"Make Do With Now. Nuovi orientamenti dell’architettura giapponese"
Redazione Art-Vibes | On 03, Mar 2025
L’approccio sociale e critico della nuova generazione di architetti e urbanisti giapponesi, costretti ad adattare la loro pratica all’evoluzione delle circostanze ambientali.
di Redazione Art Vibes
Picture: dot architects. Chidori Bunka, Osaka, 2014–19 © Yoshiro Masuda
Il terremoto del 2011 e il disastro nucleare di Fukushima sono stati due eventi molto impattanti per la storia del Giappone che hanno costretto gran parte della popolazione a subire un difficile processo di adattamento alle circostanze.
Molte figure professionali sono state costrette a ridimensionare le loro attività, tra queste molti giovani architetti e urbanisti giapponesi appartenenti alla nuova generazione hanno hanno sviluppato pratiche critiche, ecologiche e sociali, dimostrando che è possibile “adattarsi” in maniera creativa grazie all’uso di risorse limitate, operando sul patrimonio edilizio esistente, anche con materiali rigenerati.
Trasformando la loro posizione marginale in un punto di forza, questi giovani architetti lontani dall’immagine tradizionale dell’architetto-autore, stanno ridefinendo la professione con un approccio sociale e critico.
Questo rivoluzionario approccio alla pratica archiettonica sarà il protagonista di un’importante mostra presso il Teatro dell’architettura Mendrisio (TAM) dell’Università della Svizzera italiana (USI), dall’11 aprile 2025 al 5 ottobre 2025.

Keigo Kawai / TAB. SLBH6, Kakamigahara, 2021 © Keigo Kawai
“Make Do with Now. Nuovi orientamenti dell’architettura giapponese” introduce dunque le idee e i progetti di una nuova generazione di architetti e urbanisti che operano in Giappone.
Inevitabilmente si sono dovuti scontrare con una serie di problemi urgenti che affliggono il Giappone, tra cui il calo demografico, l’invecchiamento della popolazione, e lo svuotamento delle campagne; il crescente aumento di case vuote in tutta la nazione; uno sviluppo urbano dominato dalla logica del profitto, spesso senza il coinvolgimento degli architetti; un’economia stagnante e, naturalmente, la crisi climatica globale.
Tuttavia, anziché arrendersi alle difficoltà, molti di questi architetti hanno scelto di affrontare le sfide con determinazione. Trasformando la loro posizione marginale in un punto di forza, hanno sviluppato una serie di pratiche critiche, ecologiche e sociali, per dimostrare che è possibile «adattarsi» utilizzando risorse limitate, materiali di recupero e strutture già esistenti.
In netto contrasto con le linee pulite e gli spazi minimalisti tipicamente associati all’architettura giapponese contemporanea, i loro progetti adottano una visione estetica decisamente differente, che non teme di accogliere l’imperfezione.

SSK. House I, Tokyo, 2019 © Okuda Masaharu
Lavorando dalle periferie, sfruttando le lacune del sistema o assumendosi compiti un tempo sottovalutati, questi professionisti stanno ridefinendo il loro ruolo discostandosi radicalmente dall’immagine tradizionale dell’architetto-autore.
Gli orientamenti che emergono dal panorama dell’architettura nipponica sono un fenomeno tutt’altro che marginale; al contrario rivestono un’importanza cruciale in un mondo che si sta confrontando con la fine del paradigma della crescita costante.
In questo senso, l’approccio giapponese offre un contributo notevole alla discussione globale, dimostrando che «adattarsi» non implica affatto una mancanza, ma al contrario può dare vita a una straordinaria creatività, capace di rivelare che ciò che già possediamo è più che sufficiente.
“Make Do with Now. Nuovi orientamenti dell’architettura giapponese” è una mostra di SAM Swiss Architecture Museum, a cura di Yuma Shinohara.
Percorso espositivo
Il percorso espositivo include una prima sezione di venti progetti rappresentativi, tutti iniziati o portati a termine negli ultimi cinque anni, diversi sia per scala che per finalità.
La selezione mira a fornire un inventario della produzione architettonica contemporanea in Giappone, dal quale emerge la difficoltà di ridurre a un’unica tematica le diverse attitudini e istanze degli autori dei progetti.
Il quadro che ne risulta è quello di una generazione alla ricerca di nuovi modelli di impegno per dare una risposta adeguata alle sfide che la loro professione e la società nel suo complesso sono chiamate ad affrontare oggi. Malgrado ciò, dai progetti in mostra emergono alcune linee d’interesse e tendenze condivise.

GROUP + Yui Kiyohara + Arata Mino. Ebina Art Freeway, 2021 © Yurika Kono
Sono esposti i progetti di: GROUP, Masaaki Iwamoto / ICADA, Ishimura + Neichi, Norihisa Kawashima / Nori Architects, Chie Konno / t e c o, Lunch! Architects, Murayama + Kato Architecture / mtka, Fuminori Nousaku Architects, Jumpei Nousaku Architects, Shun Takagi / Root A, Rui Itasaka / RUI Architects, Studio GROSS, SSK, Keigo Kawai / TAB, Tsubame Architects, Shigenori Uoya, VUILD, Suzuko Yamada, Maki Yoshimura / MYAO.
Una seconda sezione della mostra è dedicata al lavoro e alle idee di cinque studi di architettura attivi oggi in Giappone – Mio Tsuneyama e Fuminori Nousaku, 403architecture [dajiba], CHAr, tomito architecture e dot architects – ognuno dei quali rappresenta un approccio originale alla questione del ruolo dell’architetto nella società.
L’attenzione è rivolta qui al processo e al metodo: quali sono le riflessioni dei giovani architetti giapponesi durante la progettazione? Come lavorano e dove? Quali visioni alternative dell’architettura – e del suo potenziale – emergono dall’osservazione del loro operato?
I cinque profili presentati combinano fotografie, filmati, modelli in grande scala e altro materiale proveniente dai rispettivi studi, per offrire una panoramica completa delle loro pratiche. In una serie di video-ritratti realizzati in collaborazione con lo Studio GROSS (Anne Gross e Sebastian Gross) appositamente per questa mostra, gli architetti espongono in prima persona il proprio pensiero.
– Exhibition info: Make Do with Now. Nuovi orientamenti dell’architettura giapponese. Mostra ospitata e promossa dall’Accademia di architettura dell’USI, prodotta da S AM Swiss Architecture Museum. A cura di Yuma Shinohara.
– When: 11 aprile 2025 – 5 ottobre 2025.
– Where: Teatro dell’architettura Mendrisio – USI.
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