Labirinto - Le installazioni site-specific di Moneyless, Tellas e StenLex a Lucca
Redazione Art-Vibes | On 01, Ott 2023
Il minimalismo geometrico di Moneyless, le stilizzazioni naturali di Tellas e gli stencil graffiti di StenLex ridisegnano il centro storico di Lucca.
di Redazione Art Vibes
Picture: Moneyless – Labirinto, installazioni esterne Baluardo San Donato, Lucca.
E’ ormai qualche mese che l’arte urbana rivisita il centro storico di Lucca con installazioni site specific: Moneyless, Tellas e StenLex, sono difatti i tre artisti protagonisti di Labirinto, progetto d’arte diffuso nel tempo e nello spazio, promosso da Fondazione Banca del Monte di Lucca e Fondazione Lucca Sviluppo, in collaborazione con Start – Open your eyes, il contributo del Consiglio della Regione Toscana e del Comune di Lucca, con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e dalla Cooperazione Internazionale.
Il progetto diffuso si articola dentro e fuori gli edifici storici di Lucca e fino al 15 ottobre è possibile osservare le le installazioni site specific indoor e le opere realizzate all’esterno dagli artisti coinvolti, direttamente accompagnati dal curatore GianGuido Grassi.
Moneyless – Labirinto, Installazione, Chiesa dei Servi, Lucca
Punto di partenza delle visite guidate la suggestiva Chiesa dei Servi (piazza dei Servi, 7), teatro d’eccezione per le installazioni realizzate per l’occasione da Moneyless, StenLex e Tellas, in dialogo con l’architettura trecentesca della chiesa. “All’interno della Chiesa dei Servi è possibile ammirare un’opera di ciascuno degli artisti coinvolti, – dichiara Gian Guido Grassi – in un percorso immersivo dove l’arte contemporanea si unisce alla bellezza costruita nei secoli: questo incontro moltiplica i significati; la spiritualità del luogo risveglia la nostra umanità e le installazioni artistiche ci portano a riflettere su alcuni grandi temi come la natura, il tempo, la geometria, la percezione soggettiva. Varcando la soglia della Chiesa entriamo in un Labirinto che gli artisti hanno voluto simbolicamente costruire con le loro opere”.
Visitabile fino al 15 ottobre dal giovedì alla domenica dalle 15.30 alle 19.30 con ingresso libero, la mostra costituisce il risultato finale di Labirinto: il progetto, infatti, si è aperto la scorsa primavera, con un periodo di permanenza a Lucca da parte degli artisti coinvolti, per permettere loro di entrare in connessione con la città e immaginarla con i propri occhi.
StenLex – Labirinto, Installazione, Chiesa dei Servi, Lucca
All’inizio di maggio è stata inaugurata la prima mostra, a Palazzo delle Esposizioni: una raccolta di opere inedite e storiche fruibili per un mese.
In estate è iniziata invece l’operazione outdoor, che ha portato StenLex a rivisitare lo stesso Palazzo delle Esposizioni con un simbolico nuovo rosone, Moneyless a ripensare uno dei baluardi delle Mura e Tellas a far risorgere con una metaforica vegetazione l’ex Manifattura Tabacchi di Lucca.
Il percorso outdoor tra queste tre installazioni site specific sarà oggetto della seconda parte delle visite guidate: a partire dalla Chiesa dei Servi sarà possibile seguire l’itinerario artistico che collega piazza San Martino, sede del Palazzo delle Esposizioni, con il Baluardo San Donato, le cui arcate ospitano un trittico di Moneyless, e via della Cittadella, sede dell’antica Manifattura Tabacchi.
Tellas – Labirinto, Installazioni esterne ex Manifattura Tabacchi, Lucca
Tellas – Labirinto, Installazioni esterne ex Manifattura Tabacchi, Lucca
L’itinerario dedicato al contemporaneo abbraccia simbolicamente altri due luoghi: il playground del campo da basket di San Filippo, trasformato in opera d’arte a cielo aperto da Moneyless e inaugurato lo scorso 11 settembre, e la centralissima via della Quarquonia, oggetto di un intervento dell’artista Alleg, che qui raffigurerà una sorta di storia a fumetti di antica memoria, per rappresentare il legame tra Lucca e la natura.
Queste opere sono state rese possibili grazie al contributo del Consiglio della Regione Toscana e inserite in un piano di rigenerazione urbana tramite l’arte.
 
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