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Il Sistema Museale Medaniene ci racconta l’arte della Valle dell’Aniene

Il Sistema Museale Medaniene ci racconta l’arte della Valle dell’Aniene

| On 01, Set 2022

Il Sistema Museale Medaniene: raccontare la Valle dell’Aniene attraverso un sinergico progetto di rete museale diffusa.

di Redazione Art Vibes


Picture: Gandini – Altipiani.


La Valle dell’Aniene, situata a pochi passi da Roma e incorniciata dai monti Ruffi, Simbruini e dai Lucretili-Sabini, viene raccontata dal Sistema Museale Medaniene. Ma cos’è un Sistema Museale?

Un sistema museale è un’organizzazione museale che ha l’obiettivo di ottenere importanti risultati di visibilità, promuovendo le iniziative dei musei che ne fanno parte. I sistemi museali costituiscono una vera e propria rete museale composta da un insieme di musei che sinergicamente si attivano per migliorare le attività dei singoli musei, tutte sulla base di una struttura organizzativa con regole e obiettivi comuni.

Tra i sistemi museali in Italia, oggi vi parliamo del Sistema Museale Medaniene, che fa da portavoce di otto musei della Valle dell’Aniene, sia per la conservazione del patrimonio esistente del territorio, sia per la valorizzazione della cultura locale.

 

Paesi, la mostra organizzata dal Sistema Museale Medaniene

Un anno ricco di novità per il Sistema Museale Medaniene, che ha valorizzato le iniziative della sua rete e dei borghi che ospitano gli otto musei che ne fanno parte.

Tra le diverse attività di valorizzazione del territorio, la mostra fotografica itinerante “Paesi”.
Il progetto è stato realizzato in collaborazione con l’Associazione Donne Fotografe, in cui 14 professioniste da tutta Italia hanno saputo cogliere scatti rappresentativi delle bellezze della valle.

La mostra itinerante è stata lanciata partire dal 26 giugno presso il Museo della Civiltà Contadina di Roviano e a seguire nei paesi che ospitano tutti i musei della rete.
Ecco il calendario degli appuntamenti della mostra, aperta al pubblico fino al 18 settembre:

30 luglio – 17 agosto – Arcinazzo Romano
20 agosto – 31 agosto – Arsoli
3 settembre – 18 settembre – Riofreddo

 

Alla scoperta dei musei della Valle dell’Aniene

La Valle dell’Aniene è un territorio caratteristico e affascinante. Non è un caso se questo luogo è noto per essere stata meta prediletta da artisti e letterati tra Ottocento e Novecento, che la raggiungevano da tutto il mondo per lasciarsi ispirare dai suoi panorami mozzafiato. Luigi Pirandello, Herman Hesse, Rafael Alberti, solo per citarne alcuni.

 

Patrizia Bonanzinga, Anticoli Corrado, veduta, 2022
Patrizia Bonanzinga, Anticoli Corrado, veduta, 2022

Ma non solo: una particolarità della Valle era anche la presenza di bellissime modelle, che posavano per gli artisti accorsi appositamente per le loro peculiarità estetiche.

Nel corso della storia, così, tutta il territorio del Medaniene è divenuto un vero e proprio luogo di concentrazione artistica, valorizzato dalle atmosfere cristalline dei suoi paesaggi. La storia millenaria di una valle che viene oggi testimoniata dalla narrazione dei suoi musei, che ne esaltano le origini e le tradizioni contadine, storiche e artistiche.

A testimoniarne il lascito artistico è il Civico Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Anticoli Corrado, il quale offre una straordinaria ed inaspettata occasione d’incontro con la storia dell’arte moderna, dall’Ottocento fino ai nostri giorni. Inaugurate nel 1935, le raccolte documentano la vasta comunità di artisti, italiani e stranieri, anche di grandissima fama internazionale, che s’insediarono nel paese e vi tennero studio. Tra questi, Arturo Martini, Giuseppe Capogrossi, Fausto Pirandello, Oskar Kokoschka.

Negli Altipiani di Arcinazzo troviamo la Villa dell’Imperatore Traiano, residenza di caccia di una delle figure più affascinanti del mondo antico. Collocato all’interno dell’area archeologica, il Museo ospita nelle sue sale la collezione dei reperti più significativi rinvenuti nel corso delle recenti campagne di scavo.

La raccolta si compone di elementi architettonici e decorativi e di testimonianze sull’organizzazione del lavoro durante la realizzazione della Villa. Il Museo ha anche una sede espositiva presso il centro storico del paese, in via San Nicola, dove poter ammirare stucchi e affreschi provenienti dagli scavi della villa dell’Imperatore.

 

Antonietta Corvetti - Cervara
Antonietta Corvetti – Cervara

Per gli appassionati di storia della musica consigliamo la visita presso il Museo delle Tradizioni Musicali di Arsoli. Qui troviamo una preziosa collezione di strumenti della secolare tradizione bandistica locale, una ricca raccolta di strumenti agro-pastorali, una selezione di strumenti della tradizione urbano-artigiana e diversi oggetti sonori propri della religiosità, oltre a un archivio completo di spartiti, documenti, immagini storiche e registrazioni sonore e visive.

La ricchezza del patrimonio presente nel museo testimonia la vivacità culturale che caratterizza tutto il territorio della valle dell’Aniene e conferma l’importante ruolo che la musica ha sempre avuto nella vita delle comunità locali.

C’è anche spazio per la storia dell’Unità nel museo “Villa Garibaldi” di Riofreddo, dimora fatta costruire alla fine del XIXI secolo da Ricciotti, figlio del generale Giuseppe e di Anita, per la sua famiglia. Restaurata e inaugurata nel 2001 come Museo delle Culture, dal 2014 Villa Garibaldi rientra nel progetto delle Case-Museo della Regione Lazio. Il museo oggi è aperto al pubblico ed è suddiviso in quattro sezioni: Archeologia, Storia medievale e moderna, Demoetnoantropologia e testimonianze storiche della famiglia Garibaldi, eroe della storia italiana.

 

Isabella Balena - Aniene, Vicovaro
Isabella Balena – Aniene, Vicovaro

Tradizioni di montagna e contadine vengono testimoniate nei musei di Cervara e di Roviano. Nel cuore del borgo di Cervara di Roma, gioiello medievale arroccato a oltre mille metri a dominio della Valle, il Museo della Montagna Transumanti e “pitturi” espone una ricca collezione di oggetti devozionali, arredi e Paramenti sacri, libri liturgici e oggetti processionali della cultura montanare.

Il Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene è invece situato nell’antico e suggestivo borgo di Roviano. Inaugurato come mostra permanente nel 1980 è stato riallestito, nel 2001, nella monumentale sede del Castello Baronale, il più rilevante monumento architettonico del paese. Il Castello stesso, da cui si gode una superba vista sul centro storico del paese, sulla valle e sulle alture che la delimitano, è parte integrante della visita. Il Museo ospita anche una sezione archeologica, recentemente inaugurata: la sala degli Acquedotti Aniensi e la sala Via Valeria e Sublacense, dove è possibile osservare alcuni resti rinvenuti durante gli scavi delle Viae Valeria e Sublacensis, importanti nodi di scambio per il commercio romano ai tempi dell’Impero.

Nel Museo Castrum Vivarii, allestito in una torre del Castello Borghese, è in mostra un ampio campionario di oggetti che raccontano la vita nelle case, nelle campagne e nelle botteghe artigiane di Vivaro Romano negli ultimi due secoli; alle pareti, pannelli illustrativi ripercorrono la storia del paese dall’età romana ai giorni nostri. In una stanza del museo è inoltre riprodotto l’interno di una tipica abitazione del paese, così come si presentava con il suo semplice arredo alla fine del XIX secolo.

Per i cultori della stampa e dell’editoria immancabile è la tappa presso il Museo delle Attività Cartarie e della Stampa di Subiaco. Le sue sale, attraverso installazioni multimediali, riproduzioni di strumenti d’epoca e oggetti di archeologia industriale, accompagnano il visitatore nella storia della comunicazione scritta, sottolineando il ruolo fondamentale rivestito dal supporto cartaceo carta e dal libro.


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