Yoan Capote & Michelangelo Pistoletto - "Escala Humana"
Redazione Art-Vibes | On 14, Gen 2023
Oltre l’estetica, sulla scia dell’empatia e dell’etica sociale: la sede cubana di Galleria Continua propone un fitto dialogo tra acute sensibilità artistiche.
di Redazione Art Vibes
Picture: Yoan Capote & Michelangelo Pistoletto – Escala Humana. Vedute della mostra Galleria Continua, Habana, Cuba . Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA Photo: Nestor Kim.
Michelangelo Pistoletto continua a professare un affetto profondo e speciale per Cuba: dopo quella significativa esibizione con i pescherecci nel mare cubano, la grande mostra che il Museo Nazionale di Belle Arti ha ospitato nel 2016, e altre partecipazioni nel campo socioculturale e dell’arte cubana, in particolare attraverso la sede attiva del Terzo Paradiso, torna a riconsiderare alcuni temi o problemi ricorrenti nel suo lavoro, ma questa volta stimolando un dialogo generazionale con Yoan Capote, uno degli artisti cubani più importanti della scena artistica attuale.
“Human Scale” riunisce questi due artisti le cui pratiche coinvolgono il soggetto, la realtà e l’arte in un modo molto particolare. Si tratta di opere con un interesse molto marcato nel sottrarre all’esperienza dello spettatore nei confronti di materiali e oggetti una particolare forza espressiva.
Qualsiasi materiale che passa attraverso il loro pensiero e il loro calore umano si traduce sempre in poesia, energia o significato, sia attraverso la sottigliezza di un semplice gesto o una meticolosa elaborazione.
Yoan Capote & Michelangelo Pistoletto – Escala Humana. Vedute della mostra Galleria Continua, Habana, Cuba . Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA Photo: Nestor Kim.
Nel caso di Michelangelo Pistoletto, uno dei massimi esponenti dell’Arte Povera, vengono presentati pezzi iconici di diversi momenti della sua carriera, tra cui: Mar dei Caraibi, Loving Differences, Around the World, e una serie di opere realizzate con specchi, alcune delle che risalgono al 1976 e sono una dichiarazione esplicita del carattere concettuale della sua pratica artistica.
In mostra anche una delle sue opere più note, La Venere degli Stracci realizzata nel 1967 e considerata emblema dell’Arte Povera. L’accostamento degli stracci e della statua di Venere produce una polarità dialettica simile a quella che caratterizza i suoi “Quadri specchianti”: una figura fissa di spalle, la statua rappresentante un imperituro ideale di bellezza tramandato nei secoli, e una prospettiva potenzialmente infinita e una molteplicità sempre diversa di oggetti, stracci, simbolo di spreco e degrado, ma anche di consumismo, riciclo ed emarginazione sociale.
Allo stesso modo, in gran parte del lavoro di Yoan Capote si può apprezzare una sensibilità NeoPovera, condizionata all’inizio della sua carriera dal contesto e dal suo difficile accesso a soluzioni tecniche high-tech, ma allo stesso tempo dal suo interesse nel trovare sempre la chiave più espressiva dei materiali, siano essi umili o industriali.
Yoan Capote & Michelangelo Pistoletto – Escala Humana. Vedute della mostra Galleria Continua, Habana, Cuba . Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA Photo: Nestor Kim.
Tuttavia, c’è una caratteristica distintiva nel modo in cui Capote tenta di trasformare l’esperienza fisica di questi materiali in un innesco simbolico o emotivo. Nelle sue opere emerge difatti un modo viscerale di analizzare il peso, la corrosione, la fragilità, l’equilibrio, l’esperienza tattile, ma anche di sintetizzare il modo in cui lo spettatore interagisce con esse.
All’ingresso della mostra, le prime opere che troviamo in dialogo sono Questo spazio non esiste (1967), uno dei dipinti specchianti di Pistoletto dove, includendo lo spettatore e il tempo presente nell’opera, modifica e apre una nuova concezione dalla prospettiva e, Ritratto di famiglia (2022), di Capote. Quest’ultimo allude al testo di una delle canzoni più emblematiche per la generazione dell’artista cubano, “Family Photo” di Carlos Varela, ma che è stata appositamente concepita per questa mostra e ispirata all’uso dello specchio nell’opera del maestro italiano.
Capote usa come riferimento i vecchi specchi domestici e le classiche foto di famiglia che vengono sistemate nei nostri spazi intimi. Attacca il mercurio sul retro con delicatezza archeologica, raschiandolo e strappandolo per rivelare la trasparenza del vetro mentre registra l’immagine del mare. Proprio all’orizzonte ha tagliato il vetro e la parte di cielo è capovolta contro il muro, il colore del mercurio richiama il grigio del cielo mentre parla di chi non c’è più.
Altri dialoghi si articolano nel percorso espositivo. I testi di “Arrivo” e “Partenza” che presentano l’idea di Pistoletto del Giro del Mondo; Mare dei Caraibi che occupa il centro della sala espositiva, e funge da mediatore tra culture, lingue, visioni politiche e religiose; circondato dai mari della serie Islas, di Yoan Capote, e le sue sculture Autoritratto (studio della resistenza) e Sulle nostre spalle.
Yoan Capote – Retrato de familia, 2022, specchio e cornice di legno 122 x 101,5 x 6,5 cm, 2022. Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA Photo by: Nestor Kim
Questi ultimi evocano un’allusione diretta al peso emotivo e al carico spirituale del nostro corpo. Entrambe sono opere che diluiscono la rappresentazione dell’esperienza individuale in un’empatia collettiva, o allusione sociale. Il primo mostra uno studio meticoloso dell’equilibrio, la sua fragilità visiva che esprime una tensione statica di fronte alla gravità e un’evocazione della vulnerabilità delle nostre vite e dei nostri corpi.
La seconda opera fa lo stesso, seguendo la tradizione del busto classico, ci mostra un’analogia visiva tra le spalle di una scultura e la forma capovolta della pesante incudine. È quasi il ready made di questo oggetto il cui peso e la tenacia dell’acciaio che lo compone raccontano gli innumerevoli colpi ricevuti e la sua forza interiore.
“Amare le differenze”, frase che campeggia al neon rosso al secondo piano della galleria come una rivendicazione urgente, è una delle opere di Pistoletto che definiscono il discorso di questa mostra e il suo titolo, accentuato da opere come Astinenza (tolleranza), di Mantello. Ed è che per questi artisti l’arte non solo supera il campo dell’estetica per entrare in quello dell’etica e delle idee, ma arriva anche ad assumere responsabilità reali e concrete con tutti gli ambiti della vita umana. L’arte diventa un necessario motore di interazione e dialogo.
Yoan Capote & Michelangelo Pistoletto – Escala Humana. Vedute della mostra Galleria Continua, Habana, Cuba . Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA Photo: Nestor Kim.
Yoan Capote – Retrato de familia, 2022, specchio e cornice di legno 122 x 101,5 x 6,5 cm, 2022. Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA Photo by: Nestor Kim
Yoan Capote – Abstinencia (tolerancia), 2022, bronzo, dimensioni variabili, 2022. Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA Photo by: Nestor Kim.
Yoan Capote & Michelangelo Pistoletto – Escala Humana. Vedute della mostra Galleria Continua, Habana, Cuba . Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA Photo: Nestor Kim.
– Exhibition info: Yoan Capote & Michelangelo Pistoletto – “Escala Humana”
– When: 24 novembre 2022 – 2 febbraio 2023.
– Where: Galleria Continua, Habana, Cuba.
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