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ALBATROSS - La Plastica che uccide

ALBATROSS – La Plastica che uccide

| On 09, Gen 2019

Il Film di Chris Jordan accende i riflettori sul grave problema dell’esubero di plastica nei nostri mari. Vita, morte e nascita: la poesia dell’Albatross tra lirismo, mistero, dolore e gioia.

di Redazione Art Vibes


Picture: ALBATROSS – The Film, frame from (ALBATROSS – The Film), directed by Chris Jordan.


“Until my ghastly tale is told this heart within me burns”

Samuel Taylor Coleridge
(The Rime of the Ancient Mariner).


Quella che vi raccontiamo oggi è una storia che riguarda ognuno di noi, una riflessione sul futuro del nostro pianeta.
Ci siamo ritagliati un’ora e mezza di tempo dai nostri impegni per vedere “ALBATROSS”, il film diretto da Chris Jordan, che accende i riflettori sul grave problema dell’esubero di plastica nei nostri mari.

Essendo un’opera pubblica, visibile in streaming, vi consigliamo di guardarla perché solo osservando con i propri occhi la tragedia ambientale che è in atto ci si può rendere conto del rischio che tutti noi stiamo correndo, o almeno si spera che difronte a certe evidenze tutti inizino a sviluppare una maggiore consapevolezza ambientale.

Tutto è iniziato nel lontano 2008 quando Chris Jordan diede il via ad una collaborazione con l’attivista/fotografo Manuel Maqueda per realizzare un reportage sulla già emergente questione dell’inquinamento da plastica negli oceani.
Nei loro viaggi incrociarono un piccolo atollo situato nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico del Nord, e qui scoprirono con amarezza l’enorme tragedia ambientale che si stava consumando. Così decisero di non aspettare e organizzarono per l’anno seguente una spedizione. Un team di fotografi filmò migliaia di giovani Albatross, che giacevano morti al suolo, con gli stomaci pieni di plastica.

L’esperienza fu devastante, non solo per la sofferenza degli uccelli, ma anche per la comprensione in diretta dell’incredibile impatto distruttivo della cultura consumistica sulla fauna marina.

Per otto volte in quattro anni Chris e il suo team hanno fatto rotta verso Midway Islands, affascinati dalla bellezza, dalla grazia e dalla sensibilità di questi meravigliosi volatili. Con il tempo hanno imparato a sintonizzarsi con loro, in modo da poterli filmare da vicino senza causare loro paura.

Come racconta lo stesso regista: “Ci permisero di assistere da una distanza sorprendentemente ravvicinata ai loro momenti più teneri: dalle coccole, alla costruzione del nido, fino alla schiusura delle uova. Vita, morte e nascita: la poesia dell’Albatross si è rivelata strato dopo strato”.

L’idea del film è balenata solo in un secondo momento: “I viaggi sono stati affrontati come esplorazioni creative a tempo indeterminato, senza alcuna storia o programma in mente. Ogni giorno sull’isola, la mia squadra ed io abbiamo filmato e fotografato qualsiasi cosa ritenessimo più interessante senza giudicare la pertinenza dei nostri soggetti, senza sapere se il lavoro di quel giorno sarebbe stato usato nel film finale.
Volevo studiare gli uccelli alle loro condizioni, imponendo il minor numero possibile di pregiudizi. Con questa intenzione, ho evitato di scrivere anticipatamente qualsiasi contenuto del film.”

 

ALBATROSS – The Film, Trailer. video courtesy of: albatrossthefilm.com

Sono state realizzate quasi 400 ore di girato, le stesse sono state montate e trasformate nel film finale nello studio di Jordan a Seattle.

Lo stile di editing si discosta molto dal tradizionale cine-documentario: “Il mio desiderio non era solo quello di raccontare la storia degli Albatross, ma di trasmettere un’intensa esperienza, sia emotiva che spirituale. Il tempo trascorso con questi magnifici esseri è stato pregno di bellezza, lirismo, mistero, riverenza, dolore e gioia.

Midway mi ha percepito come una sorta di piccola puntura sul globo, mi ha trasferito un’energia di guarigione trasformativa, capace in potenza di influenzare la coscienza collettiva umana.”

ALBATROSS è un’ opera d’arte pubblica gratuita, come spiega infatti lo stesso regista: “Non potevo trattarlo come un prodotto commerciale. Farlo avrebbe tacitamente innescato la medesima macchina distruttiva del consumo di massa, prima responsabile di questa tragedia. Tale esperienza doveva essere condivisa nella forma più pura possibile, un dono al mondo, un gesto di fiducia dal potere contagioso.”

Come già ribadito il film è visibile gratuitamente per intero al seguente link, è possibile inoltre organizzare “proiezioni ospitate” per diffondere ulteriormente il messaggio. Da non dimenticare poi la possibilità concreta di contribuire finanziariamente al progetto, laddove tutti i fondi in entrata saranno applicati per diffondere a più persone possibili il messaggio ambientalista.

Siamo veramente colpiti da iniziative come questa, perché sono le persone come Chris e la sua troupe a cambiare veramente le cose, a fare in modo che gli Albatross possano tornare a volare.


– via: albatrossthefilm.com


– website: albatrossthefilm.complasticpollutioncoalition.org


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