua non è solo una storia di coraggio ma è una storia di libertà, una donna come Negin ci insegna a difendere quello che amiamo, a lottare per quello in cui crediamo, a non smettere mai di inseguire i propri sogni. La musica, l’arte, la cultura, la passione sono le armi migliori per combattere l’odio.
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