Redazione Art-Vibes | On 02, Set 2024

In Norvegia una struttura autosufficiente, un polo culturale ed educativo, ispirato dal patrimonio Sami e dalle usanze edilizie tradizionali.

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di Redazione Art Vibes

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– Picture: Snohetta – Čoarvemátta. Location: Kautokeino/Guovdageaidnu, Norway. Photo credit: Lars Petter Pettersen/Snøhetta.

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Snøhetta, insieme a 70°N architecture e all’artista Joar Nango, ha presentato la proposta vincente nel concorso di architettura per un nuovo teatro ed edificio scolastico Sami nel 2021.

Pochi giorni fa la struttura è stata inaugurata: il nome Čoarvemátta deriva dalle parole Sámi “corno” e “radice”, termini che fanno riferimento alla parte più interna del palco della renna e che in questo contesto simboleggiano un elemento di forza che contraddistingue una struttura condivisa da due istituzioni: il Sami National Theatre Beaivváš e la Sami High School and Reindeer Herding School.

“Siamo orgogliosi di aver contribuito a realizzare questo importante edificio atteso da tempo. Un teatro combinato e una scuola di allevamento di renne rappresentano per un architetto un programma divertente con cui lavorare.

Quando due istituzioni realmente non interoperabili vengono collegate con successo significa che buone pratiche di architettura sono state messe in campo.

Il progetto inoltre vanta un eccezionale livello di sfruttamento delle risorse: il duodiji, forma di artigianato tradizionale, prevede un reimpiego quasi totale delle parti dell’animale per ricreare qualche cosa.” – ha affermato Kjetil Trædal Thorsen, socio fondatore di Snøhetta. ​ ​

“La parte più interna del corno di renna simboleggia la qualità e la forza e rappresenta idealmente una connessione di elementi grado di unificare, difatti speriamo che Čoarvemátta si consoliderà come un legante per le istituzioni che condividono l’edificio e per la comunità Sami in generale”.

 

Il nuovo edificio si trova a Kautokeino, nel mezzo del Finnmarksvidda, l’altopiano più grande e settentrionale della Norvegia. Tutte e quattro le facciate dell’edificio si relazionano in modi diversi ai vari spazi paesaggistici che lo circondano.

 

Snøhetta – Čoarvemátta. Location: Kautokeino/Guovdageaidnu, Norway. Photo credit: Lars Petter Pettersen/Snøhetta

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L’edificio è situato in basso nel paesaggio e ha proporzioni che si armonizzano con le colline e le altezze circostanti, senza angoli acuti che interrompono le forme organiche. Il tetto spiovente su due lati (nord, sud) riduce al minimo l’effetto altezza del progetto visto da lontano e, allo stesso tempo, ricrea una situazione di ingresso verso l’accesso da sud-ovest.

Il nuovo spazio condiviso ha una forma ramificata, con un ingresso principale e un vestibolo situati al centro, generando così un luogo di ritrovo sia per gli utenti della scuola che per quelli del teatro. Da qui, il corpo dell’edificio si estende in tre direzioni, con un’ala ciascuna per il teatro, i laboratori e le aule didattiche e l’amministrazione della scuola.

 

Le linee curve, il vestibolo con lucernari come da un reahpen, un foro per il fumo e la struttura portante in legno visibile, sono ispirati alle strutture in legno tipiche delle aree della pastorizia delle renne Sámi, come il lávvu.

 

La facciata dell’edificio è realizzata in legno rivestito in pino minerale. L’enorme tetto misura 4930 m2 ed è rivestito con 34.000 metri di kebony. La pietra di ardesia di Alta sul muro del timpano del teatro è stata prelevata dalla vecchia scuola elementare del villaggio, ora demolita.

All’interno del vestibolo e dei corridoi, i pavimenti in cemento lucidato imitano il terreno esterno all’edificio, con elementi di pietra estratta localmente, tra cui ardesia e quarzite masi, in varie tonalità di grigio e verde.

 

Snøhetta – Čoarvemátta. Location: Kautokeino/Guovdageaidnu, Norway. Photo credit: Lars Petter Pettersen/Snøhetta

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Il centro dell’edificio, attorno all’atrio, al vestibolo e alle sale del teatro, è dipinto in calde tonalità di rosso. Poi la combinazione di colori diventa più fredda man mano che ci si allontana dalla fonte, con toni bluastri verso ciascuna estremità delle ali dell’edificio.

I contrasti tra porta, parete e pavimento all’interno delle diverse combinazioni di colori hanno chiari riferimenti all’uso del colore da parte dei Sami. Si crea così un forte contrasto con l’esterno dell’edificio, che è rivestito di bianco per la maggior parte dell’anno.

 

La forma ramificata dell’edificio forma naturalmente tre spazi esterni. Quello rivolto a sud costituisce l’ingresso principale e uno spazio antistante. Il piazzale è uno spazio intimo e circolare con arrán, un focolare, pietre per sedersi e un anfiteatro.

 

Snøhetta – Čoarvemátta. Location: Kautokeino/Guovdageaidnu, Norway. Photo credit: Lars Petter Pettersen/Snøhetta

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Le pietre per sedersi sono prese dall’altopiano appena fuori e questa stanza flessibile può essere utilizzata sia dalla scuola che dal teatro. L’ardesia Alta utilizzata in quest’are proviene da una cava situata vicino al cantiere.

L’area esterna dall’altro lato dell’ala del teatro è destinata ai laboratori edili della scuola ed è protetta sia visivamente che dalla direzione del vento prevalente e dalle intemperie di Finnmarksvidda.

A nord dell’edificio sono state riservate ampie aree per recinti per renne, direttamente collegati al reparto di allevamento de
all’interno dell’edificio e costruiti da esperti locali. Sul lato est, l’altopiano incontra l’edificio in modo naturale e il terreno e la vegetazione sono stati preservati il ​​più vicino possibile all’edificio.

 

Čoarvemátta soddisfa i requisiti dello standard Casa passiva, il che significa che l’edificio è di altissima qualità, con un buon clima interno e requisiti energetici estremamente bassi.

L’edificio è autosufficiente al 90% in termini di energia per il riscaldamento e il raffreddamento grazie a 40 pozzi geotermici perforati a circa 250 metri nel terreno. I pozzi alimentano due pompe di calore che riscaldano e raffreddano l’edificio, mentre gli scambiatori per i pozzi energetici scaricano nuovamente il calore in eccesso. Nelle giornate invernali più fredde, il sistema è integrato da una caldaia elettrica.

 

Snøhetta – Čoarvemátta. Location: Kautokeino/Guovdageaidnu, Norway. Photo credit: Lars Petter Pettersen/Snøhetta

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In tutto il cantiere, il terreno che ha dovuto essere rimosso è stato conservato, lo strato superiore è stato temporaneamente immagazzinato e successivamente riportato su tutte le superfici attorno all’edificio, in modo che le riserve di semi siano ancora intatte.

Ripristinare il paesaggio dell’altopiano richiede tempo, ma è consentito poiché nuove piante con nuove radici impediscono ai semi originali di germinare. Sul piazzale è stata seminata una piccola quantità di semi di erba che NIBIO ha raccolto nel Finnmark, questo è stato fatto eccezionalmente per consentire al piazzale di diventare verde più velocemente.

“La cultura Sami non ha la tradizione di coltivare paesaggi trasformandoli in parchi e spazi urbani. Quando esci dal lavvu, ti trovi direttamente nella natura, nel paesaggio“, ha affermato Thea Kvamme Hartmann, Senior Landscape Architect.

“Gran parte del progetto, quindi, ha riguardato la creazione di una strategia su come l’area potesse essere rimboschita e l’altopiano potesse tornare a circondare l’edificio una volta terminato il periodo di costruzione“.

 

Snøhetta ha altresì realizzato il programma di segnaletica e orientamento che segue la visualità del progetto e funziona in modo complementare all’architettura, agli interni e al design del paesaggio. È principalmente funzionale, ma come l’edificio, ha anche sottili riferimenti all’artigianato tradizionale e all’uso dei materiali.

 

I cartelli sono realizzati in acciaio verniciato a polvere e pino, e gli elementi grafici, tra cui tipografia e pittogrammi, rispecchiano l’allineamento dell’edificio.
L’iconografia è ampiamente utilizzata per la leggibilità a distanza, per soddisfare i requisiti di multilinguismo (Northern, Southern, Lule Sámi e Bokmål).

 

KORO, l’organismo professionale dello stato norvegese per l’arte negli spazi pubblici, è stato responsabile dell’approvvigionamento artistico di Čoarvemátta.

Sono state create in totale sei nuove opere d’arte per il nuovo edificio. Dopo un concorso a porte chiuse, Máret Ánne Sara (nata nel 1983) è stata invitata a progettare il sipario del teatro. Britta Marakatt-Labba (nata nel 1951) è una delle artiste contemporanee più rinomate di Sápmi e ha creato il ricamo Miin Duoddarat / Our Plains, con riferimenti diretti alla storia del teatro per la sala comune dell’edificio.

 

Snøhetta – Čoarvemátta. Location: Kautokeino/Guovdageaidnu, Norway. Photo credit: Lars Petter Pettersen/Snøhetta

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– via: snohetta.prezly.com

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