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Art Vibes – Let's share beauty | September 25, 2024

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L’Atlas - DICHOTOMY

L’Atlas – DICHOTOMY

| On 25, Set 2024

L’antica estetica calligrafica si fonde con l’estetica street contemporanea: il linguaggio pittorico di L’Atlas in mostra a MAGMA gallery a Bologna.


di Redazione Art Vibes


Picture: L’Atlas – DICHOTOMY, installation view, MAGMA gallery, Bologna.


MAGMA Gallery presenta una nuova collaborazione con l’artista francese Jules Dedet Granel, alias L’Atlas, in occasione della mostra personale “Dichotomy” presso la sede di Bologna.

Nato a Tolosa nel 1978, L’Atlas vive e lavora a Parigi ed è considerato uno dei nomi storici della street art; il suo percorso artistico inizia dipingendo nelle strade di Parigi negli anni ‘90.

Le tecniche dei graffiti, poster art, stencil e nastro adesivo, uniti ad un forte interesse per le tecniche e la storia della calligrafia lo portano a studiare la calligrafia cinese, araba ed ebraica in diversi paesi del mondo fino a creare un proprio linguaggio, fatto di lettere e forme soprattutto bianche e nere, colori più inclini a realizzare una vibrazione ottica nel momento in cui si osserva l’opera.

 

L’Atlas - DICHOTOMY, installation view, MAGMA gallery, Bologna

L’Atlas – DICHOTOMY, installation view, MAGMA gallery, Bologna

L’incontro con Agnès B., nota designer e collezionista, ha segnato un primo passo in avanti nella carriera dell’artista. Nel 2001, ha esposto con altri 16 artisti, tra cui Futura, Invader, Jon One, Zevs e Psyckoze, in una mostra che ha posizionato la street art come un importante movimento d’arte contemporanea.

Conosciuto quindi a livello internazionale, lungo il suo percorso vanta importanti esposizioni presso Fondation Cartier, il Grand Palais, il Palais de Tokyo e il Centre Pompidou ma anche in Korea e Colombia. Noto anche per le grandi facciate da lui dipinte e per le sue monumentali performances realizzate in siti storici delle città, come l’immensa bussola commissionata dal Centre Georges Pompidou a Parigi nel 2008, o sulla Place du Capitole nel 2012 a Tolosa.

L’Atlas combina l’antica estetica calligrafica con l’estetica street contemporanea. L’artista si allontana quindi dagli insegnamenti accademici convenzionali per dedicarsi alla calligrafia araba, con grandi Maestri in Marocco ed Egitto, e abbandonando i corsi di storia dell’arte.

 

L'Atlas - In a Landscape, 120x80, 2022

L’Atlas – In a Landscape, 120×80, 2022

Si dedica invece a quella nuova forma espressiva che è all’origine del suo stile artistico originale ed iconico, dove linee precise si fondono con schemi di colori minimali e sfumature filosofiche che riflettono gli ideali asiatici di equilibrio e complementarietà. La sua ricerca è focalizzata sull’idea di creare un linguaggio pittorico universale, un equilibrio tra forma e lettera, tra atto e intento; un gioco dalle infinite varianti.

Il suo interesse per la calligrafia è conseguenza della sua passione per i graffiti, in quanto L’Atlas è affascinato dal gesto puro, quello che non può essere ritoccato, un gesto che può essere inteso come il respiro dell’uomo cristallizzato dall’inchiostro.

Dopo un lungo percorso di studio e ricerca l’artista ha mescolato questo apprendimento classico con la tipografia latina e con strumenti più moderni, usando la grafica contemporanea.

 

L'Atlas - First Brush, 80x80, 2024

L’Atlas – First Brush, 80×80, 2024

Una scrittura candida fatta di labirinti, linee regolari, scansioni ritmiche, con richiami ai sistemi segnici di antiche calligrafie orientali, innestate su un background anni ’90 legato al writing e all’underground metropolitano.

Jules immagina che la sua arte diventi parte inscindibile della città, mentre il suo linguaggio oscilla dalle superfici piatte all’architettura, dal bidimensionale al tridimensionale, in una ricerca pittorica che è universale. Jules rimane comunque ossessionato dal bianco e nero, che simboleggiano purezza, luce e ombra, yin e yang e il tratto del calligrafo.

In occasione della mostra presso MAGMA Gallery vengono presentate le opere più rappresentative del lavoro dell’artista negli ultimi anni. Nelle più recenti “Dawn and Bloom”, “Pleasure and Euphoria” e “Coke and Ecstasy”, la pittura spray fa emergere labirinti geometrici e grafici, primitivi e contemporanei allo stesso tempo.

Nelle opere di L’Atlas i segni, piani, diagonali, linee trasversali e punti di intersezione danno forma a una rappresentazione grafica dell’universo; un universo che si rivela oggi infinito e non misurabile. Questa figurazione astratta, fatta di formule e numeri, interpreta i fondamenti matematici in chiave visiva.

Accanto si trovano due opere ipnotiche su alluminio, “Silver Deflection” e “Black Deflection”, e nella sala principale della galleria la maestosa “Nocturnal Nebulae” accoglie il visitatore mentre nelle opere “Concrete jungle“, “In a Landscape” e “Into the Body“, il suo logo geometrico distintivo è sovrapposto a collage di poster pubblicitari recuperati, a volte lasciando emergere lettere o intere parole, altre volte paesaggi vibranti. Il nome di L’Atlas appare, scompare e riappare, è interrotto e spogliato di significato, mentre gioca con diversi livelli di leggibilità, decostruendo i segni fino a quando non raggiungono lo stato di forme astratte.

 

L'Atlas - Nocturnal Nebulae, 135x135, 2023

L’Atlas – Nocturnal Nebulae, 135×135, 2023

L’Atlas - DICHOTOMY, installation view, MAGMA gallery, Bologna

L’Atlas – DICHOTOMY, installation view, MAGMA gallery, Bologna

L'Atlas - White Wonder, 120x120, 2024

L’Atlas – White Wonder, 120×120, 2024

Exhibition info: L’Atlas – “DICHOTOMY

When: 28 settembre – 9 novembre 2024.
Where: MAGMA gallery, Via S. Stefano n.164, Bologna – IT.


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