Stefano Frascarelli - Jasmine
Redazione Art-Vibes | On 28, Giu 2017
La riscoperta del valore nascosto della natura attraverso i numerosi toni che la contraddistinguono.
di Redazione Art Vibes
Il moto creativo della natura è protagonista nei nuovi dipinti a smalto su plexiglass di Stefano Frascarelli che espone di ancora una volta a Perugia dopo la personale del 2015 curata da Giovanna Brenci all’Art Style Gallery e la collettiva del 2013 alla Galleria Artemisia.
La mostra alla Rosetta, hotel prestigioso che costituisce un pezzo di storia del centro di Perugia, è composta di una decina di pezzi di media e grande dimensione e sarà introdotta da Andrea Baffoni, storico dell’Arte e curatore, è parte del Comitato Scientifico degli Archivi Gerardo Dottori e Direttore del trimestrale Contemporart.
La mostra si apre giusto con una settimana di anticipo rispetto ad Umbria Jazz e resterà visibile fino a domenica 20 agosto arricchendo ulteriormente il calendario di eventi estivi nel centro di Perugia.
Stefano Frascarelli – Senza Titolo, 2014
Dal testo critico di Andrea Baffoni: “Vitalità del colore, fluidità della forma”
“Nel 1937 Picasso dipinge Guernica, il proprio capolavoro, tripudio informe di frammenti d’umanità sottomessi al caos della follia: corpi non più corpi; vita non più vita; mondo non più mondo. Le forme si appiattiscono e i volumi scompaiono, ma soprattutto, scompare il colore, perché un mondo che non è più mondo è un luogo grigio e senza spessore.
Colore e forma determinano il posto in cui viviamo. La natura si esprime così, attraverso la gamma dell’arcobaleno. Grazie a questi elementi sappiamo riconoscere oggetti e cose, ma spesso dandoli per scontato; per noi che senza non sapremmo più orientarci e che, quando tutto è morte, subito li abbandoniamo.
Così Stefano Frascarelli riporta l’attenzione dello spettatore sui valori di forma e colore, giocando da artista su questi con la freschezza del principiante e l’intensità del professionista, alludendo, con la parola principiante, al “principio” o al “principiare”, cioè al porsi in origine del fare: “in principio era”. Le masse cromatiche stese sulla superficie pittorica – a volte plexiglass, assunto per il valore di trasparenza – esprimono la forza del pianeta in formazione, cristallizzando fluidità materiche in spazi di colore puro, autonomamente reagenti all’“incontro” con altre zone, originando fusioni di vitale intensità.
Già l’espressionismo astratto ebbe a comprendere la forza insita nel colore, emancipata dalla totale volontà dell’artista, ma in questo inizio millennio la riflessione di Frascarelli ha il sapore di una riscoperta non priva di senso. In tempi di ostentata tecnologia l’artista comunica il valore nascosto della natura attraverso i numerosi toni che la contraddistinguono, restituendola in tutta la sua ricchezza cromatica, traendone aspetti nascosti a testimonianza dell’avvenuta catarsi nell’uomo; distratto da illusorie tentazioni, tempestato da inutili accessori. “La natura è un tempio”, scriveva Baudelaire, e guardando le opere di Frascarelli viene da pensare che in quel tempio sia conservata proprio la vera anima dell’uomo.”
Stefano Frascarelli – Senza Titolo, 2015
Stefano Frascarelli – Jasmine
– via: Art Vibes submission
– Further reading:
– website: minigallery.it
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