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Intangible Goods - Psicologia snack

Intangible Goods – Psicologia snack

| On 04, Mag 2018

Il distributore automatico di beni immateriali: spontaneità, coraggio e appartenenza al posto di snack e bevande.

di Redazione Art Vibes


La società in cui viviamo tende a privilegiare l’appagamento dei bisogni fisici a discapito delle componenti emotive e psicologiche. Molto spesso viviamo vite apparentemente felici nascondendoci in realtà dietro maschere che si nutrono di consumi e molteplici identità.

Sulla scia di questa riflessione, con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica circa l’importanza della salute mentale ed emotiva degli individui, due creativi australiani, Elizabeth Commandeur e Mark Starmach, hanno ideato un particolare distributore, Intangible Goods, il distributore di beni immateriali.

Anziché dispensare snack e bevande poco salutari, il distributore automatico offre articoli che portano benefici emotivi sia alla mente che al corpo, barrette e pacchetti etichettati con “appartenenza“, “immaginazione“, “coraggio“, “amicizia“, tutte prelibatezze per soddisfare l’inappetenza dei nostri bisogni emotivi.

Non stiamo parlando di abbracci istantanei o di amici in carne ed ossa da adottare, bensì di gadget ispiranti come mappe, frasi o sculture di origami.

Ricorrendo agli stessi strumenti e tecniche utilizzate nella produzione e nella commercializzazione di beni di largo consumo, si è virato verso uno stravolgimento di quel modello motivazionale dello sviluppo umano basato sulla gerarchia dei bisogni (piramide dei bisogni), ideato nel 1954 dallo psicologo Abraham Maslow.

In questa nuova piramide i bisogni essenziali coincidono con i beni immateriali e costituiscono la base della nuova gerarchia dei bisogni.

Attraverso questa divertente e interattiva installazione, speriamo che le persone possano innanzitutto meravigliarsi, riscoprendo la voglia di prendersi cura di quel sé più autentico, aumentando così la consapevolezza verso temi importanti” – hanno affermato gli ideatori Elizabeth Commandeur e Mark Starmach.

Sebbene l’opera abbia già esaurito il periodo di esposizione per le strade di Sidney in occasione della rassegna Art & About, è riuscita comunque a racimolare circa 6.000 dollari australiani, tutti devoluti in beneficenza.

Davvero una bella storia perché dimostra come l’arte e la creatività siano in grado di influenzare positivamente le comunità, abbattendo l’isolamento, favorendo il dialogo, rendendo ognuno di noi più attento verso l’inestimabile valore prezioso della vita.

 

Intangible Goods - Snack-sized psychology for the masses
Intangible Goods – Snack-sized psychology for the masses

Intangible Goods - Snack-sized psychology for the masses
Intangible Goods – Snack-sized psychology for the masses

Intangible Goods - Snack-sized psychology for the masses
Intangible Goods – Snack-sized psychology for the masses

Intangible Goods - Snack-sized psychology for the masses
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Intangible Goods – Snack-sized psychology for the masses

Intangible Goods - Snack-sized psychology for the masses
Intangible Goods – Snack-sized psychology for the masses

Intangible Goods - Snack-sized psychology for the masses
Intangible Goods – Snack-sized psychology for the masses

– photo courtesy & credits of: ©Intangible Goods


– website: intangiblegoods.co


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