Transfusioni #2 - Luca Maria Patella, Federica Di Carlo e Marco Palladini
Redazione Art-Vibes | On 03, Ott 2016
Un confronto artistico tra mondo fisico e psichico, tra universo e soggetto.
di Redazione Art Vibes
Picture: Luca Maria Patella, Tessitura solare con Arcobaleno, 1976.
Il progetto Transfusioni, a cura di Anna D’Elia con il contributo di Bianca Menna, Silvia Stucky e Paola Romoli Venturi, collega in un percorso unico gli spazi del Lavatoio Contumaciale e dell’Archivio Menna/Binga aprendo un dialogo tra gli artisti presenti nell’archivio e il mondo culturale contemporaneo per favorire e sollecitare la trasfusione di idee, luoghi, contesti e soggetti di provenienze diverse con artisti italiani ed esteri.
Un omaggio a Filiberto Menna, presente in ognuna delle quattro mostre in programma attraverso le citazioni degli artisti, le cui opere a lui dedicate sono conservate nell’Archivio.
Transfusioni #2 (17 ottobre – 7 novembre 2016) ha come protagonista Luca Maria Patella (Roma, 1934), artista di ricerca noto in ambito internazionale, pioniere nella sperimentazione interdisciplinare dei media foto-cinematografici, sonori, digitali, scrittoriali e teorici, e grande innovatore nella perlustrazione dei molteplici rapporti che legano arte e scienza.
In mostra sarà esposta un’opera fotografica del 1976 dal titolo “Tessitura solare con Arcobaleno”. Nell’inquadratura compare la mano dell’artista che, sfidando l’impermanenza del fenomeno atmosferico, sembra tracciare l’arcobaleno con un compasso sfruttando le potenzialità del mezzo fotografico.
Il confronto tra mondo fisico e psichico, universo e soggetto è sempre presente nel lavoro di Patella e ritorna in quest’opera che si può collocare nella più ampia indagine che l’artista ha dedicato a partire dagli anni ottanta al Mysterium Coniunctionis attraverso un complesso corpus teorico accompagnato da installazioni e oggetti. Il lavoro esposto reca testimonianza della sperimentazione cara all’artista sui metodi fotografici di ripresa, in cui l’originaria tecnica del foro stenopeico si confronta con quella più moderna dell’obbiettivo fisheye. Ne parlerà al pubblico lo stesso Patella, attraverso una “dialettica telefonica in atto” che si terrà in galleria nel corso della giornata inaugurale.
Federica Di Carlo – installation, Everything is illuminated #2, prism and light, 2014
A dialogare con Patella è stata invitata Federica Di Carlo (Roma, 1984) scelta per la centralità che anche nella sua ricerca hanno i rapporti tra arte e scienza, con particolare attenzione alle tematiche della luce e della visione.
L’arcobaleno è infatti un soggetto caro a Federica in quanto fenomeno non misurabile e non definibile in forma oggettiva. Ed è proprio questa presenza aleatoria che affascina scienziati e artisti poiché consente di riflettere sull’apparente realtà in cui viviamo. L’opera Misurazione diffusa, ideata per dialogare con quella del maestro coinvolgerà il pubblico in un’azione-lettura, nel corso della quale gli spettatori saranno invitati a misurarsi con lo spazio e una scritta attivata dalla luce del luogo.
Nella serata inaugurale a Marco Palladini, scrittore, drammaturgo, regista e attore con Claudio Mapelli al sax tenore, è affidata l’interpretazione d’autore del testo poetico-filosofico Atto Unico Filosofico per Apelle figlio di Apollo Uccelli e Pesci al quale Filiberto Menna consegna la sua riflessione sulla pittura e il teatro come spazio della finzione, e dunque, della costruzione linguistica. Il testo scritto attorno al 1981, è stato pubblicato per i tipi di Le Impronte degli Uccelli nel 2001 in 500 esemplari numerati con in copertina l’opera MUT/TUM di Luca Maria Patella (omaggio a Marcel Duchamp).
– via: Art Vibes submission
Exhibition info: Transfusioni #2 – Luca Maria Patella, Federica Di Carlo e Marco Palladini, a cura di Anna D’Elia.
– When: 17 ottobre – 7 novembre 2016. Inaugurazione: 17 ottobre 2016, ore 18.30-21.00.
– Where: Archivio Menna/Binga, sede romana della “Fondazione Filiberto Menna”, via dei Monti di Pietralata 16, Roma.
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