Due chitarre elettriche rileggono il leggendario ‘International Popular Group’: un’operazione dissacrante e audace che parte dalla musica di Demetrio Stratos e compagni per avventurarsi tra improvvisazione e libertà creativa.
«Un disco dedicato alla musica degli Area, probabilmente il gruppo più rivoluzionario e innovativo della storia della musica italiana, è divenuto l’occasione per noi di rapportarci a quelle sonorità con un approccio personale e dissacrante. La musica che ne nasce non è ripetizione pedissequa, ma tensione verso la contemporaneità e frutto di una visione alternativa».
È una dichiarazione precisa, programmatica, quella di Enrico Merlin e Valerio Scrignoli: i due chitarristi elettrici, diversi per estrazione e orizzonti ma accomunati dalla libertà creativa e dalla voglia di esplorare ai confini tra i generi musicali, sono pronti ad uno dei lavori più ambiziosi delle rispettive carriere: Maledetti (Area Music), una rivisitazione, anzi una “reinvenzione”, originale, dissacrante, iconoclasta, di otto classici degli Area. Maledetti è prodotto da Musicamorfosi, l’attivissima associazione musicale del milanese diretta da Saul Beretta che da quasi venti anni organizza festival, produce musica e dischi senza confini fra i generi, puntando sempre verso progetti innovativi e di grande qualità culturale.
È il chiostro del Museo Sant’Orsola, nel cuore urbano della città, la prima tappa del progetto che, nel corso del 2025, porterà una porzione di bosco mediterraneo dall’Italia alla Spagna per segnalare l’urgenza di un processo di riforestazione globale. di … Read More
Submit a Comment