Music

Lubomyr Melnyk - Continuous piano music

Annalisa Grassano | On 06, Ott 2016

Il pianista ucraino è l’inventore della continuous piano music: le sue note vincono il tempo, superano il limite dello spazio, giungono direttamente nel cuore dell’esperienza umana.

di Annalisa Grassano

Un giorno Lubomyr Melnyk si è seduto ad un pianoforte e lì ha trovato la musica ad aspettarlo, da quel momento è passato molto tempo ed oggi il pianista ucraino è uno dei più apprezzati musicisti e innovatore del panorama musicale attuale.

Melnyk ha dimostrato una notevole dedizione allo strumento, sempre tesa a scoprire nuovi modi di comporre musica. Negli ormai quasi quarant’anni della sua carriera ha sviluppato un linguaggio pianistico unico e personale, la Continuous piano music: onde di note velocissime che danno vita ad un flusso perpetuo e magico, ai confini tra percezione melodica e viaggio immaginativo.

Basandosi sul principio di una corrente di suono costante e continua, senza interruzioni, crea pattern di note rapidi, complessi e virtuosi, che gli sono valsi anche il titolo di uno dei pianisti più veloci al mondo.
Grazie all’album “Windmills”, uscito nel 2013 per l’etichetta Hinterzimmer, riesce a guadagnarsi l’attenzione del pubblico internazionale, lo scorso anno ha pubblicato “Corollaries”, il suo lavoro per l’inglese Erased Tapes, prodotto da Peter Broderick con la collaborazione di Nils Frahm e Martyn Heyne.

L’anno scorso invece è uscito “Rivers And Streams”, con la produzione curata stavolta da Robert Raths e Jamie Perera. Un omaggio alla natura ed alla sua bellezza, che lo vede ammorbidire le strutture post-minimaliste in favore di una spiccata propensione melodica.

Lubomyr Melnyk – The Continuous Music Man. Video courtesy of: Paul Wex

Nel 2016, dopo il successo riscosso dall’album e dai concerti europei in Primavera, ha firmato un contratto con la prestigiosa Sony Classical che ha pubblicato il nuovo album “Illirion”, che Melnyk presenterà nel corso delle date autunnali. Dal 2015 ha iniziato un lungo tour che lo ha portato a suonare in alcuni tra i più prestigiosi festival europei e in venues d’eccezione, tra cui l’Auditori Rockelux di Barcellona al Primavera Sound, Boiler Room x St. John’s Sessions a Londra e Admiralspalast a Berlino, dove si esibirà a dicembre 2016.

Le sue note vincono il tempo, superano il limite dello spazio, giungono direttamente nel cuore dell’esperienza umana e fanno sì che un mondo sonoro volutamente nuovo con le sue proprie leggi si sveli e sconvolga la vecchia realtà. Uno sconvolgere che è proprio di chi vive l’arte come fosse la vita, che è proprio di un grande artista che non può esistere al di fuori del suo atto creativo.

L’artista e l’uomo di fondono in un essere unico, quasi un super-uomo nietzschiano, che vince la realtà e s’intreccia con l’infinito.