LIAO PEI - Liquid Shadow
Redazione Art-Vibes | On 15, Gen 2020
Una pittura che scende nella radice dello sguardo, nel sottosuolo invisibile dell’io. Le ombre, i corpi, i volti liquidi in una delle artiste contemporanee cinesi più seguite dalla scena internazionale.
di Redazione Art Vibes
Picture: LIAO PEI – Shadow No.6, Oil and Charcoal on Canvas 50×50 cm. 2019.
Liao Pei un’artista che con il suo occhio femminile scandaglia volti, toccando il metafisico, propone la sua prima personale in Italia, curata da Wang Meng e Gianluca Marziani, un nuovo viaggio immersivo nelle visioni dell’estremo oriente in dialogo con il vecchio continente
La mostra, che si inaugura martedì 14 gennaio 2020, è il terzo appuntamento della nuova stagione di Visionarea Art Space, progetto che, per il quarto anno consecutivo, vede il prezioso sostegno della Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele.
La mostra Liquid Shadow presenta una selezione di pitture ad olio su tela. Le opere, realizzate nel corso del 2019, catturano lo spazio come una costellazione omogenea e orchestrale. Dotate di forte impatto e altrettanto mistero, somigliano a particelle cellulari di un organismo sinaptico, sorta di oscuri frammenti fluidi che galleggiano nel bianco amniotico della galleria.
Liao Pei dipinge volti, corpi, spiriti, fantasmi, anime, ogni quadro racchiude idealmente tutte queste identità ma nessuna supera le altre per evidenza figurativa. Il fantasma diventa solido, il volto cattura l’evanescenza, l’anima trattiene qualcosa del corpo, lo spirito poggia i piedi al suolo: ogni apparizione pittorica è il senso di un controsenso, le semplici categorie si sfaldano, gli stati fluttuanti della materia trasformano la narrazione lineare e il suo contenuto simbolico.
LIAO PEI – Split No.1, Oil and Charcoal on Canvas 150×110 cm. 2019
La pittura di Liao Pei riesce dove altri linguaggi visivi si fermano: scende nella radice dello sguardo, nel sottosuolo invisibile dell’io, in una geologia spirituale dove il complemento di supporto è un certo suono elettronico, quel sistema di bordoni, glitch e field recording (Fennesz, Rafael Anton Irisarri, William Basinski, Ben Frost, King Midas Sound, Oren Ambarchi…) che ha trasformato la musica recente in una raffigurazione elettrica dei paesaggi interiori.
L’artista cinese metabolizza la memoria di formazione autoctona con i processi di sintesi del globalismo linguistico. Il risultato ci trascina in un vortice distopico, dentro il mare nero delle ombre liquide che diventano segnali atavici, flash della memoria, quark retinici. Sono APPARIZIONI che non afferri, passaggi densi eppure rapidissimi, istanti che dilatano la propria stasi a due dimensioni. Non esistono polarità terrestri, alto e basso, sopra e sotto, adesso e dopo; qui si fa un salto centrifugo nell’antimateria interiore, nella veggenza aliena, nei disegni neolitici, nelle nebulose cosmiche, nel micromondo cellulare…
Afferma il curatore Gianluca Marziani: «Liao Pei colpisce per la potenza d’impatto delle opere, per il modo in cui le tele ti aggrediscono con il loro mistero inafferrabile, con la loro natura distopica e sensuale, con quei glitch figurativi che rendono elettrica la visione.
Le opere prima aderiscono allo sguardo, poi scivolano nella memoria superficiale, quindi agiscono come un virus intelligente che si adatta al nuovo habitat. Lo sguardo, che è un magnifico elaboratore di sintesi, rompe qui le nature canoniche di solido, liquido e gassoso. Lo sguardo inizia una lunga partita con le ombre, liquide come memoria fossile, gassose come nuvole che trasportano storie, solide come un libro che racchiude frammenti del nostro passato, del nostro presente, del nostro futuro».
“…le tele ti aggrediscono con il loro mistero inafferrabile, con la loro natura distopica e sensuale, con quei glitch figurativi che rendono elettrica la visione. ”
Gianluca Marziani
– via: Art Vibes submission – images credits & courtesy of: Visionarea Art Space
– Exhibition info: LIAO PEI – Liquid Shadow. Curatore: Wang Meng + Gianluca Marziani.
– When: 15 gennaio – 6 marzo 2020. Opening: martedì 14 gennaio 2020 ore 18.30.
– Where: Visionarea Art Space – Auditorium della Conciliazione, via della Conciliazione 4, Roma.
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