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Piero Guccione. La pittura come il mare

Piero Guccione. La pittura come il mare

| On 04, Apr 2019

Tra mare e cielo una pittura spaziale e assoluta, “che assomiglia a niente e che assomiglia a tutto“.

di Redazione Art Vibes


Picture: Piero Guccione – Mare a Punta Corvo (cat. 21), 1995-2000, olio su tela, 86 x 113 cm. Collezione privata.


Non c’è mai stato un artista che sia riuscito a dare la dimensione della luce e della relazione tra l’azzurro, il mare e il cielo come Piero Guccione. Egli è stato tra i maggiori protagonisti della pittura italiana del secondo Novecento. Nato nel 1935 a Scicli, ultima propaggine meridionale della Sicilia, e recentemente scomparso, per oltre quaranta anni ogni mattina Guccione ha guardato il mare cercando di coglierne le variazioni, non per semplice descrittivismo, ma per trovarci sempre l’anima dell’uomo.

«Mi attira l’assoluta immobilità del mare, che però è costantemente in movimento.» È questa la grande impresa che quotidianamente ha affrontato: guardare il mare con il desiderio di fissare qualcosa in continuo movimento.

Guccione ha portato la sua ricerca ai limiti dell’astrazione, restando tuttavia ben ancorato alla realtà. Persino nelle ultime opere dove la rarefazione è condotta all’estremo e il senso di vuoto diventa qualità principale, egli vuole e sa rimanere pittore di un’antica tradizione radicata nel dato realistico, figurativo.

 

Piero Guccione - Cielo e nuvole a Punta Corvo (cat. 55), 2006, pastello su carta, 62.5 x 67.5 cm, Galerie Claude Bernard, Parigi
Piero Guccione – Cielo e nuvole a Punta Corvo (cat. 55), 2006, pastello su carta, 62.5 x 67.5 cm, Galerie Claude Bernard, Parigi


Nel dipingere il mare e il cielo, egli è stato attratto dalla forza e dal colore di quell’impercettibile linea che divide la parte superiore dei suoi dipinti, il cielo, dalla parte inferiore, il mare.

È questa impercettibilità che ha sempre cercato di riportare sulla tela. «La mia pittura oggi va verso un’idea di piattezza che contenga l’assoluto, tra il mare e il cielo, dove quasi il colore è abolito, lo spazio pure. Insomma, una sorta di piattezza, che però, in qualche modo, contenga un dato di assolutezza, di una cosa che assomiglia a niente e che assomiglia a tutto.»

“La mia pittura oggi va verso un’idea di piattezza che contenga l’assoluto, tra il mare e il cielo, dove quasi il colore è abolito, lo spazio pure”

Già lo scrittore Alberto Moravia ne colse bene l’essenza: «Guccione non illustra figure e situazioni, ma cerca anzi di ridurre il più possibile il riferimento illustrativo..si è messo fuori dalla storia, si è tenuto alla passione che è di tutti i tempi e di tutti i luoghi e a quella soltanto.»

Questo “mettersi fuori dalla storia” ha portato l’artista a prediligere, oltre all’olio, l’uso del pastello, mezzo che scopre tra il 1973 e il 1974 come tecnica “veloce”, in alternativa, o meglio in sostegno al lento procedere dell’olio. Da quel momento in avanti il pastello assume sempre più importanza nella sua opera, dandogli modo di esprimere un’emozione più immediata e diretta, animando la natura e trasferendo alla natura i sentimenti e le passioni umane, dalla gioia al dolore, dalla malinconia all’indignazione.

Con la prima retrospettiva post mortem, il Museo d’arte Mendrisio intende ripercorrere il viaggio attorno al mare di Guccione attraverso l’esposizione di 56 capolavori tra oli e pastelli, a partire dal 1970 fino alla conclusione del suo percorso. La scelta delle opere è stata curata dal Museo d’arte Mendrisio in collaborazione con l’Archivio Piero Guccione.

 

Piero Guccione - Luna d'agosto (cat. 29) - 2005, olio su tela, 76 x 105 cm, Collezione privata, Roma
Piero Guccione – Luna d’agosto (cat. 29) – 2005, olio su tela, 76 x 105 cm, Collezione privata, Roma

Piero Guccione - Pré le matin (cat. 49), 1997, pastello su carta, 60 x 71 cm, Galerie Claude Bernard, Parigi
Piero Guccione – Pré le matin (cat. 49), 1997, pastello su carta, 60 x 71 cm, Galerie Claude Bernard, Parigi

Piero Guccione - Tramonto a Punta Corvo (cat. 4), 1970, olio su tela, 66 x 64 cm, Fondazione Il Gabbiano, Roma
Piero Guccione – Tramonto a Punta Corvo (cat. 4), 1970, olio su tela, 66 x 64 cm, Fondazione Il Gabbiano, Roma.

Piero Guccione - Albero del siparietto (cat. 41), 1989, pastello su carta, 33 x 45 cm, Collezione Giuseppe Iannaccone, Milano
Piero Guccione – Albero del siparietto (cat. 41), 1989, pastello su carta, 33 x 45 cm, Collezione Giuseppe Iannaccone, Milano

Piero Guccione - Linee del mare (cat. 30), 2006, olio su tela, 70 x 91 cm, Collezione privata
Piero Guccione – Linee del mare (cat. 30), 2006, olio su tela, 70 x 91 cm, Collezione privata

– via: Art Vibes submission – images courtesy of: Museo d’arte di Mendrisio


Exhibition info: Piero Guccione. La pittura come il mare

When: 7 aprile – 30 giugno 2019.
Where: Museo d’arte di Mendrisio, Mendrisio (CH).


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