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Art Vibes – Let's share beauty | February 8, 2025

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Marina Tabassum Architects (MTA) - Serpentine Pavilion 2025

Marina Tabassum Architects (MTA) – Serpentine Pavilion 2025

| On 08, Feb 2025

Inaugura a giugno negli spazi esterni della Serpentine South il Serpentine Pavilion 2025: una soluzione, firmata Marina Tabassum Architects (MTA), che mette in relazione il tempo e l’architettura.


di Redazione Art Vibes


Picture: Serpentine 2025 Pavilion A Capsule in Time, designed by Marina Tabassum, Marina Tabassum Architects (MTA). Design render, interior view. Photo: © Marina Tabassum Architects (MTA). Courtesy Serpentine.


L’architetta e educatrice Marina Tabassum (Bangladesh) è stata selezionata con il suo studio Marina Tabassum Architects per progettare per la Serpentine gallery il Padiglione del 2025, intitolato “A Capsule in Time”.

Il padiglione sarà presentato al pubblico presso la Serpentine South il 6 giugno 2025, con il supporto di Goldman Sachs, che si rinnova per l’undicesimo anno consecutivo.

Questa commissione unica e ambiziosa, iniziata nel 2000 con Dame Zaha Hadid, ha presentato le prime strutture del Regno Unito di alcuni dei nomi più significativi e dei talenti emergenti dell’architettura internazionale.

Nel corso della sua storia, il padiglione della Serpentine è diventato una vetrina molto attesa per i talenti emergenti: il padiglione si è evoluto nel corso degli anni come piattaforma pubblica e artistica a carattere partecipativo per i programmi sperimentali, interdisciplinari, comunitari e didattici della Serpentine.

Marina Tabassum Architects, fondato in seguito alla partnership decennale di Tabassum con URBANA nel 2005, ha completato progetti architettonici impegnati a livello sociale, politico ed ecologico. Oltre agli edifici situati nella città di Dhaka, nelle sue periferie e in tutto il Bangladesh, la pratica di MTA si estende alla ricerca del degrado ambientale all’interno del Bangladesh, un paese particolarmente vulnerabile, costretto a fronteggiare negli ultimi anni gli impatti del cambiamento climatico.

Lo studio si concentra anche sul ruolo dell’architettura nell’affrontare le condizioni di vita degli individui emarginati nella regione con l’obiettivo di migliorare le condizioni ambientali e di vita delle persone con cui collabora, come dimostrato dalla loro celebre Khudi Bari [Small House] (2020-in corso).

 

Serpentine 2025 Pavilion A Capsule in Time, designed by Marina Tabassum, Marina Tabassum Architects (MTA). Design render, exterior view. Photo: © Marina Tabassum Architects (MTA). Courtesy Serpentine.
Serpentine 2025 Pavilion A Capsule in Time, designed by Marina Tabassum, Marina Tabassum Architects (MTA). Design render, exterior view. Photo: © Marina Tabassum Architects (MTA). Courtesy Serpentine.

Queste strutture modulari sono state sviluppate nel 2020 per coloro che vivono sui letti di sabbia dei fiumi Jamuna, Meghna e Teesta, con la possibilità di essere facilmente smontate e spostate quando necessario.

Celebrata per il suo lavoro che cerca di stabilire un linguaggio architettonico contemporaneo ma radicato e coinvolgente con il luogo, il clima, il contesto, la cultura e la storia, il design di Tabassum risuonerà con Serpentine South e mira a stimolare un dialogo tra la natura permanente e quella effimera della commissione.

Il padiglione del 2025 è allungato in direzione nord-sud e presenta una corte centrale che si allinea con il campanile di Serpentine South.

Ispirata alla tradizione dei parchi e delle tettoie dei giardini ad arco che filtrano la morbida luce del giorno attraverso il fogliame verde, la qualità scultorea del padiglione è composta da quattro forme di capsule in legno con una facciata traslucida che diffonde e screzia la luce quando si infiltra nello spazio.

Al centro del design di Tabassum c’è un elemento cinetico in cui una delle forme di capsule è in grado di muoversi e connettersi, trasformando il padiglione in un nuovo spazio.

Sottolineando le possibilità sensoriali e spirituali dell’architettura attraverso la scala e l’interazione di luci e ombre, il progetto di Tabassum attinge anche alla storia e al linguaggio architettonico delle tende Shamiyana o pensiline dell’Asia meridionale.

Queste strutture sono costituite da un tessuto esterno sostenuto da pali di bambù e sono comunemente erette per riunioni e celebrazioni all’aperto.

L’apertura del padiglione di Tabassum accoglie le possibilità di riunire i visitatori attraverso conversazioni e connessioni, programmi dal vivo e incontri pubblici.

Marina Tabassum Architects (MTA) ha affermato: “Siamo entusiasti di essere stati scelti come architetti del Serpentine Pavilion di quest’anno. Quando abbiamo concepito il nostro progetto, abbiamo riflettuto sulla natura transitoria della commissione che ci appare come una capsula di memoria e tempo.

La relazione tra tempo e architettura è intrigante: tra permanenza e impermanenza, nascita, età e rovina, l’architettura aspira a sopravvivere al tempo. L’architettura è uno strumento per vivere nel tempo, soddisfacendo il desiderio umano innato di continuità oltre la vita.

Nel delta del Bengala, l’architettura è effimera poiché le abitazioni cambiano posizione con i fiumi che cambiano corso.

Il volume arcaico di una mezza capsula, generato dalla geometria e avvolto in un leggero materiale semitrasparente, creerà un gioco di luce filtrata che perforerà la struttura come sotto uno Shamiyana durante la celebrazione di un matrimonio bengalese.

Il Serpentine Pavilion si conferma dunque una piattaforma unica, open air, configurata per connettere persone diverse, espressione di uno spazio versatile che riunisce idee sviscerate sotto forma di conversazioni e connessioni”.


– via: serpentinegalleries.org


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