Greenpeace - TotalPollution: A Dirty Game
Redazione Art-Vibes | On 01, Set 2023
I combustibili fossili non sono il futuro: Greenpeace denuncia con un video eloquente la partnership tossica tra TotalEnergies e la Coppa del Mondo di Rugby.
di Redazione Art Vibes
Picture Greenpeace – TotalPollution: A Dirty Game (Still video).
3 ore e 37 minuti. Questo è il tempo impiegato dall’industria globale dei combustibili fossili per riempire di petrolio uno stadio grande come lo Stade de France, ergo complessivamente quasi 7 stadi ogni giorno.
Perché proprio lo Stade de France? Perché sarà la struttura principale che ospiterà la Coppa del mondo di rugby edizione 2023.
Quale dunque il legame tra Rugby e petrolio? TotalEnergies, una delle più grandi società di combustibili fossili al mondo, è sponsor ufficiale della Coppa della manifestazione mondiale. Investendo denaro in un evento sportivo globale, Total probabilmente spera che passino inosservati i danni catastrofici che le società di combustibili fossili stanno causando alla vita di tutti gli abitanti del pianeta.
Ecco allora che Greenpeace France e la società di produzione Studio Birthplace, rappresentata da Park Village nel Regno Unito, hanno creato e pubblicato il video della campagna contro la sponsorizzazione dei combustibili fossili in occasione della Coppa del mondo di rugby 2023.
TotalPollution: A Dirty Game. Video courtesy of: Greenpeace International
Il video intitolato “TotalPollution: A Dirty Game“, visibile su Youtube ha già subito intimazioni di censura, visto che la Rugby World Cup Limited ha tentato di bloccarne la sua diffusione attraverso l’invio di una lettera a Greenpeace International in data 29 agosto 2023, giorno prima che il video sarebbe poi diventato pubblico.
In un ipotetico stadio parigino colate di petrolio greggio inondano campo e gradinate, durante la prima partita tra Francia e New Zealand All Blacks, match che avrà luogo l’8 settembre 2023.
“Integrità, passione, solidarietà, disciplina e rispetto: questi sono i valori del rugby. Ma le aziende di combustibili fossili come TotalEnergies sostengono questi valori sponsorizzando eventi sportivi popolari come la Coppa del mondo di rugby, solo per distrarre tutti dalle dirette conseguenze che le loro azioni producono nei confronti del cambiamento climatico e della salvaguardia dell’ambiente. Nel frattempo, le aziende produttrici di combustibili fossili non smetteranno di estrarre combustibili fossili, anche se pienamente consapevoli di mettere a repentaglio un futuro vivibile per tutti, questo perché apprezzano i profitti da record che stanno realizzando”, ha affermato Edina Ifticene, attivista di Greenpeace Francia.
A rincarare la dose ci ha pensato un rapporto di Greenpeace sull’Europa centrale e orientale pubblicato la scorsa settimana, che ha analizzato i rapporti annuali del 2022 di sei major mondiali di combustibili fossili e sei compagnie europee di petrolio e gas, ha rivelato che lo 0,3% della loro produzione combinata di energia proveniva da energie rinnovabili.
Se volete aderire anche voi alla Fossil Free Revolution non esitate a firmare la petizione. Già quasi 225 mila persone hanno dichiarato di voler porre fine a questi crimini fossili. L’obiettivo è quello di fermare le loro attività invasive e dannose per il clima e scongiurare il loro impegno in futuri progetti dannosi.
– Youtube: https://www.youtube.com/@greenpeace
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