Micaela Lattanzio - Fragmenta, A journey beyond the body
Redazione Art-Vibes | On 15, Feb 2019
La dimensione femminile nel nostro secolo: un’indagine sulle relazioni sociali tra il confine fisico dell’epidermide e l’alterità dello spazio collettivo.
di Redazione Art Vibes
Picture: Micaela Lattanzio – Fragmenta, A journey beyond the body.
La galleria Ca’ D’Oro di New York è lieta di presentare il progetto espositivo dell’artista italiana Micaela Lattanzio. Fragmenta, A journey beyond the body, è un corpus di 16 opere inedite che indagano le relazioni sociali tra il confine fisico dell’epidermide e l’alterità dello spazio collettivo. L’artista pone al centro della sua riflessione la volontà di valicare i limiti di genere, di razza, di fede, indagando, grazie all’utilizzo della frammentazione, la struttura di una coscienza molecolare dove l’intreccio di mondi reali, visibili e invisibili, si traducono in strumenti di percezione e comunicazione.
“La coscienza è sempre presa nel mondo, scrive il filosofo francese Merleau-Ponty, e quindi il mondo non può divenire per lei un semplice oggetto. In questo senso la dimensione dell’être-au monde, non rappresenta solo l’orizzonte in cui si iscrive il nostro corpo, ma è relativo anche alla nostra coscienza, che trova in esso le sue radici più profonde”.
Micaela Lattanzio decodifica l’io avviando un procedimento che giunge a smembrare l’unitarietà epidermica di partenza. Il corpo diviene un elemento di pura astrazione, non è più possibile attribuirgli una compagine spaziale, un peso specifico, un tempo definito.
La sua minuziosa tecnica compositiva, definita dal ritaglio rigorosamente manuale di ogni singolo frammento, diviene un’analisi cognitiva che valica i confini dell’immagine per appropriarsi di un’inedita semantica concettuale: il corpo diviene un medium relazionale tra le differenti connessioni culturali e sociali che emergono dal nostro contatto con il mondo esterno, al medesimo tempo, il corpo viene definito attraverso gli stereotipi culturali della modernità dove l’iconografia collettiva è la sintesi di norme imposte da un immaginario
canonico e istituzionalizzato.
L’intento dell’artista non è esplicitare una negazione del corpo, ma definire l’idea di intenderlo come un luogo di appropriazione, come uno spazio che può essere abitato e diretto dall’interno.
La frammentazione musiva è uno schema linguistico, un nuovo idioma per poter leggere la realtà: tale procedimento “si svincola dalla nozione di raffigurazione del mondo, dalla sterile concezione di mimesis, e apre lo spazio ad una costruzione simbolica dell’immagine”, inaugurando la genesi di una profonda sinestesia emozionale.
Micaela Lattanzio – Fragmenta, A journey beyond the body
In questo viaggio oltre i confini del corpo, Micaela Lattanzio espande la materia nella costruzione immaginifica di una territorialità astratta: una geografia fisica dove i punti di intersezione si coniugano nella distesa dei tasselli tridimensionali, segni in cui lo spettatore ritrova i processi di un’evoluzione identitaria nell’assoluto ridimensionamento dei ruoli sessuali e sociali.
Fragmenta rappresenta l’apologia concettuale di una riappropriazione, l’artista pone al centro della sua opera l’essere umano, forgiando un inedito vocabolario linguistico, destruttura il reale per poter esplorare una dimensione narrativa che va oltre la fisionomia, un’indagine sull’autenticità del corpo dove forma e concetto si fondono in un’opera che non appartiene più ad un’univoca identificazione sociale, ma che è principio di una “fissione nucleare infinita”.
Micaela Lattanzio – Note biografiche
Micaela Lattanzio nasce a Roma nel 1981, dove attualmente vive e lavora. Si forma all’Accademia di Belle Arti di Roma laureandosi nel 2005.
Tra le diverse esposizioni a cui ha partecipato si segnalano: Simboli di ferro presso il Muspac dell’Aquila, Impronta globale presso l’Isa Istituto Antincendio di Roma, Donne di Colore presentato alla Torre dei Lambardi di Magione, Confronti/ Poredenja presso la Kinoteka Jugoslavenska di Belgrado, Visioni di Gaia presso il Chiostro di San Francesco a Monsampolo, When we dream We Are All Creators presso gli Horti Sallustiani di Roma.
Nel novembre 2018 l’artista ha partecipato alla collettiva “Every Body Talks” presso il Mattatoio di Roma organizzata dall’università IULM.
Nel 2014 è vincitrice del premio speciale della giuria Zingarelli intitolato “Silenziosi Racconti”. Gli interventi site-specific sono un’ulteriore dimensione espressiva di Micaela Lattanzio, tra i suoi progetti installativi si sottolinea la presenza al Maam, Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz, nella collezione Royal Caribbean con sei installazioni, un’opera
d’arte pubblica realizzata in Polonia nella città di Poznan e un intervento permanente nel chiostro di San Domenico a Taranto.
L’artista ha esposto i suoi lavori più recenti nelle fiere di Context Art Miami e Barcu art Fair di Bogotà in Colombia. Nel marzo 2018, un’opera tratta dalla serie Fragmenta, è stata utilizzata dalla cantautrice e poetessa statunitense Mary Lambert come copertina del suo libro intitolato “Shame is an ocean I Swim Across” edito per i tipi MacMillan Publishers Ltd.
Micaela Lattanzio – Fragmenta, A journey beyond the body
Micaela Lattanzio – Fragmenta, A journey beyond the body
Micaela Lattanzio – Fragmenta, A journey beyond the body
Micaela Lattanzio – Fragmenta, A journey beyond the body
Micaela Lattanzio – Fragmenta, A journey beyond the body
Micaela Lattanzio – Fragmenta, A journey beyond the body
Micaela Lattanzio – Fragmenta, A journey beyond the body
Micaela Lattanzio – Fragmenta, A journey beyond the body
Micaela Lattanzio – Fragmenta, A journey beyond the body
– via: Art Vibes submission – images courtesy of: Micaela Lattanzio
– Exhibition info: Micaela Lattanzio – Fragmenta, A journey beyond the body
– When: 7 marzo – 6 aprile 2019. Opening: 7 marzo 2019 ore 18:30.
– Where: Ca ‘D’Oro Art Gallery, 179 10th Avenue NY 10011, New York.
Submit a Comment