Davide Merlino - Vibrazioni primordiali
Annalisa Grassano | On 07, Mar 2014
Intervista a Davide Merlino, eclettico ricercatore del suono, percussionista e polistrumentista di grande talento.
di Annalisa Grassano
INTERVISTA A DAVIDE MERLINO
Davide Merlino è un percussionista polistrumentista molto conosciuto, vanta numerose importanti collaborazioni, dal classico all’elettronica, tra cui: Crookers, Boosta, Sabir Mateen, Ensemble Percussionisti del Teatro alla Scala.
Ho avuto la fortuna di conoscere Davide perché è stato il primo musicista ad inaugurare la nostra sezione vision.
Non è un caso che abbia cercato lui, Davide incarna perfettamente l’artista simbolo di Art-vibes.
Una persona con immenso talento e innamorata della sua arte, libera da ogni costrizione e capace di raccontarsi attraverso le note come con un antico linguaggio primordiale.
La sua musica parlante percorre nel profondo l’essere umano, vibrazioni intime che ti pervadono come intense scosse di un’energia antica.
Come il famoso mago suo omonimo anche il nostro Merlino è capace di grandi magie, ovviamente le sue sono musicali s’intende, ma che hanno il potere di scardinare il tempo, di oltrepassarlo e di invaderci di emozione.
Ci hai già raccontato un po’ di te ma chi è veramente Davide Merlino?
Un musicista curioso, cocciuto e superattivo. Son sempre alla ricerca di novità musicali da ascoltare e di musicisti nuovi con cui magari potermi confrontare dal vivo.
La mia iperattività e la mia testa dura mi hanno fatto raggiungere alcuni piccoli risultati che mi permettono di vivere grazie alla mia passione.
In un momento storico come questo, tra analfabetismo emozionale e vita liquida che ruolo pensi possa avere la musica?
“Tutto tornerà ad un uomo che picchia il tamburo” diceva più o meno così Dizzy Gillespie, e condivido in pieno perché penso che le percussioni e questi folli percussionisti potranno trovare qualche strana alchimia, generata da non so quale meraviglioso strumento a percussione, per scuotere questa umanità intorpidita.
La musica in generale, ma soprattutto quella di frontiera e libera da schemi riuscirà a mantener viva la fantasia e a non far morire le emozioni. Io stesso trovo un pubblico sempre più attento e curioso ai miei concerti, anche se suono cose assurde!
La domanda che mai nessuno ti ha fatto ma alla quale vorresti rispondere?
Beh in questo momento una domanda sulla mia nuova etichetta discografica la FloatingForestRecords! Da buon consumatore di dischi direi che è un piccolo e sfizioso sogno realizzato. Dopo tante produzioni con etichette jazz finalmente una autoproduzione seguita fin nei minimi particolari da me e i miei soci. Poche copie, musica ovviamente borderline, e packaging fatto a mano. Un prodotto per persone attente e curiose.
In te si avverte una forte voglia di contaminazione ed esplorazione musicale, riesci a fare musica praticamente con tutto quello che trovi, come ci riesci?
Penso di aver suonato qualunque genere, dalla batteria in gruppi rock e prog ai timpani con orchestre sinfoniche e con il vibrafono ho lavorato con centinaia di artisti in mille ambiti differenti.
Inoltre ti ho detto che consumo un sacco di dischi di musica diversa: non potevo salvarmi dalla contaminazione!
La curiosità ancora una volta, mi fa pensare e realizzare cose pazze.
Molte volte sono esperimenti che rimarranno in sala prove, altre volte finiranno su dischi e solo in pochi casi andranno ad allargare la mia personale tavolozza di colori.
Una tua riflessione sulla musica jazz oggi?
In Italia ci sono tanti musicisti super preparati, ma poco considerati dai grandi festival, sia nazionali che internazionali.
Magari una politica più intelligente porterebbe un po’ di jazz in giro per il mondo invece che tanta robaccia. Dovremmo copiare i paesi del nordeuropa, paesi come l’Islanda hanno fatto molto per promuovere i propri artisti.
A proposito di Islanda…?
Andrò in Islanda a breve con i MU a registrare il nuovo album per Abeat con la collaborazione di Notwork_prd e la supervisione e la produzione di Biggi, il produttore dei Sigur Ros. Sarà una bella avventura, a cui ci sto lavorando da mesi per poterla organizzare nei minimi dettagli, vi garantisco che è una gran fatica.
Il disco salvo intoppi uscirà il 9 maggio e il 10 maggio lo presenteremo dal vivo a Verbania come prima data del tour che avremo poi questa estate.
Il tuo rapporto con la natura influenza in qualche modo la tua attività creativa?
Vivo in collina in un piccolo borgo rinascimentale di poche anime, vista lago, dietro casa ho il bosco e poi la ValGrande e tutta questa zona insubrica meravigliosa. Adoro passeggiare per boschi, scarico le tensioni e faccio andar la mente.
Quando non sei immerso nelle note come passi il tuo tempo?
Con la mia piccola Camilla, la mia fonte continua di stupore e meraviglia.
Sei anche un papà, il meraviglioso incontro con tua figlia cosa ha cambiato nella tua musica? Come il papà ha influenzato il musicista e viceversa?
Camilla è stata fortemente voluta ed è un esperienza fantastica che sta influendo positivamente sulla mia musica. Se compongo sono dolci melodie e armonie minimali, se invece improvviso ho molto di più da raccontare. Ovvaimente sono un papà fuori dai canoni, ma penso stia apprezzando.
Sei anche un insegnante, qual è oggi il rapporto dei ragazzi con la musica ?qual è il ruolo educativo della stessa?
Il ruolo educativo è fondamentale. Chi suona impara delle regole, una postura, a conoscere il proprio respiro, a controllare il proprio corpo. La musica insieme agli altri ci permette di ricreare una piccola società perfettamente funzionante con un direttore da ascoltare e guardare, si impara ad aspettare il proprio turno prima di intervenire, si individua un obiettivo comune da perseguire senza aver voglia di battere nessuno…alla fine con la musica, se si fa bene, si vince tutti: chi la fa e chi la ascolta. Sarebbe fantastico un mondo in cui tutti suonassero uno strumento e leggessero almeno una decina di libri all’anno.
Ringraziamo Davide per la disponibilità e il tempo che ci ha dedicato.
– All images courtesy of Davide Merlino. Images credit Cristina Tuzzi.
– Top Video courtesy of: MU. Giulia (Dropouts, abeat records)(Simone Prando).
– Bottom Video courtesy of: Sabir Mateen and Davide Merlino.
– Further reading:
– Davide Merlino website: davidemerlino.it
– Davide Merlino Vision: art-vibes.com/vision/davide-merlino-vision-1
– Mu – Jazz band art-vibes.com/musica/mu
– Mu – Website mu-music.it/
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