Non ti scordar di me - Rijksmuseum: 100 ritratti rinascimentali, da Dürer a Sofonisba
Redazione Art-Vibes | On 17, Ago 2021
La prima grande mostra di ritratti rinascimentali nei Paesi Bassi.
di Redazione Art Vibes
Picture: Lorenzo Lotto, Marsilio Cassotti and his Wife Faustina, 1523, Museo Nacional del Prado.
Potenti imperatori, sofisticati aristocratici e agiati borghesi. Una collezione di ritratti rinascimentali da tutta Europa, di ampiezza mai vista prima nei Paesi Bassi.
In autunno sarà possibile ammirare un centinaio di capolavori internazionali di artisti di fama mondiale, tra cui Holbein, Dürer, Memling e il Veronese, nell’ambito della mostra Non ti scordar di me. Farsi immortalare in un ritratto fu una pratica diffusa nel XV e XVI secolo: una storia di ambizioni, desideri e affetti perduti: la storia di come vogliamo essere ricordati.
Tra i capolavori esposti vi è il Ritratto di fanciulla (circa 1470) di Petrus Christus della Gemäldegalerie di Berlino. Altre opere provengono, tra gli altri, dal Kunstmuseum di Basilea, dalla National Gallery di Londra, dal Museo del Prado di Madrid e dalla National Gallery of Art di Washington.
Non ti scordar di me. Ritratti da Dürer a Sofonisba potrà essere visitata dal 1° ottobre 2021 al 16 gennaio 2022 nell’ala Philips del Rijksmuseum. La mostra è stata resa possibile grazie al supporto di Ammodo, del Circolo Internazionale del Rijksmuseum e dell’Agenzia del Patrimonio Culturale del Ministero dell’Educazione, della Cultura e della Scienza.
Piero di Cosimo, Portraits of Giuliano and Francesco Giamberti da Sangallo, 1482 – 1485. On loan from the Mauritshuis
Fin dall’antichità, scopo principale del ritratto era di tenere viva la memoria dell’effigiato. Intorno al 1500, epoca della prima grande fioritura della ritrattistica rinascimentale, questo genere pittorico ebbe notevole seguito sia a nord che a sud delle Alpi. Nonostante alcune grandi differenze regionali, il denominatore comune di queste opere d’arte fu soprattutto il bisogno umano di ricordare e di essere ricordati.
Come avviene ancora oggi, colui il quale chiedeva di essere ritratto teneva ad apparire nel migliore dei modi possibili e a trasmettere un’immagine idealizzata di sé. A tale scopo, ogni elemento della composizione pittorica era dunque ben ponderato: l’espressione del viso, la postura, l’abbigliamento, gli elementi simbolici, lo sfondo. Se alcuni ponevano in primo piano la bellezza degli effigiati, altri ne rimarcavano l’autorevolezza e il prestigio sociale. Intorno al 1533, Carlo V, imperatore del Sacro Romano Impero, volle per esempio mettere in risalto il proprio potere facendosi ritrarre nelle vesti di un imperatore romano.
L’autoritratto di Maarten van Heemskerck, in cui il pittore si raffigurò intento a dipingere, è poi una testimonianza della rivalsa sociale degli artisti nella società del Rinascimento. Attraverso temi quali la bellezza, il potere, l’ambizione, l’amore, la famiglia, la sete di conoscenza e la fede, Non ti scordar di me mette dunque in luce come gli uomini e le donne del Rinascimento volessero apparire ed essere ricordati.
La mostra riunisce ritratti provenienti da musei di tutta Europa e degli Stati Uniti. Il Ritratto di fanciulla (circa 1470) di Petrus Christus, capolavoro del Rinascimento nord-europeo, proveniente dalla Gemäldegalerie, lascerà per la prima volta dal 1994 il noto museo di Berlino.
Tra le numerose opere in mostra spicca, inoltre, il Ritratto d’uomo (1476) di Antonello da Messina, in prestito dal Museo Civico d’Arte Antica di Palazzo Madama a Torino. L’allestimento includerà anche il monumento funerario di Isabella di Borbone (Jan Borman II e Renier van Thienen, 1475-76) della Cattedrale di Nostra Signora di Anversa che, per l’occasione, sarà riunito con i dieci Pleuranti del Rijksmuseum (in prestito permanente dal Comune di Amsterdam).
Non mancheranno opere di Albrecht Dürer: il Ritratto di uomo africano (1508) dell’Albertina di Vienna e il Ritratto di giovane donna con capelli sciolti in preghiera (1497) dello Städel Museum di Francoforte. Dal Kunstmuseum di Basilea provengono poi diverse opere, tra cui i Ritratti di Jakob Meyer zum Hasen e sua moglie Dorothea Kannengiesser (1516) di Hans Holbein II. Tra gli altri dipinti in mostra possono infine essere ricordati il Ritratto di Jan Jacobsz Snoeck (circa 1530) di Jan Gossart della National Gallery of Art di Washington e il celebre autoritratto di Sofonisba Anguissola (circa 1556) del Muzeum-Zamek w Łańcucie in Łańcut.
Sofonisba Anguissola, Zelfportret aan de schildersezel, ca. 1556–1557. ŁaŃcut, Muzeum-Zamek w ŁaŃcucie
Petrus Christus, Portret van een jonge vrouw, c. 1470. Gemäldegalerie der Staatlichen Museen zu Berlin
Titiaan, Ranuccio Farnese, 1952
– via: Art Vibes submission – images courtesy of: Rijksmuseum
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