Restiamo Umani
Redazione Art-Vibes | On 22, Giu 2018
“Il faro nella sua mano darà il benvenuto al mondo, i suoi occhi miti scruteranno quel mare che giace fra due città”.
di Redazione Art Vibes
Picture: No Border – Illustration by ©Annalisa Grassano.
Bambini strappati dai propri genitori e rinchiusi in quelle che sembrano essere vere e proprie gabbie, questa l’immagine che si è presentata davanti agli occhi dei giornalisti e dei politici che nei giorni scorsi hanno visitato un centro di detenzione a McAllen, in Texas.
Accade nei grandiosi Stati Uniti, nel paese che un tempo era esempio di libertà e fratellanza e che oggi chiude i bambini immigrati nelle gabbie come cuccioli di animali in cattività. E inevitabilmente mi tornano in mente i versi di una famosa poesia, scritta da Emma Lazarus e dedicata alla statua che troneggia nel centro della baia di New York.
Emma Lazarus – The New Colossus
“Non come il gigante di bronzo di greca fama,
che a cavalcioni da sponda a sponda stende i suoi arti conquistatori:
Qui, dove si infrangono le onde del nostro mare
Si ergerà una donna potente con la torcia in mano,
la cui fiamma è un fulmine imprigionato, e avrà come
nome Madre degli Esuli. Il faro
nella sua mano darà il benvenuto al mondo, i
suoi occhi miti scruteranno quel mare che giace fra due città.
Antiche terre, – ella dirà con labbra mute
– a voi la gran pompa! A me date
i vostri stanchi, i vostri poveri,
le vostre masse infreddolite desiderose di respirare liberi,
i rifiuti miserabili delle vostre spiagge affollate.
Mandatemi loro, i senzatetto, gli scossi dalle tempeste,
e io solleverò la mia fiaccola accanto alla porta dorata.“
Cosa starà pensando oggi la statua che dà il benvenuto al mondo? Starà assistendo attonita, ricordando con nostalgia l’America dei padri, quella gloriosa terra di libertà e democrazia.
«Il segreto della felicità è la libertà. E il segreto della libertà è il coraggio» così diceva Pericle, dobbiamo dunque avere coraggio e dire basta.
Non possiamo continuare a farci andare bene qualsiasi cosa, dobbiamo dire basta a chi vuole dividerci, a chi vuole uccidere il nostro pensiero critico, a chi vuole annientare la nostra libertà.
Perché nessuno ha ancora capito che in ballo c’è la libertà di ognuno, non ci sono esseri umani di serie A, ed esseri umani di serie B, c’è solo l’Uomo. E non possiamo accettare che al fine di difendere i nostri confini tutto possa essere lecito.
E dunque basta con queste democrazie fasulle, dominate dalla paura, torniamo al pensiero, cerchiamo di rovesciare questo soggiogamento mediatico volto a spaventarci, ad ammansirci, non possiamo accettare questa continua auto-giustificazione alla guerra contro il diverso.
Leggiamo, informiamoci, cerchiamo di capire cosa sta succedendo nel mondo, non basta più pubblicare un post sui social per ripulirci la coscienza, perché di questo passo finiremo per non averla nemmeno più una coscienza.
Se smettiamo di essere critici e di vivere empaticamente l’altro, arriverà il punto in cui ci andrà bene qualsiasi cosa, ci andrà bene che persone (uomini, donne, bambini) muoiano in mare, ci andrà bene vedere i bambini messicani chiusi nelle gabbie, ci andrà bene tutto purché “quelli stiano a casa loro”, e a quel punto ormai non saremo più nemmeno esseri umani.
E quando perderemo la nostra umanità allora perderemo ogni cosa, perderemo la libertà, perderemo noi stessi, perderemo…o forse abbiamo già irrimediabilmente perso.
– top image (illustration), credit: ©Annalisa Grassano.
Submit a Comment