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BIG BOOK DESIGN - Il grande libro del design

BIG BOOK DESIGN – Il grande libro del design

| On 10, Giu 2020

Creatività, funzionalità e progettazione: la storia dei grandi maestri del Design internazionale dagli anni Venti ad oggi.

di Redazione Art Vibes


Picture: Stefano Giovannoni, Lilliput, 1993, prodotti da Alessi, spargisale e spargipepe in resina termoplastica e acciaio – © Giovannoni Design, Milano.


Edito da 24 ORE Cultura e a cura di Andrea Branzi, architetto e designer fondatore di Domus Academy, “Big Book of Design” è un ricco volume enciclopedico che racconta la storia del Design internazionale, a partire dagli anni Venti fino ad oggi, attraverso i suoi più grandi protagonisti, creatori di oggetti ormai entrati a far parte del nostro vivere quotidiano.

Da Gio Ponti a Philippe Starck, da Ettore Sottsass ai fratelli Castiglioni, da Mies van der Rohe a Jasper Morrison: a partire dai saggi introduttivi il libro racconta al lettore la storia e l’approccio al progetto di ciascun designer, facendo emergere le principali chiavi di lettura della sua opera, secondo la storiografia o la produzione critica corrente.

A seguire, una selezione di scritti autografi o interviste ai protagonisti spiegano il pensiero e la poetica sottesa alle loro creazioni, permettendo di comprendere più chiaramente le principali correnti che hanno caratterizzato la storia del design. Un atlante degli oggetti illustra inoltre le icone del design più famose che hanno profondamente influenzato il nostro modo di vivere e che ancora oggi rimangono ben salde nell’immaginario collettivo.

 

Gio Ponti, Superleggera, 1955, prodotta da Cassina, frassino, canna indiana o cellophane colorato - Courtesy Gio Ponti Archives, Milano / Foto Giorgio Casali
Gio Ponti, Superleggera, 1955, prodotta da Cassina, frassino, canna indiana o cellophane colorato – Courtesy Gio Ponti Archives, Milano / Foto Giorgio Casali

Attraverso brevi schede, bozzetti, disegni e fotografie che ne svelano il percorso dalla loro ideazione al prodotto finito, è possibile ripercorrere la storia e le creazioni di celebri designer che, spesso partendo da una semplice intuizione, hanno realizzato oggetti-simbolo del vivere quotidiano: dalla Chaise Longue di Ludwig Mies van der Rohe (1886-1969), la prima a seguire le linee ergonomiche del corpo umano piuttosto che quelle razionali e geometriche del funzionalismo tedesco, all’Abitacolo di Bruno Munari (1907-1998) realizzato nel 1971 e premiato con il Compasso d’Oro nel 1979.

E ancora il telefono Grillo progettato da Marco Zanuso (1916-2001), precursore del moderno cellulare caratterizzato da linee compatte ed essenziali e soprattutto tecnicamente innovativo, così come la lampada Pipistrello disegnata da Gae Aulenti (1927-2012), un oggetto estremamente originale per il sottile richiamo figurativo alla creatura notturna e per la base telescopica che permette di regolarne l’altezza, consentendo una duplice funzione sia come lampada da tavolo che da terra. Esplorando pagina per pagina le biografie dei designer, il lettore ripercorre la storia e l’evoluzione del design in questi ultimi cento anni, anche attraverso nuovi scenari e nuove pratiche di vita capaci di rendere il mondo più abitabile e ospitale, più funzionale e anche più bello.


Creatività, funzionalità e progettazione sono alcune delle parole chiave di questo libro, che ha l’intenzione di offrire una divulgazione accurata, destinata a chiunque sia interessato a conoscere il design, sia esso studente, professionista o semplicemente cultore e appassionato, offrendo informazioni di base ma anche un orientamento per eventuali approfondimenti. Un volume indispensabile per seguire il percorso creativo dei grandi maestri del design internazionale.

Perché, come sostiene Andrea Branzi, il designer “non è né un semplice tecnologo né un artista ma qualcuno che sa (o dovrebbe sapere) usare sia l’arte che la tecnica. Deve essere partecipe della contemporaneità, il che vuol dire (paradossalmente) avere una visione critica della contemporaneità stessa. Ma la sua mission consiste nel […] saper progettare per rendere di nuovo abitabile il mondo, cioè più ospitale, più funzionale e anche più bello.


 

“…il designer non è né un semplice tecnologo né un artista ma qualcuno che sa (o dovrebbe sapere) usare sia l’arte che la tecnica…”

 

Tom Dixon, Pylon Chair, 1992, prodotta da Cappellini, filo di acciaio saldato a mano, finitura laccata - Courtesy Cappellini, Meda
Tom Dixon, Pylon Chair, 1992, prodotta da Cappellini, filo di acciaio saldato a mano, finitura laccata – Courtesy Cappellini, Meda

Andrea Branzi, Doni domestici. Mama-ò, 1990, prodotta da Alessi - © Archivio Fotografico Alessi / Aldo Ballo © Andrea Branzi by SIAE 2020
Andrea Branzi, Doni domestici. Mama-ò, 1990, prodotta da Alessi – © Archivio Fotografico Alessi / Aldo Ballo © Andrea Branzi by SIAE 2020

Andrea Branzi, Doni domestici. Scoiattolo Schiaccianoci,  2010, prodotta da Alessi - © Archivio Fotografico Alessi © Andrea Branzi by SIAE 2020
Andrea Branzi, Doni domestici. Scoiattolo Schiaccianoci, 2010, prodotta da Alessi – © Archivio Fotografico Alessi © Andrea Branzi by SIAE 2020

– via: Art Vibes submission


– website: 24orecultura.com


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